Presentazione
Castello Sforzesco a Milano: centro di cultura e sede di importanti musei
Uno dei simboli della città di Milano, oltre al suo Duomo, è il Castello Sforzesco, tanto amato dai milanesi quanto odiato nel suo passato. In pieno centro storico, il Castello Sforzesco, ricco di arte e storia, è un luogo di cultura importante per Milano e sede di numerosi musei civici.
Tra le cose da vedere a Milano, il Castello Sforzesco merita assolutamente una visita. Dopo essere stato bistrattato per molti anni è finalmente apprezzato dagli abitanti e dai turisti per i numerosi capolavori artistici che custodisce al suo interno. Il Castello Sforzesco è infatti uno dei più imponenti castelli d’Europa.
La sua storia è infatti caratterizzata da numerose vicissitudini e continue trasformazioni strutturali che lo hanno reso unico nel suo genere. Per i milanesi il castello rappresentava il simbolo della dominazione straniera, dell’oppressione e del potere dei Signori di Milano. Per questo motivo il Castello Sforzesco ha subito svariati attacchi, tentativi di saccheggio e persino di demolizione da parte dei cittadini.
Le attuali sembianze del complesso sono il risultato di un’opera di restauro, iniziata nel 1893, sotto la guida dell’architetto Luca Beltrami, con l’aiuto dell’intera popolazione. Furono molti infatti, i cittadini che parteciparono alla sottoscrizione pubblica per ridare il giusto splendore al castello. Tanti si resero conto che la città di Milano senza il suo castello, si sarebbe persa un importante pezzo di storia.
La storia travagliata del Castello Sforzesco lo vede prima come fortezza difensiva Viscontea, poi come corte rinascimentale sotto gli Sforza. Fu infatti Francesco Sforza I che lo ricostruì interamente nel 1450, a seguito di numerosi conflitti che lo portarono alla distruzione. Il castello divenne quindi la sua prestigiosa residenza.
L’origine del nome è dovuto proprio alla famiglia degli Sforza, più benvoluta ed accettata dal popolo milanese rispetto ai Visconti. Con Ludovico il Moro divenne poi la sede più sfarzosa e ricca d’Europa grazie alle opere del Bramante e Leonardo da Vinci. Successivamente il Castello Sforzesco venne invece usato come caserma per gli eserciti stranieri, ed infine stalla per moltissimi cavalli.
L’Edificio: architettura fortificata
Il Castello Sforzesco è un edificio a pianta quadrata, con un largo fossato che circonda tutta la struttura. La fortezza si sviluppa all’interno di una lunga cinta muraria detta “Ghirlanda”, con 4 possenti torri agli angoli, orientate verso i punti cardinali.
Ai lati della facciata, le torri Sud ed Est, hanno forma cilindrica, mentre le altre due, pianta quadrata e sono conosciute con il nome di “Torre Falconiera” a Nord e “Torre Castellana” a Ovest.
Il castello presenta 3 cortili ben distinti:
- il Cortile Ducale: è l’effettiva residenza signorile, sede degli appartamenti ducali;
- il Cortile della Rocchetta: è la parte più interna, dove i signori si rifugiavano in caso di attacco. Si tratta di una piccola fortezza inespugnabile all’interno della fortezza stessa, dove la famiglia Sforza si nascondeva in caso di pericolo. Per un breve periodo ospitò Bona di Savoia, moglie di Galeazzo Maria Sforza. Al di là delle piccole corti, oggi si apre il magnifico Parco Sempione, punto di ritrovo importante per i milanesi.
- Piazza d’Armi o Corte Maggiore: è il cortile più grande di tutto il castello ed era destinata ad accogliere le truppe di stanza nel castello. Al centro si trova la Torre di Bona, che consentiva il controllo su tutto l’edificio. Questo luogo sicuro era chiamata così perché per un periodo vi si trasferì Bona di Savoia, in seguito alla morte prematura del marito.
Il profilo di Castello Sforzesco è immediatamente riconoscibile per l’elegante Torre del Filarete della facciata anteriore, la più alta del castello. La torre deve il suo nome all’architetto rinascimentale Antonio Averulino, detto il Filarete che la realizzò nel 1452. Dopo quasi un secolo, divenuta deposito di munizioni, un fulmine colpì la torre ed esplose. Quella attuale è la ricostruzione di Luca Beltrami, dopo numerose ricerche ed importanti studi.
Anche le merlate medioevali e i camminamenti di ronda, che corrono lungo tutto il perimetro del Castello, sono il frutto di questo restauro. Furono infatti distrutte per lasciare spazio a grandi cannoni ed alle altre artiglierie poste sulle torri, per difendere la città.
Con l’obiettivo di aumentare le difese di Castello Sforzesco sono stati costruiti anche i Torrioni del Santo Spirito e del Carmine. Due basse torri circolari che occupano due angoli del castello.
Infine, da non perdere durante la visita agli splendidi giardini del Castello Sforzesco, è la fontana Bagni Misteriosi, che rappresenta la più grande opera scultorea di Giorgio De Chirico.
Musei e mostre del Castello Sforzesco
Oggi nelle stanze del castello sono allestiti importanti musei della città e si possono visitare autentiche opere d’arte. Il Castello Sforzesco è infatti un polo museale tra i più importanti d’Italia grazie alla sua ricca offerta artistica.
I musei di Castello Sforzesco espongono la collezione civica della Città di Milano, costituita a partire dall’Ottocento, comprendente collezioni archeologiche, sculture, dipinti, mobili, ceramiche, avori, strumenti musicali, oggetti d’arte applicata. Per darti un’idea di ciò che è possibile visitare all’interno, elenchiamo qui di seguito i musei che ospita.
- Museo archeologico – Sezione preistoria e protostoria: l’esposizione del patrimonio archeologico con reperti, ritrovamenti, studi e documentazione che descrivono l’evoluzione del territorio e dell’uomo, dal Neolitico fino alla colonizzazione romana.
- Museo archeologico – Sezione egizia: temporaneamente chiusa per rinnovo del percorso espositivo. Le collezioni sono esposte a rotazione presso il Civico Museo Archeologico di Corso Magenta.
- Museo degli Strumenti Musicali: un viaggio nella storia della musica, dalla scoperta di grandi compositori e musicisti alle curiosità sugli strumenti musicali antichi e moderni. Un percorso museale ricco di strumenti musicali, come vere e proprie opere d’arte dal XV secolo a.C. fino al XX secolo.
- La Pinacoteca conserva una prestigiosa collezione d’arte. Si tratta di ben 1500 dipinti che provengono da Milano o da collezioni artistiche di cittadini milanesi.
- Museo d’Arti Decorative: 300 oggetti d’arte in ceramica, avorio, vetro, metallo e tessuto, oreficeria, porcellane, arazzi, armi prodotti dall’alto medioevo al contemporaneo.
- Museo d’Arte Antica: nelle bellissime sale affrescate del Castello Sforzesco, sono raccolte circa 2000 sculture ed oggetti d’arte tardo-antica, medievale e rinascimentale, tra le più importanti del nord Italia. Si tratta di capolavori legati in particolar modo alla storia della città e della Lombardia, nonché opere d’arte acquisite nel tempo dal comune di Milano.
- Museo del Mobile e delle Sculture lignee: espone una collezione di circa 2000 mobili, ordinati cronologicamente. Si tratta di arredamenti originari in reali ambientazioni dell’epoca. Documenta l’evoluzione e la storia del mobile lombardo.
- Museo Pietà Rondanini, Michelangelo: la Pietà Rondanini è l’ultima opera marmorea, incompiuta di Michelangelo Buonarroti. Questa scultura è un riflessione sulla morte e la salvezza dell’anima. Rinuncia alla perfezione dei corpi alla bellezza, per rappresentare Maria e Gesù, fusi in un unico forte abbraccio, in forte tensione emotiva e sofferenza. La sua attenzione è concentrata sul rapporto tra madre e figlio.
- Gabinetto Numismatico e delle Medaglie: raccoglie circa 280 mila esemplari di monete e medaglie.
Per scoprire i segreti e le storie del Castello, puoi partecipare a diversi percorsi di visita coinvolgenti. Alcuni ripercorrono le tappe della vita di Ludovico il Moro e Galeazzo Maria Sforza, altri consentono di visitare angoli remoti del castello, come le segrete e le prigioni. Da non perdere i percorsi segreti delle Merlate al tramonto, oppure la Strada coperta della Ghirlanda, un percorso sotterraneo che conduce al secondo giro di mura del Castello.
Curiosità del Castello Sforzesco: le leggende dei suoi fantasmi
Come ogni castello che si rispetti, si narra che il Castello Sforzesco sia infestato da fantasmi, ed in questo caso quasi tutti femminili.
Il primo fantasma di cui ti vorrei parlare è della donna che ancora oggi si lamenta per la perdita del marito e l’angoscia dei suoi ultimi anni di vita in solitudine. Si tratta di Bona di Savoia, vedova di Galeazzo Maria Sforza. Quest’ultimo venne assassinato davanti alla chiesa di Santo Stefano, vicina all’Università Statale. La donna trascorse gli ultimi anni della sua vita in totale sofferenza, per la paura di venire uccisa come il marito. Per questo motivo si trasferì nella Torre di Bona, tra il Cortile della Rocchetta e Piazza D’Armi.
Altri due fantasmi si aggirano per le stanze del castello, con in mano un’ampolla di veleno. Giangaleazzo Maria, figlio di Galeazzo Maria Sforza, e la moglie Isabella d’Aragona furono uccisi proprio con il veleno dallo zio Ludovico il Moro, smanioso di conquistare il potere.
Ma un’altra donna continua a straziarsi dal dolore al castello. Si tratta di Beatrice D’Este, la giovanissima moglie di Ludovico il Moro. La donna morì di parto a soli 22 anni, dopo aver dato alla luce un figlio senza vita. In realtà, sembra che lo stesso Ludovico il Moro non ha ancora lasciato Parco Sempione, qualcuno lo ha visto correre su un cavallo nero.
L’elenco dei fantasmi non termina qui. Anche Bianca Maria Gaspardone vaga inquieta tra le stanze del castello. Bianca fu decapitata nel 1526. La donna aveva spinto uno dei suoi tanti amanti, Pietro Cardona ad uccidere Ardizzino Valperga, un altro suo amante che l’aveva umiliata in pubblico. Il suo sangue fu donato come pegno d’amore dallo stesso Pietro a Bianca.
Attorno alle mura si aggira invece l’ultimo fantasma Isabella da Lampugnano, arsa sul rogo nel 1529 con l’accusa di stregoneria. Pare che il fantasma di Isabella si diverta a fare innocenti dispetti ai passanti, senza fare loro alcun male.
Non possiamo però dimenticare i 3.000 soldati morti a seguito dello scoppio della Torre del Filarete. La leggenda narra che il 1° Novembre si senta ancora lo straziante lamento.
Ti ho incuriosito abbastanza? Sei pronto a visitare il Castello Sforzesco?