Presentazione
Il Parco delle Groane occupa il più continuo ed importante terreno semi naturale dell’alta pianura lombarda a nord ovest di Milano. Si tratta di un territorio di brughiera di peculiare interesse geologico, costituito da ripiani argillosi “ferrettizzati” che determinano una specificità ambientale e floristica. La vegetazione dei luoghi è caratterizzata da estese brughiere (fra le più meridionali d’Europa), che si evolvono gradatamente verso il bosco di pini silvestri e betulle, fino a maturare in boschi alti di querce e carpini.
Notevoli gli elementi di interesse storico-artistico, quali il Castellazzo di Bollate, la Valera di Arese, Villa Borromeo a Senago, Cascina Mirabella a Lentate sul Seveso e le testimonianze di archeologia industriale
OASI LIPU
I 4 chilometri di interessante percorso ad anello si snodano accompagnati da bacheche, numerosi pannelli a colori, punti di osservazione, grazie ai quali i visitatori acquisiscono una conoscenza adeguata della complessità e la ricchezza degli ecosistemi visitati e ottengono utili informazioni sulle diverse forme di vita che si incontrano. Consapevoli di trovarsi all’interno di un’oasi naturalistica, è necessario osservare il silenzio.
Per gruppi e scolaresche le visite devono essere prenotate
Il centro visite è aperto da mercoledì a domenica (a esclusione del periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio e dei giorni di festività nazionale).
Orario: 10.00 – 13.00 ; 14.00 – 18.00
COME ARRIVARCI
In auto: da Milano o da Como con la Strada Statale 35 (Comasina fino a Cesano Maderno; seguire le indicazioni fino al Centro Visite in Via Don Orione
In treno: con Ferrovia Nord Milano, linea per Seveso, fermata Cesano Maderno; dalla stazione prendere Corso Libertà e Via Don Orione (circa 1 Km)
In bicicletta: due piste ciclabili salgono dal Centro Parco Lipu e da Via nell’Oasi
www.oasicesanomaderno.it
LA CITTÀ DEI MATTONI
Chiamiamo così la zona delle fornaci che offre l’opportunità di un percorso misto, a piedi e in bicicletta. Per il percorso ciclopedonale si parte da Garbagnate, dalla stazione “Serenella” delle Ferrovie Nord Milano, in direzione sud-est su pista ciclabile lungo il Canale Villoresi. Da Via Fametta si raggiunge Castellazzo. Costeggiando la cinta del Palazzo Arconti e attraversando il bosco, seguendo il canale secondario del Villoresi, si raggiunge il canale scolmatore, poi si piega a sinistra lungo l’alzaia del Canale Villoresi si arriva alla stazione FNM di Bollate Nord. L’itinerario (5 Km) può essere percorso a piedi in circa un’ora. Si può ritornare al punto di partenza (Stazione FNM “Serenella” di Garbagnate). Basta superare la ferrovia, raggiungere la strada di Paderno per 400 m. fino a un oratorio medioevale. Qui si prende a sinistra la provinciale per Senago. Alla prima curva, dopo un rettilineo di quasi 2 Km, si imbocca a sinistra Via Isolino che conduce a una fornace attiva. Proseguendo, ci si inoltra per un sentiero che affianca l’altissima ciminiera del forno della ex fornace Parodi (esempio di forno Hoffman in ottimo stato di conservazione) e che conduce al Canale Villoresi. Seguendo verso sinistra la pista ciclabile sulla sponda del canale, si ritorna alla massicciata della ferrovia e alla stazione Serenella. L’itinerario può essere percorso in meno di un’ora.
COME ARRIVARCI
In auto: S.S. 233 Varesina fino a Garbagnate
In treno: Linea Ferrovia Nord Milano-Saronno
FOPPA DI SAN DALMAZIO
Il sentiero è per la maggior parte su pista ciclabile ed è quindi molto frequentato nei week-end, ma introduce in un ambiente dove si ritrovano tutti i tipi di bosco presenti nel Parco. Si costeggia inizialmente un grande frutteto privato, poi, proseguendo, querce e pini silvestri imponenti prendono il posto delle robinie e degli arbusti di nocciolo. Si incontrano quindi, esemplari di carpino bianco e si raggiunge una foppa d’acqua stagnante, ricavata da un’antica cava d’argilla circondata da castagni, saliconi, felci e tife. In primavera nello stagno sono presenti rane ed altri anfibi. A questo punto si abbandona la pista ciclabile e si entra in uno stretto sentiero. Dopo un tratto immerso nel bosco, si attraversa un’area di rinnovazione vegetale spontanea dove si notano il pagliettone e il brugo, poi arbusti (frangola) ed infine betulle, pinetti e querce fino a raggiungere un betulleto e successivamente una pineta. Al visitatore si presentano singolari immagini della natura e atmosfere suggestive, lontani dalla frenesia e dal rumore del traffico. L’itinerario può essere percorso in un’ora circa.
COME ARRIVARCI
In auto: Da Milano o Como con la S.S. n.35 (Milano-Meda), uscita Varedo. Si prosegue sulla Statale Bustese fino a Solaro, presso la Sede del Parco
In bicicletta: Attraverso la rete di piste ciclabili del Parco Groane
OASI WWF DI CALOGGIO
L’Oasi è situata in Via Caloggio a Bollate, la zona più meridionale del Parco delle Groane. Vi si entra superando sopra un ponticello un piccolo canale, ramo secondario del Villoresi. Caratteristica è la vegetazione delle rive del canale: ontani, salici, pallon di maggio, sanguinella… La parte centrale dell’Oasi è caratterizzata da rimboschimenti di querce, carpini bianchi, olmi. In questo ambiente ricchissimo di insetti e semi di erbe selvatiche molti tipi di uccelli vengono a pasturare: passeri, cardellini, verdoni, rondini, codirossi, pigliamosche, averle, picchi rossi, cince. Nel terreno trovano riparo le raganelle che durante la bella stagione si recheranno allo stagno per riprodursi. L’Oasi ospita ancora fagiani, conigli, ricci, donnole e altri mammiferi. La fauna acquatica novera, fatto molto raro per i corsi d’acqua delle Groane, alborelle e cavedani, e anfibi, come rane verdi, rospi smeraldini e tritoni. All’interno dell’Oasi è situato il cosiddetto “giardino delle farfalle”, un’area particolarmente ricca di piante nettarine, molto apprezzate dagli insetti. L’itinerario può essere percorso in circa 20 minuti.
COME ARRIVARCI
In auto: da Milano con la S.S. Varesina fino a Bollate, seguire le indicazioni per la Piscina comunale. Lì lasciare l’auto al parcheggio ed entrare in Via Caloggio.
OASI LENTATE SUL SEVESO
L’itinerario naturalistico introduce in un esempio di conservazione, salvaguardia e ripristino di un ambiente naturale di numerose specie animali e vegetali di pregevole interesse. Lo stagno, di origine artificiale, occupa una dismessa cava d’argilla ed ospita numerosi anatidi, nonché il raro tarabusino che qui nidifica. La visita alla riserva è consentita tramite un sentiero che si snoda intorno alla zona umida. I visitatori possono osservare e conoscere la vita dello stagno nelle piazzole di sosta attrezzate con cannucciati e pannelli didattici. Boschi di querce, rinfoltiti di recente grazie al progetto Life Natura 1996, fanno da corona a questa varietà di ecosistema. L’itinerario può essere percorso in circa 20 minuti.
COME ARRIVARCI
In auto: Da Milano a Como, con la Statale dei Giovi, uscita Lentate Nord. Si prosegue lungo Via Oberdan sino all’ingresso dell’Oasi indicata da un cartello.
In bicicletta: Attraverso la rete di piste ciclabili del Parco delle Groane.
BOSCO DI CESATE E LAGHETTO MANUÈ
Sono numerosi i sentieri che conducono all’interno di questa riserva naturale e tutti organizzati secondo uno schema circolare. Si tratta di circa 250 ettari di cui circa la metà è costituita da boschi d’alto fusto di pino silvestre, impiantato dai forestali del XVIII secolo di Maria Teresa d’Austria, e da querce, betulle, pioppo, salicone, robinia, mentre la restante superficie è costituita da brughiera. Si tratta del bosco naturale più vicino a Milano. Riserva Naturale Orientata del Parco, la Pineta è stata proposta quale sito d’interesse comunitario europeo ai fini della Direttiva Habitat. L’ingresso consigliato è dalla XIV Strada di Cesate che introduce immediatamente nel bosco. Il sentiero ciclopedonale conduce alla scoperta delle bellezze e delle singolarità del territorio. Varie passerelle permettono l’attraversamento di zone che con le piogge tendono a trasformarsi in piccole paludi, diventando habitat ideale per insetti e anfibi. Se l’accesso avviene, invece, dal Centro di Cesate per Via dei Martiri, si incontra un tratto di bosco piuttosto rado, zone di rinnovo naturale di specie vegetali pioniere, in particolare dopo il disboscamento dell’ultima guerra e vari incendi. Il Laghetto Manuè si trova all’interno dei boschi di Cesate e rappresenta uno degli angoli più preziosi e suggestivi del Parco Groane: uno stagno che permette il proliferare di una ricca vegetazione e la presenza di diverse e rare specie animali, quali il tritone, la rana di Lataste tra gli anfibi; il picchio, il tarabusino, il codibugnolo, la poiana, la civetta, il gufo comune tra gli uccelli. Un sentiero ad anello e una passerella in legno permettono la fruizione del sito. L’itinerario può essere percorso in circa due ore.
COME ARRIVARCI
In auto: da Cesate: da Piazza IV Novembre, per Via Dei Martiri; da Garbagnate: percorrere la strada che costeggia l’Ospedale fino a raggiungere la XIV Strada da Solaro: percorrere Corso Europa e poi prendere per Garbagnate fino a raggiungere la XIV strada.
In bicicletta: Attraverso la rete di piste ciclabili del Parco. Si possono noleggiare biciclette presso la Cooperativa Agrituristica “Il Sentiero”, dietro il campo sportivo di Cesate.
RISERVA NATURALE BOSCHI DI S. ANDREA E BOSCHI DI MISINTO
Si tratta di un complesso boschivo, sito di interesse Comunitario, che copre una vasta zona sovraccomunale, tra Cogliate e Misinto. Provenendo da Via S. Francesco a Misinto, si entra subito in un’area pic-nic, una volta cava d’argilla, dove si possono osservare le caratteristiche del terreno delle Groane, a cominciare dal suo colore. Proseguendo il cammino, si incontra un primo bosco di robinie e poi per un sentiero ci si immerge nel bosco, formato da querce e betulle e pino silvestre. Terminato questo tratto di bosco, si riprende la pista ciclabile tra pinete e querceti e poi si costeggia un campo coltivato e un altro bosco ricco di diversi tipi di piante: carpino, quercia, castagno, acero e pino silvestre. Proseguendo, si torna al punto di partenza. Una specifica segnaletica aiuta a riconoscere le piante presenti. Nel territorio di Misinto è da conoscere il Bosco del Curato (si chiama così perché da 200 anni di proprietà della Parrocchia), uno dei migliori querceti del Parco, dove sono ospitate farnie più vecchie, con soggetti di oltre 80 anni d’età. L’itinerario può essere percorso in circa 45 minuti.
COME ARRIVARCI
In auto: Da Milano SS 35 (Milano-Meda) uscita Lentate sul Seveso Sud. Percorrendo la strada che unisce Cogliate a Misinto, prima di entrare nel paese girare a destra per Via S. Francesco dove si può parcheggiare e proseguire a piedi.
In bicicletta: attraverso la rete di piste ciclabili del Parco.
Cà del Re
Nel territorio di Solaro tra palazzi e case si apre miracolosamente una delle ultime brughiere a sud delle Alpi, che prende il nome dai regnanti della casa Savoia qui invitati da famiglie nobili milanesi per la caccia e la pesca. Nella parte centrale questo peculiare ambiente “nordico” ospita una grande varietà di vegetazione, tra cui il brugo, il cui fiore si apre ad agosto, e la rara genziana pneumonante, l’univa a crescere in pianura. Al centro, in un piccolo stagno, vi abitano preziosi rettili e anfibi (Tritone Crestato, Rana di Lataste, Rana Dalmatina) e l’ambiente è riserva di caccia del falco pecchiaiolo e altri rapaci. L’area, per la non comune vegetazione e le presenze faunistiche, tuttora in fase di studio, è stata proposta come Sito di interesse Comunitario. Vi si può accedere da Via della Repubblica a sud o dalla sede del Parco Groane al nord, lungo la pista ciclabile fino all’altezza di una cabina del metano e da lì, verso est lungo un sentiero solo pedonale. L’itinerario può essere percorso in circa 30 minuti.
COME ARRIVARCI
In auto: Da Milano o Como con la Statale n.35 (Milano-Meda), uscita Varedo. Si prosegue sulla Statale Bustese fino a Solaro presso la sede del Parco. Una pista ciclabile conduce fino all’ingresso della riserva.
In bicicletta: attraverso la rete di piste ciclabili del Parco.