Presentazione
Il Parco Naturale Regionale di Piana Crixia
Se vi dico “Liguria” qual è la prima immagine che vi appare davanti agli occhi? Il mare, la costa, le spiagge, sicuramente le Cinque Terre e i sentieri a picco sul mare che le caratterizzano e forse, se siete appassionati di trekking, il Parco Regionale di Portofino. Di certo, ben pochi potrebbero immaginare il Parco Naturale Regionale di Piana Crixia, la “Liguria che non ti aspetti” al confine con il Piemonte, estremo lembo del Savonese. Il Parco, nell’omonimo comune, talvolta sconosciuto anche agli stessi liguri, è uno di quei piccoli gioielli di un territorio, perle nascoste da scoprire poiché custodi di sorprese che sanno lasciare senza parole.
L’incredibile paesaggio del Parco Regionale di Piana Crixia
Il Parco del territorio comunale di Piana Crixia incanta già al primo sguardo: le dolci colline, i campi coltivati e le distese a perdita d’occhio di profumata lavanda si scontrano tutt’a un tratto con gli aspri rilievi dove la forza della Natura, nel corso dei millenni, ha scolpito i suggestivi calanchi, sinuose onde di sabbia e argilla che rappresentano una rarità per la Liguria. Un paesaggio unico nel suo genere, che potete ammirare soltanto qui, in otto chilometri quadrati sul fianco sinistro della valletta del Rio della Madonna, dove la mia regione incontra il Piemonte.
I calanchi, vanto del Parco di Piana Crixia
Il mare è lontano, il verde dei campi e dei boschi è protagonista e su tutto spicca il grigio dei calanchi, particolari forme di erosione sulla tenera roccia argillosa impermeabile e poco consistente tipica di questa sola zona di Liguria. L’acqua piovana scorre sulla superficie della roccia e disegna lunghi solchi ramificati che si aprono in piccole valli dai fianchi privi di vegetazione, separate tra loro da “creste” in rapida evoluzione. L’intensa azione della pioggia impedisce alla vegetazione di attecchire e le poche piante che riescono a sopravvivere si possono definire “pioniere”: il paesaggio quasi “lunare” del Parco Regionale di Piana Crixia è una sorpresa a ogni passo.
La sorpresa del Parco: il Fungo di pietra
Un paesaggio inconfondibile in Liguria che cela una sorpresa altrettanto inconfondibile: il suggestivo “Fungo di Piana” (come viene comunemente chiamato in Valbormida), una gigantesca “scultura” di pietra modellata dalla Natura, un misto di meraviglia e stupore che non lascia indifferenti.
In località “Borgo” a Piana Crixia, il Fungo è alto ben quindici metri e ha un peso di circa 500 tonnellate: la sua imponente figura sovrasta chi lo ammira e provoca un’emozione che è difficile spiegare a parole. Appena sbuca dalla curva del sentiero, si è portati a chiedersi se esista davvero o se, piuttosto, si tratti di un miraggio.
E, ancora: come ha potuto formarsi e per quale strano motivo il masso di roccia ofiolitica che funge da “cappello” rimane in bilico sulla colonna di conglomerato del “gambo” senza precipitare nel vuoto? L’ipotesi più accreditata, leggibile su un pannello esplicativo poco prima di arrivare al Fungo, spiega come il masso “cappello” abbia protetto dall’erosione, provocata nel corso delle ere dal fiume Bormida di Spigno che qui scorre, la parte di conglomerato sottostante creando questa eccezionale formazione rocciosa mentre il terreno intorno veniva via via asportato. Una simile meraviglia della Natura non poteva non essere ammantata da un alone di mistero e leggenda: nato dalla furia del Diluvio Universale, si racconta che dalla roccia del Fungo sgorgasse un olio miracoloso e che Napoleone ne fosse rimasto talmente affascinato da voler trovare il modo di trasportarlo in Francia al pari di un capolavoro d’arte.
L’erosione continua tutt’oggi, seppur in maniera impercettibile: un giorno più o meno lontano, la roccia in bilico è destinata a crollare e la colonna, non più riparata, verrà volta dopo volta smantellata dalla pioggia.
Un motivo ulteriore per raggiungere il Parco Regionale Naturale di Piana Crixia e lasciarsi stupire da un lato inedito della Liguria.
Informazioni pratiche
Il Centro Parco si trova a Piana Crixia, Savona, in Piazzale Zoppi, e offre l’opportunità di approfondire la conoscenza del territorio nonché gli aspetti legati alla scienza e alla leggenda del Fungo (che dalla sala si raggiunge seguendo il sentiero n.3).
Per l’accesso al Centro Parco è necessario prenotare.
L’Ufficio Parco/Centro Visite è invece in Via Giovanni Chiarlone 47, al piano terra dell’Ufficio Comunale, e svolge attività di prima accoglienza e fornisce consigli sulle attività ricettive della zona.
Infine, come arrivare a Piana Crixia, cuore del Parco e custode del Fungo?
In auto, si percorre l’autostrada Savona-Torino con uscita al casello di Altare oppure di Millesimo seguendo poi la strada statale per Acqui Terme.
Per chi preferisce i mezzi pubblici, il paese è servito dalla stazione ferroviaria in località Molino lungo la linea Savona – Acqui Terme -Alessandria.
Spero di avervi mostrato un lato della mia terra che non conoscevate e che vi abbia incuriosito grazie alla sua particolarità così distante dall’immagine classica di “sole, spiaggia e mare”.
Se volete continuare a scoprire la Liguria (e non soltanto!) insieme a me, seguitemi sul blog del mio sito professionale di Content Writer specializzata nel turismo.