Presentazione
Prima tappa il Teatro Romano, utilizzato in epoca medievale come cava di pietre a servizio in particolare dell’edificazione della Rocca, del vicino palazzo Ancaiani e della torre campanaria del Duomo. Testimonianza della Spoleto romana, è stato riportato alla luce tra il 1954 e il 1960. Oggi è ancora utilizzato per spettacoli e rappresentazioni.
Passando per i vicoli caratteristici, di questa città e su parte di quello che rimane della Via Flaminia arriviamo all’Arco di Druso, romano, costruito lungo il tracciato urbano appunto della via Flaminia, che introduceva al foro (sito attuale di piazza del Mercato), eretto nel 23 d.C. in onore di Druso minore.
E’ uno di quelle tappe che ci hanno colpito di più. Spunta cosi mentre camminate, circondati dalla città e dalle macchine che passano senza problemi sotto questo arco e su questa via che una volta era l’antica via flaminia.
Sarà la sua imponenza e la particolarità dei mattoni e dell’arco ma è una tappa che vi consiglio di fare. L’arco, costruito per volontà del senato spolentino nel 23 d.C., rappresentava l’ingresso dal lato orientale al centro nevralgico dell’antica città romana di Spoletium. La sistemazione attuale dell’arco è dovuta ai lavori effettuati negli anni Cinquanta, che hanno riportato alla luce la parte orientale della struttura, visibile fino all’antico piano di posa.
Dall’arco continuiamo il nostro cammino per altre vie e viette fino ad arrivare ad un piccolo spiazzo, dove girato lo sguardo ci troviamo davanti a una delle piazze più belle d’Italia. La piazza del Duomo di Spoleto in tutta la sua magnificienza e splendore. E vi assicuro che anche con la pioggia l’emozione è tanta. Percorrendo la lunga scalinata si arriva all’entrata e il Duomo appare ancora più immenso.
Con Daniela Cittadoni la nostra guida a Spoleto entriamo nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, nome esatto del Duomo di Spoleto.
Daniela è stata splendida nel raccontarci dipinti, quadri, opere e storia di questa cattedrale. Tanti gli artisti famosi che ci hanno lavoraro, da Bernini a Pinturicchio passando per Filippo Lippi.
La parte più interessante e affascinate sono le Storie della Vergine: un ciclo di affreschi di Filippo Lippi, datati dal 1466 al 1469 e conservati proprio qui in questo Duomo.
Il ciclo rappresenta, da sinistra a destra, le vicende della Vergine, ovvero: l’Annunciazione, la Morte della Vergine (Dormitio Virginis), al centro la Natività, l’Incoronazione della Vergine.
La centralità della morte della Vergine, è da attribuire a una specifica richiesta della committenza, proprio per enfatizzare il culto della Assunta nella sua Cattedrale.
Particolarmente interessante anche la cappella di Sant’Anna, costruita nel XIV sec, che custodisce tracce di affreschi dal Trecento al Cinquecento.
Tra racconti e aneddoti Daniela ci intrattiene alla scoperta di ogni angolo della Cattedrale. Questo posto è un vero gioiello in tutti i sensi. La Cattedrale conserva preziose opere d’arte, tra le quali gli affreschi del Pintoricchio nella cappella Eroli (1497), la Santissima Icone, preziosa opera bizantina dell’XI-XII secolo, donata nel 1185 dall’Imperatore Federico Barbarossa in segno di pace, una lettera autografa di San Francesco ed una croce dipinta di Alberto Sotio, firmata e datata 1187. Oltre all’abside con gli affreschi raffiguranti Storie della Vergine di Fra’ Filippo Lippi, le cui spoglie sono custodite nel monumento sepolcrale situato nel transetto destro.
Vi consigliamo di prendervi del tempo e se potete anche una guida che vi racconti tutto su questo monumento prezioso e importante e di tutte le storie che esso racchiude.
Dormire
Abbiamo soggiornato all’Istituto “Bambin Gesù” di Spoleto.Camere semplici ma calde e accoglienti, con tutto il necessario. Vista sul chiostro e wifi nelle aree comuni.
Pace e tranquillità in un convento molto tranquillo immerso nella natura e al centro di Spoleto.
Nel soggiorno è compresa la colazione e noi abbiamo provato anche un buonissima di torta fatta in casa.
Se cercate un posto tranquillo dove gli uccellini vi svegliano al mattino e dove non vi sarà’ niente e nessuno altro a disturbarvi, questo posto è l’ideale.
Mangiare
Abbiamo fatto tappa a Spoleto a ristorante La Taverna, cucina tipica umbra in un locale molto particolare. Atmosfera carina, personale gentile e piatti molto buoni, abbiamo provato un antipasto tipico : strangozzi con tartufo. Leggeri e delicati e molto abbondanti!
Cena alla Locanda della Signoria a Spoleto. Sembrerebbe una cantina adibita a locale e questo rende l’atmosfera accogliente e intima. Bellissima l’ambientazione con tanto di “tunnel” che porta a delle “salette” per fare aperitivi e degustazioni con gli amici in una vera cantina.
I piatti sono molto curati. Personale cordiale e gentile. Abbiamo provato la Schiacciatina di patate con uovo in camicia e scaglie di tartufo, la crescionda (dolce tipico umbro) e tortino al cioccolato.
Dire che i sapori erano divini e delicati è poco! Da bere abbiamo provato la birra dell’Eremo, birra artigianale di Assisi. Simpatiche le etichette della birra e i vari gusti che propongono. Sul sito trovate la loro storia e tutti i gusti che potete provare! Noi abbiamo provato la nobile Golden Ale. Una bionda delicata e saporita.