Presentazione
Siamo andati a visitare la riserva naturale del lago Cornino che, con le sue splendide acque di un intenso color verde-azzurro, rappresenta una delle più grandi bellezze del Friuli. Siamo a circa 35 Km a nord di Udine, nella zona pedemontana in Comune di Forgaria.
Raggiungiamo la riserva, che si sviluppa su una superfice di quasi 500 ettari, in mattinata (in fondo all’articolo trovate il link con gli orari di apertura). Lasciamo l’auto nel parcheggio (libero) e dopo alcuni metri arriviamo al centro visite. Qui personale qualificato – e molto gentile – si occupa del “progetto Grifone” che ha consentito negli anni la reintroduzione del rapace nella riserva, non è un caso infatti che la zona sia meta abituale degli appassionati di birdwatching. Entrando troviamo una sala dove sono presenti diversi pannelli espositivi che ci informano sulle caratteristiche del territorio e sulle particolarità della flora e della fauna, mentre, al piano superiore, vi è l’osservatorio ornitologico dove è possibile vedere le immagini in diretta dal carnaio del Monte Prât dove i grifoni vengono alimentati. Ritornando all’esterno notiamo altri uccelli: come gufi e civette; gli animali sono in gabbia, ma solo perché bisognosi di cure e in attesa di essere reinseriti nel loro habitat naturale.
Proseguiamo poi lungo il sentiero in direzione del lago Cornino (l’intero percorso è ben segnalato e di facile percorrenza). Superata l’area pic-nic saliamo verso destra per raggiungere – in una quindicina di minuti – il punto panoramico: qui il nostro sguardo può abbracciare l’intera riserva e l’altro grande protagonista della zona: il Tagliamento. Il fiume che attraversa l’intera regione (è anche detto “il Re dei fiumi alpini”) ha acque cristalline di un azzurro intenso, e rappresenta un’unicità: non è infatti solo uno dei pochi corridoi fluviali delle alpi ad essersi mantenuto intatto, ma si caratterizza anche per la ‘dinamica dei canali intrecciati’ ossia per la presenza di numerosi corsi d’acqua che si accavallano lungo il percorso nell’ampio letto ghiaioso. Il panorama è emozionante: la vegetazione vede il prevalere dei lecci, alberi mediterranei presenti in questa zona grazie al particolare clima boreale e, sullo sfondo, le incantevoli montagne friulane.
Ritorniamo, un po’ a malincuore, sui nostri passi e riprendiamo il sentiero che ci porterà al lago Cornino. Il percorso, un anello di circa un’oretta, è estremamente piacevole. Non dimenticate di guardarvi intorno – potrete vedere numerosi anfibi e alcuni rettili (tra cui – ci dicono – la velenosissima Vipera del Corno, che però fortunatamente non abbiamo incontrato!!!) – ma soprattutto non scordatevi ogni tanto di volgere lo sguardo all’insù per osservare i grifoni (la cui apertura alare può raggiungere i tre metri), gli aironi, le poiane e, se avete fortuna, diversi esemplari di falchi.
In poco tempo giungiamo al lago Cornino e a colpirci è immediatamente il colore verde-azzurro e la limpidezza di questo meraviglioso specchio d’acqua. La sua lunghezza è di 140 metri e la profondità di circa 8 metri, la particolarità è che non vi sono né emissari né immissari ma la circolazione idrica è sotterranea, ciò garantisce un rapido ricambio dell’acqua e mantiene quasi costante la temperatura dell’acqua (che varia durante l’anno tra i 9 e gli 11 gradi). Continuiamo a camminare lungo il sentiero roccioso – che procede nel fitto bosco costeggiando il lago e – dopo numerose soste fotografiche con cui cerchiamo di portare a casa il ricordo di questo spettacolo naturale – procediamo verso la via del ritorno sicuramente soddisfatti per le tante emozioni che ci hanno accompagnato.
Per maggiori informazioni e per conoscere gli orari di apertura potete visitare il sito: www.riservacornino.it