Presentazione
Il bosco di Cornacchiaia rappresenta il settore dove meno incisive sono state le alterazioni da parte dell’uomo, con sottobosco perfettamente conservato spesso impenetrabile
L’Oasi si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC IT5170002) nel Comune di Pisa. E’ inserita nel Parco Regionale di Migliarino San Rossore e si caratterizza per l’alternanza di tomboli (cordoni di dune sabbiose) e aree allagate. Qui la liana Periploca greca ha la sua più importante stazione in Italia.
L’Oasi WWF Bosco di Cornacchiaia è anche Riserva naturale “Cornacchiaia-Ulivo” e Zona Speciale di Conservazione (ZSC IT5170002), situata nel comune di Pisa con una estensione di 89 ettari di bosco planiziale costiero. L’Oasi WWF è nata nel 2008 in collaborazione con il Parco di San Rossore e protegge la parte di foresta del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli dove meno incisive sono state le alterazioni da parte dell’uomo e degli animali (ungulati), con sottobosco perfettamente conservato, spesso impenetrabile.
Ambiente:
Situata all’estremità meridionale della Tenuta di Tombolo del Parco Regionale, la Riserva è classificata come “Core Area” del Sito Riserva della Biosfera UNESCO “Selva Costiere di Toscana” e protetta dalla Convenzione Internazionale sulle Zone Umide di Ramsar.
Qui possiamo apprezzare la caratteristica alternanza di tomboli e lame, ovvero cordoni di dune sabbiose separati l’uno dall’altro da depressioni. Nelle altre aree del parco, in ambiente dunale, è diffusa soprattutto la pineta mentre alla Cornacchiaia, il pino domestico è limitato ad alcuni esemplari secolari, e nei tomboli domina la lecceta.
Spettacolare è la Grande Lama nella sua veste invernale: una frassineta pura con sottobosco di periploca greca e alloro completamente allagata e risplendente. Inoltre, sono presenti numerosi canali d’acqua dolce e singolari pozze circolari di origine tutta da scoprire. Fra le numerose specie animali citiamo il picchio verde, il picchio rosso maggiore, la ghiandaia, la volpe, il tasso, lo scoiattolo rosso, il ghiro, la testuggine palustre, l’istrice e la martora, oltre ovviamente a daini e cinghiali, a volte visibili lungo i viali.
L’Oasi è dotata di alcune strutture di visita, quali il gazebo, pannelli didattici e gli osservatori faunistici sul fosso delle testuggini e sullo stagno ai margini meridionali del bosco.
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