Presentazione
Pura magia. Questo è quello che penserete e percepirete una volta arrivati qui, al Laghetto delle Conche, nel Parco Minerario di Rio Marina a sua volta racchiuso al centro dell’Arcipelago Toscano, il Parco marino più grande d’Europa. Uno dei luoghi più affascinanti dell’isola, purtroppo, o per fortuna, non troppo conosciuto. Nato da un vecchio cantiere minerario a cielo aperto, è un piccolo lago dall’acqua di un rosso intenso data dalla forte presenza nella zona del ferro e dell’ematite.
E’ l’ematite appunto, detta anche “pietra sanguigna” che andando in soluzione con l’acqua piovava, dona al Laghetto delle Conche il suo tipico colore rosso. Si tratta di acqua piovana depositata, che a contatto con i minerali ferriferi prende quella caratteristica colorazione rossa.
Nelle giornate limpide, quando il cielo è azzurro, i colori e i riflessi di questa meraviglia della natura saranno ancora più vivi, con le tonalità che vanno dal rosso al violaceo e dal giallo all’arancio. Il tutto abbracciato dal verde della rigogliosa macchia mediterranea che cresce intorno e che, come per incanto, si arresta lasciando scoprire il lago, proprio come per magia. Il consiglio è quello di fare una piccola passeggiata lungo tutta la sponda dello specchio d’acqua e ammirare ogni riflesso e sfumatura che si produce con il cambiamento della luce. Suggestivo è dire poco!
Come arrivare
Altrettanto affascinante è il sentiero per arrivare. Una passeggiata di circa due ore non difficoltosa all’interno del parco minerario, tra le rovine degli antichi cantieri delle miniere di Rio Albano. Se fate attenzione è facile trovare piccoli frammenti di minerali di cui ne è ricca la zona. Per raggiungere il laghetto, è però consigliabile prenotare una guida del parco, in quanto le pareti sono piuttosto franose e in alcuni punti è possibile trovare dell’argilla umida in cui si rischia di sprofondare. Ma credete, ne varrà veramente la pena!