Presentazione
Stagioni imperdibili dall’inizio della Primavera fino all’Autunno inoltrato.
Per vivere il mare e tutte le esperienze legate alla natura, per visitare piccoli ed incantevoli borghi medievali, per perdersi nel tempo visitando siti archeologici, per gustare le tipicità locali fatte di tradizioni e passione.
La Costa d’Argento è quel tratto di costa che si estende dalla foce dell’Ombrone fino alle spiagge antistanti a Capalbio.
Comprende nella sua estensione il Parco della Maremma, una parte del comune di Magliano in Toscana con la bellissima e suggestiva Cala di Forno, il paese e porto turistico di Talamone, la spiaggia dell’Osa, il Tombolo della Giannella, il Tombolo e la Riserva Naturale della Feniglia, l’intero promontorio dell’Argentario, Orbetello, Ansedonia ed il litoraneo antistante a Capalbio.
Nell’interno, a circa una decina di chilometri dal mare si affacciano dalle colline verso la Costa d’Argento, una serie di incantevoli borghi medievali che godono della vista del mare e delle isole che compongono l’Arcipelago Toscano, fra questi ci sono Montiano, Magliano in Toscana e Capalbio.
Questo meraviglioso pezzo di Maremma, nella parte Sud della Toscana, al confine con il Lazio, è un concentrato e variegato insieme, di ogni possibile bellezza, in cui si mescolano i colori delle colline dell’entroterra con il blu del mare.
Quando si arriva in questo tratto di Maremma la luce cambia ed è come se tutto cominciasse a splendere, dall’alto delle posizioni rilevate dei borghi, lo sguardo si perde a vista d’occhio sul verde delle campagne e delle coltivazioni di ulivi e vigne, per giungere sul filo dell’orizzonte al blu intenso e cangiante del mare.
L’essenza di questa parte della Maremma è una miscela rara e preziosa, difficile da descrivere per la complessità di un territorio, che nel raggio di pochi chilometri, racchiude in sé ambienti naturali unici che dal mare si estendono verso l’entroterra e che ancora conservano tutto il fascino di tempi perduti in cui le tracce storiche si ergono in ogni luogo.
Nel tempo che fu, questa è stata terra di confine e di colonizzazioni, terra di conquista e di briganti, terra in cui il duro lavoro dell’uomo ha bonificato, curato e coltivato ogni zolla dei campi, terra di tradizioni espresse dal mondo agricolo, dall’allevamento brado e dal lavoro con i cavalli, terra dura e difficile che oggi, come per incanto, si è trasformata in una delle aree naturali più estese esistenti in Italia.