Presentazione
Museo dei fossili di Bolca, Vestenanova : rivivere un passato di oltre 50 milioni di anni fa
Se vuoi vivere un viaggio affascinante e suggestivo, alla scoperta di un’epoca passata, visita con noi il Museo dei fossili di Bolca, nel comune di Vestenanova, nell’alta Val d’Alpone. Potrai fare un tuffo nel passato di milioni di anni e passare una splendida giornata immerso nella natura dei monti Lessini.
Chi non ha mai desiderato viaggiare nel tempo? In un mondo proiettato verso il progresso, che guarda dritto al futuro, è bene ogni tanto voltarsi indietro. Si può avanzare solo conoscendo ed imparando dal passato. Un passato di cui c’è ancora molto da scoprire, avvolto da tanti misteri.
Visitare il museo dei fossili di Bolca sarà come teletrasportarsi in un’epoca lontana. Partiamo così con la nostra macchina del tempo da Bolca, un paesino sulle montagne sopra Verona. I reperti antichissimi, che qui ritroviamo, ci permettono di scoprire la storia del nostro pianeta ed insegnarla anche ai nostri bambini.
Infatti, a Bolca, adulti e bambini possono imparare a conoscere i fossili. Prima, possono semplicemente ammirarli e studiarli al Museo dei fossili di Bolca. Poi, armati di tutto punto, possono diventare dei veri “paleontologi” nella cava della Pesciara e divertirsi a cercare i fossili.
Il Museo dei fossili di Bolca accompagna i visitatori all’esplorazione dei reperti fossili rinvenuti nella zona. Una ricca collezione di straordinari fossili di pesci e piante di un ambiente marino tropicale, incastonati nelle rocce delle prealpi venete.
La località infatti, 50 milioni di anni fa, era completamente sommersa dal mare (il Mare della Tetide). Particolari fenomeni naturali, ad oggi ancora sconosciuti, provocarono la morte dei pesci in mare aperto. Trasportati dalla corrente sul fondo, e ricoperti da sabbia finissima, vengono ora ritrovati come reperti fossili. Sono i resti di pesci, animali, piante, fiori, frutti che vivevano nella zona milioni di anni fa.
Da centinaia di anni ormai, vengono estratti dalle rocce di questa località, pesci ed organismi viventi perfettamente fossilizzati, risalenti appunto a 50 milioni di anni fa.
Il Museo dei Fossili di Bolca è considerato uno dei più importanti musei al mondo per i pesci fossili dell’Era Terziaria, un vero gioiello da scoprire. La famiglia Cerato, proprietaria anche delle cave di fossili, cura il museo e lo gestisce a livello familiare.
Con passione e duro lavoro ha contribuito alla fama internazionale di questa località fossilifera. I recenti scavi e studi ne hanno infatti confermato l’importanza mondiale.
I fossili di Bolca sono presenti nei principali musei del mondo e in ricche collezioni private. La fama internazionale che riscuote questa zona, non risveglia però lo stesso interesse ed attenzione del grande pubblico locale.
L’obiettivo è rendere consapevole ogni cittadino dell’esistenza di un così ricco tesoro paleontologico. Con questo articolo vogliamo infatti risvegliare l’interesse verso un patrimonio così importante.
Cosa vedere al Museo dei Fossili di Bolca
Il percorso didattico del Museo dei fossili inizia con la descrizione del territorio locale, nei suoi aspetti geografici e geologici, presentando le zone fossilifere della Val d’Alpone.
Si trovano pannelli illustrativi che descrivono le caratteristiche ambientali e paleo-geografiche dell’area. Area considerata come il più importante deposito paleontologico del mondo.
La Pesciara, il Monte Postale, il Monte Vegroni, il Monte Purga e lo Spilecco sono i principali giacimenti paleontologici. All’interno del museo possiamo trovare persino qualche campione di roccia locale.
La visita prosegue con le spiegazioni del processo di fossilizzazione, della tecnica di estrazione dei reperti e della preparazione dei fossili. É anche presente una galleria degli studiosi, impegnati nelle ricerche sui fossili di Bolca.
Infine si trova ovviamente, l’esposizione dei reperti fossili di maggior interesse, rinvenuti appunto nei giacimenti della zona, catalogati in maniera sistematica.
Il Museo dei fossili di Bolca si sviluppa su 2 piani, 3 ampie sale, una sala conferenza con oltre 100 posti e 2 grossi acquari che propongono gli ambienti marini dell’epoca.
Il primo acquario ripropone l’ambiente della barriera corallina di un’area tropicale-subtropicale. Il secondo, rappresenta una costa di un mare temperato caldo. Secondo gli studiosi, questi due ambienti potevano essere gli stessi che c’erano 50 milioni di anni fa, nel mare della Tetide.
Sul Bolca, sono stati ritrovati ben 150 specie di animali fossili e 270 specie vegetali vissuti nel periodo dell’Eocene (tra i 50 e i 40 milioni di anni fa), quando il clima della Terra era subtropicale.
Stupisce la quantità ed il perfetto stato di conservazione delle specie animali e vegetali fossilizzate. Il Museo dei fossili di Bolca comprende infatti esemplari davvero degni di nota, di rara bellezza.
Pesci, piante, molluschi, crostacei, pietrificati sono esposti nel loro indescrivibile fascino, addirittura con la loro colorazione originaria. Incuriosisce inoltre, la forte somiglianza con gli esemplari di oggi, presenti nei mari tropicali.
Ogni fossile è corredato da ampie didascalie, in cui vengono indicate le ere geologiche e le zone di provenienza, nonché vengono ricostruiti ed illustrati i fenomeni avvenuti nella zona di Bolca milioni di anni fa.
La Pesciara di Bolca
L’attività di scoperta non si limita alla visita del solo Museo di Bolca. L’esperienza non è completa se non si visita la cava della “Pesciaria di Bolca”, il giacimento dove per secoli sono stati estratti i fossili.
Ci si deve avventurare nell’area vicina, in una passeggiata paleontologica nella storica “Pesciaria”, area di riserva naturale.
A circa 2 km dal museo, si abbandona la macchina in un ampio parcheggio e si imbocca a piedi un sentiero per la cava. Sarà una piacevolissima passeggiata in una zona che vanta uno dei più suggestivi paesaggi dei monti Lessini.
Attraversando una fitta vegetazione, dopo un breve tratto di sottobosco, si arriva ai piedi dell’imponente cumulo di detriti, costituita dai resti degli scavi. In cima a questa massa c’è l’ingresso alla Pesciaria.
Qui è possibile visitare alcune gallerie, aperte al pubblico tramite visite guidate. Le gallerie si sviluppano su vari livelli calcari stratificati, quasi completamente scavati nei corso dei secoli.
Di grande interesse è un percorso sotterraneo, che consente di comprendere appieno il tipo di attività necessaria per trovare i fossili. La conoscenza diretta del lavoro svolto, fa capire l’impegno della famiglia Cerato negli ultimi secoli.
Per rivivere l’emozione dei ritrovamenti è stato istituito un laboratorio didattico. Attrezzati come dei veri “paleontologi” , bambini, studenti ed appassionati di ogni età si cimentano alla caccia dei fossili. Un’esperienza che piace molto anche ai bambini, poiché si può toccare con mano il ritrovamento dei fossili.
Muniti di occhiali, guanti protettivi e con appositi martelli, che si possono noleggiare in loco, si possono rompere mini lastre, provenienti dalle cavità, alla ricerca dei fossili. Sono il frutto degli scarti di lavorazione degli scavi negli anni passati.
Inoltre, i più piccoli possono cercare i reperti nelle sabbiere, una piccola area con la sabbia. Setacciando la sabbia possono trovare dentini di squalo e piccoli resti fossili, che risalgono a circa 90 milioni di anni fa. Pochi sanno, infatti, che uno squalo perde in media 30.000 denti durante la sua vita e pertanto sono tra i fossili più diffusi e facili da trovare.
Al termine delle attività è d’obbligo fermarsi nell’area verde circostante, dove è possibile pranzare all’aperto. Una vasta area pic-nic con bar e piccola cucina ti accoglierà al termine della vista.
Concludere questa splendida giornata con un bel pic-nic all’aria aperta è la cosa migliore per apprezzare interamente ciò che la natura ci offre.