Il piccolo complesso megalitico dei Sassi Ritti si trova all’isola d’Elba, non distante dal paese di San Piero in Campo sul sentiero n. 135B. Esso rappresenta uno dei più suggestivi e antichi luoghi di culto delle popolazioni che abitarono l’isola durante l’età dei metalli.
È un’importantissima testimonianza del megalitismo elbano, in quanto ospita un complesso unico di menhir aniconici, ossia senza decorazioni o immagini scolpite, di altezze diverse.
I Sassi Ritti ebbero probabilmente una funzione rituale connessa al culto del sole, analogamente a quanto avveniva nei siti megalitici della Sardegna meridionale (Pranu Mutteddu) e del sud della Corsica (Cauria e Palaggiu), dove questi allineamenti di menhir, spesso antropomorfi e decorati, vengono chiamati “filarate”. Nella zona dei Sassi Ritti c’è una dispersione piuttosto marcata di schegge e lamette di ossidiana proveniente dalle cave del Monte Arci in Sardegna. Non è da scartare la tesi che siano state proprio le comunità neolitiche della Sardegna centro-orientale a introdurre la cultura megalitica all’Isola d’Elba.
Caratteristica sempre osservabile è l’esatta direzione nord- sud dei menhir: tale disposizione potrebbe far riferimento ad una precisa volontà di permettere ai raggi solari di illuminare costantemente, durante l’arco della giornata, i lati maggiori dei monoliti.
La cronologia del complesso elbano dovrebbe essere riconducibile ad un periodo compreso tra il III e il II millennio a.C. nell’ambito del Neolitico medio-recente.
Il sito, pieno di fascino, è ubicato su un pianoro da cui si gode una splendida vista sull’Isola di Montecristo.