Presentazione
Il Castello di Calenzano conserva ancora oggi l’aspetto caratteristico del villaggio fortificato, con schema a pianta ovale, tipico dei centri di collina, racchiuso da mura: visibile dai quattro punti cardinali, sorveglia le importanti vie di comunicazione che fin dall’antichità, collegavano la piana fiorentina al Mugello. La fortificazione si deve ai conti Guidi, le cui proprietà tra X e XII sec. si estendevano dal Casentino alla Romagna, dal Valdarno di Sopra ad Empoli e Pistoia.
All’inizio del XIII secolo il Castello passa dai Conti Guidi a Firenze e si sviluppa in relazione alla strada controllata da due porte fortificate su cui, successivamente, si appoggiarono le mura in origine edificate solo intorno al cassero.
Il periodo di massimo splendore del castello si pone tra la fine del duecento ed i primi del trecento: all’interno del più antico cerchio di mura, dove oggi troviamo la Chiesa di San Niccolò, si trovava il cassero, il cuore del castello, caratterizzato da una fitta selva di alte costruzioni, case-torre erette da grandi famiglie fiorentine come i Lamberti, i Della Scala, i Della Tosa.
Tracce di questi edifici sono ancora leggibili nei grandi archi a sesto acuto che ricordano i resti del Palazzetto Pretorio, centro civico dell’intero castello.
L’ultima fase di sviluppo si deve all’importanza strategica assunta dal castello nella difesa del territorio fiorentino: dopo le distruzioni castrucciane (1325) e l’incursione delle milizie viscontee di Giovanni da Oleggio (1351) e di Giovanni Acuto (1363), Firenze si accolla l’onere di costruire una terza cerchia muraria, ancora oggi in gran parte visibile.
A partire dalla fine del trecento, però, le mutate condizioni politiche della Repubblica fiorentina rendono ormai inutili le antiche fortificazioni: così le strutture militari vengono progressivamente smantellate ed a loro si sostituiscono strutture di produzione agricola di proprietà dei ricchi imprenditori fiorentini che, approfittando della loro alleanza con la famiglia Medici, detengono il potere politico ed economico sulla città e sulle campagne circostanti.
L’Amministrazione Comunale ha acquisito e restaurato un’ampia parte dell’edificio costruito sopra una delle due torri di accesso al borgo medievale ed il giardino racchiuso tra le antiche mura merlate
Obiettivo dell’intervento di restauro è stato quello di restituire alla fruizione dei cittadini una struttura di alto valore storico e architettonico, facendo del Castello uno spazio privilegiato per le iniziative e gli eventi culturali.
Nei locali ristrutturati ha infatti sede il Museo Comunale del Figurino Storico e nell’Altana ed il giardino è possibile celebrare cerimonie ed eventi.
Info
- Per arrivare
in macchina – da Via del Molino – parcheggio in piazza il Prato
a piedi – da Piazza Gramsci – parcheggio in piazza Vittorio Veneto e piazza del Ghirlandaio;
a piedi da Via Mascagni – parcheggio attiguo al cimitero - Per la visita
Possono essere effettuare visite guidate rivolgendosi al Museo Comunale del Figurino Storico