Presentazione
Con i suoi saloni affrescati, il giardino delle delizie, le pertinenze di 40 ettari il castello del Catajo è considerato tra le dimore storiche europee più imponenti e da non perdere.
Regalati un sogno: la naturale eleganza della reggia dei colli Euganei.
Un affascinante viaggio nel tempo per immergersi in un magico mondo di storia, mistero, arte e colori, per scoprirsi stregati dagli antichi fasti di una delle più importanti regge italiane
Il castello
Un monumentale edificio ricco di storia, fascino e leggende costruito a partire dal XVI secolo da Pio Enea I degli Obizzi presso Battaglia Terme (Padova); il Catajo è una dimora unica nel suo genere che nel tempo è stata villa principesca e alloggio militare, cenacolo letterario e reggia imperiale.
Il Castello del Catajo nacque per celebrare i fasti degli Obizzi, ampliato dalla stessa famiglia nel ‘600 e ‘700 venne in seguito trasformato in reggia ducale dalla famiglia Asburgo-Este di Modena e infine eletto residenza di villeggiatura imperiale degli Asburgo imperatori d’Austria. Già dal XVI secolo era divenuto sede di una delle più importanti raccolte collezionistiche d’Europa.
Il nome
L’origine del nome è leggendaria: mitologicamente legata al Catai, la Cina visitata da Marco Polo, ai cui palazzi imperiali il castello doveva ispirarsi. Il nome fa invece riferimento al luogo dove sorge laCa del Tajo ovvero “la tenuta del taglio”, con possibile riferimento allo scavo del Canale di Battaglia che tagliò a metà molti appezzamenti agricoli.
Il Catajo per te
Con le sue 350 stanze, il suo “Giardino delle Delizie”, le sue pertinenze di 40 ettari il Castello del Catajo si può annoverare tra le dimore storiche europee più imponenti e da non perdere.
Aperto per le visite individuali, organizza anche tour privati su prenotazione per gruppi. Il Catajo è disponibile come prestigiosa sede di matrimoni, eventi aziendali e ricevimenti.
Il Castello da alcuni anni propone anche cicli di eventi stagionali a tema, per adulti e bambini; a questi ultimi è dedicata anche una sezione didattica.
Il Castello
- INGRESSO E CORTILE DEI GIGANTI
Il settecentesco e monumentale portale di ingresso fa accedere al Cortile dei Giganti, utilizzato sovente per rappresentazioni teatrali, tornei e naumachie; il prato, attraverso una ingegnosa rete idraulica, poteva essere completamente allagato.
- FONTANA DELL’ELEFANTE
Di fronte all’ingresso trova spazio la fontana dell’elefante fatta erigere da Pio Enea II Degli Obizzi nella seconda metà del secolo XVII per sancire il legame del Catajo con l’oriente, dove si ritrovano reminiscenze mitologiche grazie alla presenza di Bacco e puro esotismo grazie all’elefante; quest’ultimo, una vera rarità per quel secolo, è una delle uniche tre espressioni scultoree dello stesso secolo realizzate in Italia, assieme a quello di Bernini a Roma e quello del Parco dei Mostri di Bomarzo .
- PIANO NOBILE
Le particolari scale esterne attraverso cui si raggiunge il piano nobile, sono state ideate per essere adatte agli zoccoli dei cavalli. Una volta entrati si rimane colpiti dal grande salone affrescato, dove spicca l’albero genealogico della famiglia Obizzi, dal capostipite Obicio I fino al costruttore del castello Pio Enea I. Dal salone ha inizio la visita dell’appartamento di rappresentanza, ideato per ospitare sfarzose feste, interamente affrescati da Giovanni Battista Zelotti, uno dei più celebrati esponenti della pittura veneta rinascimentale e discepolo di Paolo Veronese.
- AFFRESCHI
L’intero ciclo pittorico di Zelotti è tra i più completi, importanti e ben conservati nel suo genere: uno dei primi esempi di pittura “auto celebrativa” nel nord Italia. In quaranta riquadri prendono vita le vicende e le gesta della famiglia Obizzi, in un articolato “racconto per immagini” tra battaglie, matrimoni e tragici assassini, ingentilite nei soffitti e nelle sovrapporta da varie allegorie e festoni con putti e fiori.
- GRANDE TERRAZZA
Testimone dei ricevimenti e svaghi ospitati nel castello, il terrazzo rappresenta un vero “salone da ballo a cielo aperto”, da cui si gode una vista mozzafiato sui Colli Euganei e sui giardini che circondano il castello.
Si scende dalla scala interna, con struttura a chiocciola scavata nella viva roccia del colle.
- GIARDINO DELLE DELIZIE
Nel grande giardino annesso al castello, testimone delle varie trasformazioni avvenute con il passare dei secoli, è ancora presente una peschiera circondata da magnolie e una collezione di agrumi in vaso. Il giardino conserva con fierezza tre tra gli alberi più importanti d’Europa: due gigantesche magnolie del ‘700 e una imponente sequoia, tra i primi esemplari importati dall’America.