Presentazione
bologna è una città bellissima, addirittura più bella di quanto un visitatore possa immaginare. come tante città d’arte italiane, offre molti diversi possibili percorsi per farsi guardare. ne scegliamo uno, la bologna medioevale, la bologna delle torri di dantesca memoria.
il punto di partenza è ovviamente piazza maggiore. mentre ci incamminiamo per via IV novembre alla ricerca della prima torre, leggiamo sul depliant pubblicato dal comune di bologna (www.bolognawelcome.com) che delle originarie 100 torri duecentesche ne restano 24. fra queste, le più imponenti sono le famosissime torri degli asinelli e della garisenda, che si ergono in piazza di porta ravegnana e dominano tutta la città.
arriviamo in piazza galileo galilei su cui si affacciano due torri: torre lapi, incorporata nel palazzo comunale, e torre agresti, incastonata tra i moderni edifici della questura di bologna. la torre dei lapi non ha l’aspetto di una torre gentilizia e infatti alcuni studiosi la ritengono piuttosto porta nova, una delle tante porte del muro di cinta in selenite che cingeva bologna nell’alto medioevo. la torre degli agresti invece risale alla fine del XIII secolo e dalla fine del XIV secolo è di proprietà del collegio di spagna.
per raggiungere la terza torre, torre galluzzi, scegliamo un percorso alternativo a quello riportato dal depliant. torniamo in piazza maggiore, percorriamo il perimetro esterno dell’imponente basilica di san petronio e ne risaliamo il fianco sinistro, caratterizzato dal transetto rimasto incompiuto come diverse porzioni di san petronio, che molti erroneamente ritengono essere la cattedrale di bologna. in realtà la cattedrale della città è la metropolitana di san pietro, sita in via indipendenza, una delle strade che compongono la famosa T.
giunti in piazza galvani, ci portiamo alle spalle della statua dedicata al grande scienziato luigi galvani, tutto intento ad osservare la sua rana. ed entriamo attraverso un voltone in corte de’ galluzzi, l’area consortile in cui si erge la torre dei galluzzi. la nostra quarta torre, insieme a torre prendimparte e torre azzoguidi che vedremo dopo, forma la triade dei grattacieli medioevali. segnalo che nella mappa del depliant torre azzoguidi è sulla destra ed erroneamente riportata come guidozagni (che invece è vicinissima alla torre dei prendimparte). da piazza galvani superiamo il palazzo dell’archiginnasio e ci infiliamo attraverso via clavature nel cuore dei vicoli bolognesi. in via marchesana c’è la nostra quinta torre, torre carrari.
la torre dei carrari, che risale al periodo a cavallo tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII secolo, fa parte delle cosiddette casetorri. la casatorre (o casa a torre) è una tipica costruzione fortificata medioevale con funzioni militari e abitative, in auge a partire dal X secolo. passando da piazza della mercanzia in direzione di via santo stefano, resto abbagliata dalla visione delle due torri più famose del mondo. ma resisto a fermarmi e tiro avanti. raggiungiamo torre degli alberici. di nuovo l’occhio corre a destra verso piazza santo stefano, la piazza che ospita l’incredibile complesso monumentale di santo stefano alle sette chiese. sorta su un antico tempio pagano, fu immaginata come copia fedele del santo sepolcro di gerusalemme. delle sette chiese originarie ne restano quattro: la chiesa del crocifisso, la basilica del sepolcro, la basilica dei protomartiri san vitale e sant’agricola e la chiesa della trinità o del martyrium. soltanto una di queste ha portato il nome di santo stefano, in un periodo incerto tra il V e l’VIII secolo. ma questa basilica merita davvero un capitolo a parte.
torniamo in piazza della mercanzia che dalla fine del XIV secolo regola le attività commerciali di bologna. ed ecco finalmente le due torri! garisenda e asinelli sono il simbolo più forte della città medioevale, site nel punto più strategico della città, l’inizio dell’antica via emilia. solo la torre degli asinelli, la più alta, è visitabile dal pubblico (3 euro). giriamo piazza di porta ravegnana tutt’intorno. e da qualunque punto si sollevi lo sguardo al cielo, lo scorcio delle due torri toglie il fiato. resto attonita davanti a tanta bellezza.
e infine penetriamo nel ghetto ebraico di bologna. tutto il ghetto è caratterizzato da vicoli e vicoletti che si perdono l’uno nell’altro, costeggiati da palazzi rossi e giallo ocra. giù per via de’ giudei e poi vicolo san giobbe fino a vicolo mandria, dove si trova torre uguzzoni; per averne una visione più suggestiva il depliant consiglia di raggiungerla da via san simone. uscendo dal ghetto in direzione di piazza oberdan, appare alla nostra vista un’altra magnifica coppia di torri. sono torre guidozagni e torre prendimparte, anche loro una coppia. anche loro si cercano l’un l’altra, separate nel loro caso da alcuni palazzi, non godono di una piazza che le accolga, ma sono comunque bellissime e imponenti. in particolare la torre dei guelfi prendimparte, detta la coronata, è seconda nella sua statura (60 metri) soltanto agli asinelli.
prima di far ritorno alla piazza principale, sulla via altabella, incontriamo torre azzoguidi. la torre degli azzoguidi, detta anche torre altabella, ha una caratteristica strutturale peculiare. ad un certo livello della sua altezza (28 metri) mostra una risega che lascia supporre possa essere stata anche più alta.
e siamo di nuovo in piazza che, va detto per chi non abbia mai visto bologna, è un’agorà altrettanto complessa… la piazza son tre piazze: piazza re enzo, piazza maggiore, piazza del nettuno. e qui, dulcis in fundo, tre torri: la casatorre dei lambertini; la torre dell’arengo, unica nel suo genere per storia e struttura; e la torre degli accursi o dell’orologio con la sua meridiana. tutte incastonate nei gioielli dell’architettura del cuore della città: palazzo re enzo o palazzo del podestà e palazzo d’accursio.
ne restano alcune fuori dal nostro giro. sono tutte riportate nella mappa di bologna, a voi scoprirle…