Presentazione
Il Lago di Alviano con i suoi 900 ettari di estensione è una delle Oasi più grandi del WWF.
L’Oasi si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC IT5220011) nei Comuni di Guardea, Alviano, Montecchio, Civitella d’Agliano (Tr).
E’ anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT5220024).
L’area, di 900 ettari, comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrini, marcita, bosco igrofilo, tra i più estesi dell’Italia centrale.
L’Oasi del lago di Alviano, nata nel 1990, ospita una moltitudine di uccelli tra cui il tarabusino e l’airone bianco maggiore, il cavaliere d’italia e il falco pescatore. Tra le altre specie protagoniste dell’Oasi ci sono pesci gatto, carpe; tra gli anfibi il tritone crestato e la rana dalmatina.
All’interno dell’Oasi, per promuovere l’attività educativa, è presente il Centro di Educazione Ambientale “Oasi di Alviano”, con uno stagno didattico dove si svolgono anche attività di ricerca scientifica.
Umbria verde: l’oasi di Alviano, la cascata delle Marmore e la foresta fossile di Dunarobba
L’Oasi fa parte del Parco fluviale del Tevere, Parco Regionale dell’Umbria, che comprende anche il Lago di Corbara e le Gole del Forello. Comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrino, marcita, bosco igrofilo, tra i più estesi tra quelli appenninici. Alcuni ettari sono rappresentati da campi coltivati.
La riserva si trova al limite del confine tra Lazio ed Umbria. Nei mesi di ottobre e novembre non è difficile vedere specchi d’acqua che brulicano di uccelli e, in tutta l’area, se ne possono contare sino a 7000! E’ il periodo in cui 300 cormorani si fanno osservare nelle suggestive evoluzioni messe in atto per pescare.
Due i sentieri natura per visitare l’oasi per un totale di circa 4 chilometri. Il primo, ad anello, presenta un percorso molto semplice, adatto a tutti. Nel secondo non è prevista visita guidata e, in alcuni capanni, sono messi a disposizione cannocchiali per l’avvistamento. I binocoli sono disponibili a noleggio. L’Oasi è aperta al pubblico per le visite dal 1 settembre al 31 maggio, la domenica e i festivi, dalle ore 10:00 fino al tramonto. Chiusa il 25 e 26 dicembre e il 1 e 6 gennaio.
DA VEDERE NEI DINTORNI
La Foresta Fossile di Dunarobba venne alla luce verso la fine degli anni ’70, all’interno di una cava di argilla destinata alla fabbricazione di mattoni per l’edilizia.
foresta fossileI resti dei circa cinquanta tronchi di gigantesche conifere attualmente visibili costituiscono un’eccezionale e rara testimonianza di alcune essenze vegetali che caratterizzavano questo settore della penisola italiana nell’arco di tempo compreso fra i 3 e i 2 milioni di anni fa, cioè nel periodo geologico noto come Pliocene.
La Cascata delle Marmore la più alta d’Europa, inserita in un contesto naturale di rara bellezza, costituisce certamente uno spettacolo straordinariamente affascinante e suggestivo. Le acque del fiume Velino precipitano, lungo tre salti, dalla rupe di Marmore nell’alveo del sottostante fiume Nera, per un’altezza complessiva di 165 metri!
Amelia. Di grande bellezza è il paesaggio dell’Amerino, costituito da dolci colline ondulate e luminose, variopinte dalle tante specie vegetali che vi crescono. La cittadina di Amelia sorge arroccata su un colle roccioso alle cui pendici si estendono distese di lecci ed ulivi, interrotti dal solo serpenteggiare del fiume Tevere.
Il nucleo umbro-etrusco di Todi si ergeva originariamente tra i due picchi del colle, ora occupati dal Duomo e dalla chiesa di San Fortunato. La cattedrale di Santa Maria Assunta è affacciata su piazza del popolo, una delle più belle realizzazioni urbanistiche del Medioevo in Italia. La chiesa risale al XII secolo . Il palazzo del Podestà, uno dei più antichi d’Italia (1241-28) è affiancato dal palazzo del Capitano (1293) in stile gotico.
In posizione dominante, l’antico borgo di Alviano è caratterizzato dalla mole quadrangolare della Rocca: recentemente ristrutturata, è il centro della vita comunale. Nel Quattrocento, nei sotterranei del castello, fu costruita una fonderia di cannoni, la più importante fabbrica di armi in Umbria. Le grandi sale a volta del sotterraneo accolgono il Museo della Civiltà contadina; sono stati ricostruiti alcuni ambienti della casa rurale, come la cucina, con arredi e strumenti d’epoca .
Situata in cima a un colle, in posizione panoramica sulla gola del Nera e la piana di Terni, Narni è una cittadina d’impronta medioevale che conserva capolavori dell’arte di quel periodo. Il Duomo ne è un esempio: risale al XI-XI secolo e presenta una duplice facciata con un portico rinascimentale del ‘400, sotto il quale si trova il portale maggiore romanico. Notevole la piazza dei Priori, con una fontana del 1303 e il palazzo del Podestà.