Presentazione
La visita guidata all’Oasi, che prevede l’osservazione delle specie botaniche e zoologiche caratteristiche, si svolge in 1 ora.
Da Poggio d’Api si possono seguire i due sentieri CAI n. 375 e 377, entrambi sono di media difficoltà, attraversano boschi, prati e ruscelli. Durata della salita circa 2 ore (500 mt di dislivello). . Attraverso il Sentiero Italia è possibile iniziare l’escursione a Fonte del Campo, lungo la superstrada Salaria nei pressi della fermata degli autobus (740 m.s.m.) o salire con l’autovettura lungo la strada per Poggio d’Api ed iniziare l’escursione ad Illica (870 m.s.m.) o al bivio Valleforca (1.100 m.s.m.).
Il Sentiero Italia in questo tratto non presenta difficoltà. Per l’escursione e’ bene equipaggiarsi con zaino, pedule, giacca a vento, copricapo, borraccia, macchina fotografica e binocolo. Quando le condizioni atmosferiche sono instabili si consiglia abbigliamento pesante ed indumenti di ricambio.
Ambiente
L’Oasi, situata all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e’ solcata da una fitta rete di sorgenti, rivoli, ruscelli, torbiere e specchi d’acqua che vivacizzano un ambiente peculiare e raro sugli Appennini. Al centro di questa zona umida si trovano il lago Secco (1550 m.) ed il lago della Selva nei pressi dei quali sopravvivono specie animali e vegetali relitte dall’epoca della glaciazioni quaternarie. L’area e’ stata inserita dalla Comunità Europea tra i siti di maggiore importanza per il mantenimento della biodiversita’ nel continente.
Flora e fauna
Nel comprensorio dell’Oasi e’ presente una ricca e preziosa flora, quantificata in oltre 1000 specie diverse. Tra queste la più famosa tra i botanici e naturalisti e’ il salice odoroso Salix pentandra ormai divenuto rarissimo e considerato a rischio d’estinzione. Intorno agli specchi d’acqua si localizzano anche pascoli secondari e la faggeta che costituisce la formazione forestale predominante. L’Oasi e’ conosciuta per la presenza delle popolazioni più meridionali d’Europa di rana temporaria e di tritone alpestre Triturus alpestris. Tra i mammiferi vanno ricordati: lupo, gatto selvatico, capriolo, tasso e saltuariamente l’orso. L’avifauna annovera specie quali: l’aquila reale, la poiana, il falco pellegrino, il gufo reale, lo sparviero.
Visite
L’oasi è aperta da maggio ad ottobre. Le visite guidate all’Oasi, per gruppi e scolaresche, sono organizzate su prenotazione da maggio a ottobre. Telefono 348 3311853
L’accesso all’Oasi è gratuito e le visite guidate se accompagnate da volontari del WWF sono gratuite (è gradita un’offerta simbolica).