Presentazione
Il Monumento naturale Giardino di Ninfa è il luogo dei mille colori, grazie a un Giardino botanico tra i più belli d’Italia e al Parco naturale Pantanello, in cui è stato ripristinato l’ambiente. precedente la bonifica delle paludi pontine. E’ gestita dalla Fondazione Roffredo Caetani, che ne è proprietaria, e fa parte del sistema delle Oasi Affiliate del WWF. Il Monumento Naturale Giardino di Ninfa è stato istituito dalla Regione Lazio nel 2000.
Esteso circa 106 ettari ricade nel Comune d Cisterna di Latina e presenta al suo interno un Sito di’Importanza Comunitaria (SIC IT6040002) . Il Monumento Naturale comprende il Giardino storico ricco di piante esotiche, e non solo, il lago e il fiume Ninfa e un lembo di palude pontina ricostituita, Pantanello.
In età romana, accanto alle acque che sgorgavano dai monti Lepini, fu costruito un piccolo tempio dedicato alle Ninfe, divinità dei boschi e delle acque: da esse prese il nome il fiume che attraversa Ninfa. La ricchezza di acque agevolò un insediamento che divenne potente in quanto controllava l’unica via pedemontana che, dopo l’impaludamento dell’Appia, portava da Velletri a Terracina. Nacque Ninfa che nel 1297 fu acquistata da Pietro II conte di Caserta, su mandato di Papa Bonifacio VIII, Benedetto Caetani. Nel 1382 Ninfa fu assalita, saccheggiata e abbandonata. Il lungo abbandono durò fino ai primi due decenni del Novecento, quando i Caetani iniziarono a restaurare i primi edifici, a scavare il letto del fiume, a piantare alberi, avviando l’odierno giardino che poi crebbe sotto le cure di tre donne: Ada Bootle Wilbraham, inglese, la cognata Marguerite Chapin, americana, e la nipote Lelia. Nel 1977 con la morte di Lelia, alla Fondazione Roffredo Caetani fu affidato il compito di perpetuare la bellezza di questo luogo.
Il Giardino di Ninfa è visitabile da fine marzo a novembre in giorni stabiliti