Presentazione
Eccovi una semplice ma bella escursione al lago Nambino, partendo dal parcheggio Patascoss, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta.
Con una durata di massimo quaranta minuti, in un percorso molto tranquillo arriverete al magico laghetto di Nambino, di un colore in perfetta armonia con l’ambiente che lo circonda e un rifugio pronto a soddisfare le esigenze dei camminatori.
Il sentiero è molto comodo e pianeggiante e si snoda tra gli alberi e senza alcun dislivello importante e che in 40 min. circa permette di raggiungere la meta. Il breve Trekking al Lago di Nambino si sviluppa in un ambiente particolarmente suggestivo. Il percorso, adatto alle famiglie con bambini anche piccoli, conduce all’incantevole Lago di Nambino sulle cui sponde sorge l’omonimo rifugio.
E’ il lago alpino più comodo da raggiungere sia a piedi che avvicinandosi con la navetta o con il proprio mezzo ed è l’ultimo lago della gita dei 5 laghi: lago Lambin, Lago Gelato, Lago Serodoli, Lago Nero e Lago Nambino.
Anche se il percorso è breve è meglio sempre essere equipaggiato “da montagna” con scarponi da trekking possibilmente alti sulla caviglia, adeguato abbigliamento a “strati” per eventuali colpi di aria fredda, mantella per la pioggia, cappellino per il sole, bastoncini da trekking.
La Leggenda del Drago
La leggenda narra di un drago che dimorava nelle acque del lago di Nambino, poco sopra Madonna di Campiglio. Se ne stava per mesi e mesi a riposare sul fondo del lago, nutrendosi dei pesci e delle alghe che riusciva a trovare nelle sue profondità. Solo di tanto in tanto emergeva dall’acqua e, dopo essersi accertato che nessuno fosse nei paraggi, usciva a brucare l’erba dei prati intorno.
Un giorno, però, accadde l’inaspettato! In un colpo solo, divorò un paio di pecore, un vitello e persino il pastore. La notizia, così come la paura, si diffuse rapidamente in tutta Ia Rendena.
Nessuno ebbe il coraggio di affrontare il drago, tranne due cacciatori della Val di Sole che, naturalmente dietro la promessa di una ricca ricompensa, accettarono la sfida. I due cacciatori raggiunsero le rive del lago dove trovarono l’enorme biscione verdastro, acciambellato su un lastrone di pietra, col muso nascosto tra le due zampe anteriori.
A quel punto uno dei due imbracciò il fucile, prese la mira con cura e sparò, colpendo a morte la bestia. Tra le poderose zampe posteriori, venne ritrovato un grosso uovo di drago, anzi, di draghessa!
Fu chiaro quindi a tutti che il drago aveva probabilmente assalito il pastore e gli animali solo per difendere il proprio uovo.
Dopo qualche settimana venne celebrata una grande festa nella chiesa della Madonna di Campiglio: i cacciatori ritirarono il premio che gli era stato promesso, mentre l’uovo ritrovato venne appeso alla parete della chiesa assieme alla pelle del basilisco, come ringraziamento per esser stati liberati dalla presenza pericolosa del drago.
Punti di ristoro e rifugi:
Rifugio Lago Nambino. Il caratteristico e confortevole rifugio è sempre aperto (anche in inverno!) ed offre anche l’impareggiabile opportunità di pernottare in un ambiente davvero magico.