Montepulciano, Toscana - Italia

Agriturismo Il Molinaccio di Montepulciano

Il Molinaccio è un'agriturismo dove puoi riposarti degustando un vino di qualità prodotto da una azienda agricola certificata bio...

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NON TESTATO da Più Turismo
           percorsi per biciclette

Servizi e informazioni

Ambientazione: Campagna

Adatto per: Famiglie, Coppie, Single, Gruppi

Servizi: accesso disabili, area bimbi, animali ammessi, wi-fi, aria condizionata,

Mobilità: parcheggio, ricarica elettrica, noleggio bici / monopattini

Strutture: piscina

Periodo di apertura: tutto l'anno

Il lato Green

Il nostro  desiderio di  essere ecosostenibili  ci ha portato a trasformarci in  azienda biologica, a depurare l’acqua del nostro pozzo rendendoci autosufficienti  e a installare un  impianto  fotovoltaico  che copra almeno in parte le nostre necessità energetiche e ci permetta di  offrire ai nostri ospiti  la possibilità di ricaricare gratuitamente la loro  auto  elettrica.

Consigli in zona

Montepulciano

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Montepulciano è un comune italiano di 14.506 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Il comune è posto a 605 metri sul livello del mare, a cavallo tra la Valdichiana e la Val d’Orcia.

Di antica e lunga storia, Montepulciano ha origini dal popolo degli Etruschi a partire dal IV secolo a.C.

Ha notorietà anche per la ricchezza di ottimi vigneti da dove si ricava il Vino Nobile di Montepulciano DOCG

Territorio

L’immagine più frequente è quella di un paesaggio ingentilito da una sapiente opera dell’uomo che si armonizza con l’ambiente naturale. L’urbanizzazione rurale coesiste con centri urbani traboccanti di memorie storiche e mirabili opere d’arte, il tutto incastonato in un paesaggio agricolo, spesso altamente specializzato. Il pensiero corre spontaneo alle dolci colline coperte d’ulivi e vigneti, alla Valdichiana, recuperata nuovamente dalle grandi opere di risanamento dei granducali.

In quest’area di Toscana sud orientale, si amalgamano boschi di pini silvestrilecci e castagni, con piani tufacei coltivati, ondulazioni argillose, pianure un tempo paludose. Un territorio eterogeneo, a bassa densità di popolazione, rimasto quasi isolato dagli influssi delle aree circostanti. Nel tempo ha elaborato la sua propria caratteristica rurale, oggi tanto apprezzata dal turista di passaggio, come da quello che, desideroso di un luogo dove riposare, sceglie questo Comune e quelli limitrofi come méta finale.

Una rapida analisi di quest’area che pur trovandosi a metà strada tra Firenze e Roma, conferma una debolezza socio-economica. Mancano spesso notizie dell’evoluzione demografica sin dai tempi preistorici; gli etruschi ed i romani in seguito lasciarono ben poche tracce su questa terra.

Storia

Il centro abitato ha caratteristiche di borgo medievale a forma di “S” ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, costruite tutte verso il XIV secolo.

Di origine etrusca e fondata, secondo la leggenda da Porsenna, Lucumone di Chiusi; alcuni documenti e reperti rinvenuti in Fortezza, ne fanno risalire l’esistenza già al IVIII secolo a.C. In epoca romana fu sede di un esercito posto a difesa delle strade consolari. Fu evangelizzata da San Donato, vescovo di Arezzo nel IV secolo.

Nel luogo dell’attuale Chiesa della Madonna di San Biagio, esisteva la Sancta Mater Ecclesia in Castello Pulliciano, così in un documento del 715 in epoca longobarda conobbe il suo primo sviluppo; infatti in alcuni atti notarili dell’Archivio dell’Abbazia del SS. Salvatore sull’Amiata, si trovano documenti tra i quali uno dell’806 ed i testimoni, tutti di Montepulciano, erano pretichierici, un medico e un orafo, segno di un elevato livello civile e culturale.

Nel XII secolo, la Repubblica di Siena volendo sottomettere Montepulciano, libera e ricca, dette inizio ad una serie di guerre, che i Poliziani affrontarono con l’aiuto di Perugia e di Orvieto, ma più assiduamente e con esiti alterni, con l’appoggio di Firenze.

All’inizio del XIII secolo la vitalità della città, promossa dall’intraprendenza della borghesia mercantile, manifatturiera e agricola, prese ad attirare le mire di Firenze e Siena.

Il Trecento fu segnato da forti contese per il potere tra le famiglie maggiori; una relativa stabilità si ebbe sotto la Famiglia Del Pecora che, divisi al loro interno nell’appoggiare FirenzeSiena o Perugia, divennero Signori di Valiano e tiranni di Montepulciano.

Nel 1390 Montepulciano si alleò stabilmente con Firenze, cui premeva disporre di un caposaldo strategico a sud di Siena.

Dagli inizi del Quattrocento a metà del Cinquecento, Montepulciano ebbe il proprio periodo aureo, scandito da stabilità politica, prestigio culturale, fioritura artistica.

Il XV secolo fu l’epoca dell’umanista Bartolomeo Aragazzi, segretario apostolico di Papa Martino V e del grandissimo poeta Angelo Poliziano. Un’eccezionale fervore edilizio contrassegnò il XVI secolo: architetti quali Antonio da Sangallo il VecchioJacopo Barozzi detto Vignola, Baldassarre PeruzziIppolito Scalza eressero sontuose dimore patrizie, splendide chiese e diversi punti del centro urbano furono abbelliti.

In questo periodo visse il cardinale Marcello Cervini, che sedette sul soglio pontificio per soli 28 giorni con il nome di Marcello II.

Nel 1511, i Poliziani, conclusa la definitiva pace con i Fiorentini, incisero sulla porta e sull’architrave della sala del consiglio la seguente iscrizione: Recuperatio Libertatis, A.D. 1511.

Dal 1559, con la sottomissione di Siena al principato mediceo, Montepulciano perse parte della rilevanza strategica e politica passata, ma mantenne il prestigio. Si stabilirono a Montepulciano storiche famiglie poliziane dei Nobili, Tarugi, Contucci, Bellarmino, Ricci, Cervini, Benci, Cini, Cocconi e numerose altre, che dettero grandi uomini alla Chiesa, alle lettere, alle arti e alle armi: un sommo pontefice, numerosi Cardinali, molte decine di Vescovi, Prelati insigni in grande numero, ed una grande quantità di uomini che furono eccellenti in molte discipline. Uno dei suoi figli più affezionati, il cardinale Giovanni Ricci, nel 1561, ottenne da Papa Pio IV, con il consenso del Granduca, che Montepulciano fosse decorata della sede episcopale e del titolo della città. Montepulciano ottenne così l’elevazione a sede episcopale e si eseguì la successiva demolizione dell’antica pieve per costruire l’imponente cattedrale (1594) su progetto di Ippolito Scalza e secondo i principi della Controriforma, della quale uno dei padri emeriti fu il poliziano cardinale Roberto Bellarmino.

Alla morte del cardinale Giovanni Ricci, il Granduca Ferdinando lasciò i Capitanati di Montepulciano e Pietrasanta al libero governo della Granduchessa Cristina di Lorena che vi rimasero fino alla sua morte, avvenuta nel 1636. La Granduchessa dette molto impulso alla costruzione della nuova Cattedrale, dove il Vescovo Antonio Cervini, nel 1680 celebrò per primo il Pontificale e fu consacrata nel 1712 dal Vescovo Francesco Maria Arrighi, che nel 1714 consacrò la Chiesa del Gesù.

Nel 1700 il vescovo Cervini consacrò anche la Chiesa di Sant’Agnese e nel 1714 il vescovo Angelo Maria Vantini consacrò la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Nel XVIII secolo fiorì l’Accademia degli Intrigati, che, insieme all’attività letteraria, edificò nel 1793 un teatro, negli stanzoni del quattrocentesco Monte di Pietà, come aveva già fatto in precedenza in Via Collazzi ed in Palazzo Comunale.

La lunga stagione lorenese segnò per Montepulciano l’inizio di una diffusa ripresa economica e sociale. La bonifica della Valdichiana favorì la ricolonizzazione agricola del fertile fondovalle; la conseguente riorganizzazione del sistema viario facilitò i contatti commerciali. Con l’Unità d’Italia, Montepulciano (che passò allora dalla provincia d’Arezzo a quella di Siena) s’impose come principale mercato agricolo dell’area, mentre le attività imprenditoriali slittarono verso il fondovalle, attratte dalla ferrovia (presente fin dal 1884) e dalla maggior facilità di collegamento con l’emergente nodo ferroviario di Chiusi.

Per meglio organizzare la vs visita vi preghiamo  di visitare  i link predisposti dal Consorzio del Vino  Nobile di Montepulciano , dalla Proloco e dalla Associazione Strade del Vino Nobile a cui aderiamo.

Montepulciano è posizionata in modo ottimale per visite giornaliere a larga parte della Toscana, dell’Umbria e del Lazio

Presentazione

Realizzato sui resti di un antico mulino dell’antica cittadina Medicea di Montepulciano è già rappresentato nelle antiche mappe catastali con il nome “Molinaccio”. Oggi questo antico mulino, dopo un sapiente lavoro di restauro, riapre le porte come dimora di lusso, dove poter trascorrere piacevoli giornate immersi nell’assoluta tranquillità del nostro giardino, contornato da secolari querce, gli ulivi, il frutteto e la vigna .

Nelle mura della vecchia “gora” di contenimento dell’acqua che, seguendo un canale e regolata da una chiusa, alimentava il mulino, è stata incastonata una moderna piscina.

In alternativa alla soluzione classica, che prevede una aggiunta di prodotti chimici a base di cloro, l’acqua della nostra piscina viene igienizzata con l’utilizzo del sale proveniente dalle Saline di  Volterra, usato fin dall’antichità, Questa soluzione molto qualitativa e sicura, ma più costosa per la gestione, riduce grandemente le irritazioni cutanee e degli occhi,  a tutto vantaggio de i nostri ospiti con la pelle delicata e sensibile. Inoltre favorisce il mantenimento  della abbronzatura ed il galleggiamento. L’acqua risulta leggermente e piacevolmente salata.

Dentro al bosco e lungo il torrente “Salcheto”, che scorre lungo tutta la tenuta, Alessandro e Marco hanno realizzato un piacevole percorso dove fare lunghe passeggiate, attrezzato anche con due aree di sosta dove sedersi a meditare immersi nella natura. E’ possibile praticare il tiro con l’arco, antica disciplina di tiro e di caccia, sia sui tradizionali paglioni, posti nel campo che precede l’entrata del sentiero, che lungo tutto il percorso, ove sono posizionate 12 sagome 3 D di animali della zona.

Il Molinaccio è un’azienda vitivinicola con 3,6 ettari di vigneto. Dalle nostre uve nascono  Il Golo Rosso di Montepulciano DOC ,  La Spinosa il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, , La Poiana Vino Nobile di  Montepulciano Riserva DOCGe l’ultimo arrivato L’Allocco IGT Toscana.

Le uve utilizzate per la produzione dei nostri vini  provengono dai vigneti aziendali situati a circa 300 m sul livello del mare su suoli costituiti da tufo, sabbia tufacea e calcare fossilifero.

L’esposizione dei nostri terreni, compresa fra sud e sud-est assicura una buona  ventilazione termica mentre l’elevata percentuale di sabbia e scheletro conferisce alle uve mineralità e carattere.

Siamo inoltre un’azienda agricola biologica e a partire dall’annata 2018  anche i nostri vini lo sono. Attuiamo una gestione conservativa del vigneto preservando l’ecosistema suolo.

Inoltre, presso la prestigiosa ditta Nannoni, distilliamo le nostre vinacce in  Grappa di Vino Nobile   in selezione.

Non mancano  gli alberi  da frutto, in particolare le gustose susine “Coscia di  Monaca”, e ulivi che servono per produrre l’olio consumato in azienda.

Con grande piacere a cena possiamo preparare nel salone comune gustose pietanze locali con i prodotti del nostro orto e degustare insieme i nostri vini. A colazione potrete sperimentare le nostre crostate fatte con la marmellata che otteniamo dalla nostra frutta.

A richiesta possiamo  organizzare escursioni alla ricerca di  tartufi.

Da ultimo, ma non meno  importante, non dimenticate di vedere la piccola collezione di manifesti pubblicitari degli anni tra le due guerre, posta nella grande sala da pranzo.

A presto

Alessandro e Marco

Video presentazione

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