Presentazione
“Il maestro Giovanni Lombardo di Brindisi, in virtù di lettere del 9 settembre 1547 spedite dalla R. Camera e di mandato spedito il 27 dello stesso mese dal Governatore, il marchese di Capurso, il 3 ottobre riceve dal Precettore provinciale 100 ducati a buon conto per la costruzione della torre detta di Guacito, nella marina di Brindisi”.
L’Oasi si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria nei Comuni di Carovigno e Brindisi. E’ anche una Zona di Protezione Speciale
L’area, di 1800 ettari, è un tratto di costa tra i più conservati e rappresentativi della costa adriatica, con paludi e dune alte fino a 10 metri e una Torre saracena che racconta la storia di questa zona. In mare un habitt ricchissimo di vita, protetto in un’Oasi costiera, una delle poche in Italia.
Una riserva Naturale in cui è possibile avventurarsi, percependo e distinguendo gli odori della macchia mediterranea. Sulla sabbia morbida come un velluto e dorata, il fratino, uccello limicolo di piccole dimensioni, depone le uova che hanno il colore della sabbia, vengono sistemate in una depressione e mimetizzate con conchiglie e foglie di posidonia. Sono tante le specie che frequentano questo ambiente nei mesi dell’anno, la biccaccia di mare, la tartaruga Caretta caretta, la luscengola, il ramarro, il tasso, il tarabuso, gli storni, le rondini. Tutto immerso in una serie di calette come la spiaggia delle conchiglie in cui è possibile fare il bagno, in cui sfocia la sorgente di Gaw Sit.
Dall’altro dell’antichissima Torre Aragonese è possibile ammirare l’oasi e per il WWF salvaguardare la biodiversità dell’oasi.
La storia
Le prime azioni a tutela di Torre Guaceto risalgono al 1970 quando la marchesa Luisa Romanazzi Carducci dalla sua entrata nel direttivo nazionale del WWF Italia, fece sì che l’associazione prendesse a cuore questo territorio. Sventati negli anni successivi ipotesi di realizzazione di una centrale elettronucleare e di una lottizzazione a fini turistici, il 18 maggio 1981 il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, visto il decreto del presidente della Repubblica del 13 marzo 1976 recepente la convenzione internazionale di Ramsar del 2 febbraio 1975, dichiara Torre Guaceto zona umida di interesse internazionale. L’omonima torre, vista dal lato est. Nel 1987 il WWF Italia, su incarico del Ministero della marina mercantile, realizza il piano di fattibilità per l’istituzione di una riserva marina a Torre Guaceto che diventa realtà il 4 dicembre 1991 con decreto ministeriale dello stesso ministero. L’area marina protetta è affidata alla capitaneria di porto di Brindisi. Nell’ambito del programma comunitario “Natura 2000” e del relativo programma italiano “Bioitaly”, la Regione Puglia ai sensi della Dir. 92/43 CEE “Habitat” propone Torre Guaceto come Sito di Importanza Comunitaria (pSIC) denominandolo Torre Guaceto Macchia San Giovanni (sigla IT9140005). Sempre la Regione Puglia individua la zona umida di Torre Guaceto come zona di protezione speciale (ZPS) (sigla IT9140008) ai sensi della Dir. 79/409 CEE “Uccelli”.