Presentazione
L’Oasi WWF di Inghiaie è un Sito di Importanza Comunitaria, un frammento degli ambienti umidi fra i più belli rimasti in Valsugana. L’Oasi si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC IT3120038) nel Comune di Levico Terme (Tn). E’ anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT3120038). L’area, di 1,5 ettari, è un frammento degli ambienti umidi che un tempo caratterizzavano il fondovalle, fra i più importanti sopravvissuti in Valsugana.
La Riserva Naturale “Inghiaie” è inserita nella Rete Natura 2000 dell’Unione Europea per la presenza di habitat e specie di interesse comunitario.
Situata in posizione di fondovalle sulla destra orografica del Rio Vena, adagiato nella parte inferiore di un ampio conoide è in parte ricoperta da bosco e in parte occupata da prato umido. Rappresenta un frammento degli ambienti umidi che un tempo caratterizzavano il fondovalle, fra i più belli rimasti in Valsugana se non nell’intero Trentino.
L’area di Inghiaie è attraversata a pettine da numerosi fossi e ruscelli che si immettono nel rio Vena, il più bello e significativo esempio di corso d’acqua naturale di pianura in Valsugana.
Gli ampi spazi torbosi ricoperti in massima parte da carici e fragmiteto, sono affiancati da prati umidi, occupati generalmente da una graminacea del genere Molinia (Molinia coerulea). Altre piante interessanti osservabili con una certa facilità sono le orchidee, le genziane e molte altre. Questo conoide alluvionale, pianeggiante e ghiaioso, con acque sub-affioranti, costituisce la base per una boscaglia palustre caratterizzata dalla presenza di ontano bianco e nero, salici, biancospino, pioppo nero e frassino, frequentata da caprioli, cervi, cinghiali ed in inverno dal lupo. Il bosco ripariale ai lati del Rio Vena è ben rappresentato costituendo un ambiente di estrema importanza per il sostentamento e il rifugio di uccelli stanziali e migratori. E’ accertata la presenza della gallinella d’acqua, del germano reale e del martin pescatore. In primavera è possibile osservare l’airone cenerino, rosso, il tarabusino, il migliarino di palude e il nibbio bruno. Fra gli anfibi di questo ambiente vanno segnalati la rana verde, la rana temporaria, la salamandra pezzata, mentre fra i rettili sono da ricordare la natrice dal collare, la natrice tassellata, il biacco, il ramarro. Per favorire la fauna che frequenta gli habitat acquatici negli ultimi anni è stato realizzato uno stagno nell’appendice orientale della Riserva.