Cos’è il World Pasta Day?
Il 25 ottobre di ogni anno si festeggia il World Pasta Day (Giornata Mondiale della Pasta), il simbolo della nostra dieta mediterranea. La dieta mediterranea rappresenta un vero e proprio stile di vita, una dieta sana e soprattutto sostenibile.
Il World Pasta Day è una ricorrenza internazionale, è stata ideata dai produttori ed esperti di pasta di tutto il mondo nel 1995.
Si sono riuniti per tenere il primo Congresso Mondiale della pasta a Roma, con lo scopo di promuoverne il consumo. Si voleva attirare l’attenzione dei media e dei consumatori sulla pasta e diffondere la conoscenza di questo ingrediente.
Da allora, ogni anno ad ottobre durante il World Pasta Day, si rende omaggio alla pasta, uno degli alimenti più versatili ed universali che si conosca.
Dal pasto quotidiano fino alle preparazioni gourmet, la pasta è infatti l’alimento più amato e familiare presente sulle tavole.
La pasta infatti è un prodotto globale e democratico, in grado di adattarsi alle diverse tradizioni nello spazio e nel tempo. Grazie a ricette semplici o elaborate, si sposa ad ingredienti poverissimi o prodotti pregiati, sta bene con tutto, carni verdure e pesci.
Inoltre non tutti sanno che la pasta ha importanti proprietà benefiche ed un alto valore nutrizionale.
La pasta è fonte di carboidrati digeribili, secondariamente di proteine. A seconda della tipologia può essere ricca di fibra, vitamine, acidi grassi essenziali e sali minerali (tra cui il potassio).
La pasta ci può aiutare ad affrontare gli sforzi intensi perché è un alimento ad alta densità energetica, un vero concentrato di energia. É quindi un alimento completo che può essere un utile alleato nella dieta.
Se ben bilanciata, è assolutamente consigliata dal punto di vista nutrizionale. Ovviamente non bisogna esagerare in quantità e condimenti.
Dulcis in fundo può essere un’ottima soluzione anche contro lo stress, rilascia una sensazione di benessere ed è portatrice di buon umore.
Per cui, che tu preferisca spaghetti, rigatoni o tagliatelle, adorerai questa festa. Amanti dei carboidrati unitevi!
Come si festeggia il World Pasta Day ?
Il World Pasta Day ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, italiano ed internazionale, su un prodotto tradizionale d’eccellenza. Promuove il consumo di pasta ma soprattutto la conoscenza sulle sue qualità nutrizionali.
La finalità principale del World Pasta Day è infatti richiamare l’attenzione non solo sul prodotto della pasta, ma sui nuovi e sani modi per gustare un pasto a base di pasta.
Cuochi, professionisti e semplici appassionati di pasta di tutto il mondo sono chiamati a celebrare il World Pasta Day.
Per tutto il giorno si possono condividere sui social ricette tradizionali o inedite e creative per festeggiare questo alimento universale e raccontare in un piatto la propria passione (hashtag #worldpastaday e #welovepasta).
Inoltre il cammino verso il World Pasta Day inizia già da ora con l’iniziativa “Al Dente”, promossa dall’Unione Italiana Food. Chef, ristoratori, amanti della pasta ed anche istituzioni sono inviati a partecipare ad una charity challenge.
Chiunque posterà sui propri canali social la foto di un buon piatto di pasta, preparato con ingredienti semplici e di stagione (con l’hashtag #haveagoodpasta) contribuirà ad un’azione di solidarietà.
Per ogni scatto condiviso, i pastai italiani di Unione Italiana Food, doneranno ai bisognosi 300 piatti di pasta. Un contatore, sul sito dedicato di Al Dente, monitorerà il numero dei post e quindi dei piatti offerti.
Ma non è finita, i ristoranti possono aderire all’iniziativa inserendo nei loro menù, dal 18 al 25 Ottobre, una ricetta ispirata al tema #Havegoodpasta. Per iscriversi gratuitamente entro il 30 settembre bisognerà andare sul sito di “Al Dente” e realizzare la propria ricetta. Bisogna infine condividerla sui propri canali social, utilizzando sempre l’hashtag #Haveagoodpasta, per coinvolgere la propria community.
Chi inventò la pasta?
Non è facile rispondere a questa domanda. La pasta ha una storia molto antica e ricca di aneddoti. Secondo la leggenda, nel 1292 Marco Polo portò in Italia gli spaghetti dalla Cina. Questa convinzione è però falsa.
Secondo gli studi sono stati probabilmente gli arabi ad introdurre la pasta nella cucina italiana, intorno all’anno 1000. Si pensa che sia originaria della Sicilia, nella località di Trabia (provincia di Palermo).
Alcuni documenti medievali del 1154 del geografo arabo Edrisi, scritti per Re Ruggero II di Sicilia, testimoniano che nel piccolo borgo si produceva “un cibo di farina in forma di fili”, la “triyah” (dall’arabo “itrija”), una specie di spaghetto bucato.
Sempre il geografo arabo scriveva che “si fabbrica tanta pasta che se ne esporta in tutte le parti, in Calabria e in altri Paesi musulmani e cristiani; e se ne spediscono moltissimi carichi di navi”.
Dalla Sicilia, la pasta così preparata, risalì in tutto lo stivale e venne poi esportata in botti in tutto il continente. La pasta secca era infatti adatta a conservarsi a lungo, anche attraversando i lunghi viaggi verso mete lontane.
In Sicilia, ancora oggi, si parla di “vermiceddi di tria” (vermicelli) o “tria bastarda”.
All’epoca questa pasta si mangiava “stracotta” e veniva condita con formaggio grattugiato e polvere di spezie, successivamente con il burro abbinato a zucchero e cannella.
Per i poveri era un piatto unico, per i ricchi un contorno da servire con carne, pollame e uova.
La pasta diventerà cibo di massa solo nel XVII secolo e per necessità. La carestia scoppiata nel Regno di Napoli (carne e pane scarseggiano) ed il sovraffollamento demografico portarono alla fame.
Così la popolazione cominciò a sfamarsi con la pasta che intanto era diventata più economica grazie all’invenzione di nuovi strumenti che ne resero più facile e veloce le produzione (gramola e il torchio).
A Napoli si cominciò a produrre la pasta essiccata mentre nel nord Italia si mantenne la tradizione della pasta fresca all’uovo. La produzione in Campania vide nascere i primi stabilimenti a Gragnano e Torre Annunziata, che tutti noi conosciamo.
Nel 2010, dopo una lunga discussione, l’Unesco proclama ufficialmente la pasta al pomodoro, il basilico, l’olio e l’insieme delle pratiche alimentari, sociali e culturali che rappresentano la dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
L’Unesco ha riconosciuto la Dieta mediterranea non semplicemente una dieta, ma un vero e proprio cambiamento dello stile di vita, un modo di vivere, un momento di condivisione sociale.
Importante capire che la dieta mediterranea, non è un elenco di alimenti, espressi attraverso la famosa piramide alimentare, ma un insieme di tradizioni agricole, di momenti di condivisione di prodotti e conoscenza del territorio.
In più è una dieta sostenibile perché rispetta la stagionalità dei prodotti e il rispetto del territorio, creando un alimentazione bilanciata e aiutando la nostra salute e il nostro ambiente.
Oggi la pasta è un alimento conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo grazie proprio a queste sue particolari caratteristiche.
Falsi miti da sfatare e leggende sulla pasta
- La pasta fa ingrassare – Falso
La pasta non fa assolutamente ingrassare. Mangiare la pasta con regolarità e moderazione nella propria dieta aiuta a sentirsi meglio e più in forma. - La pasta è un’invenzione cinese – Falso
Marco Polo non ha scoperto la pasta in Asia, portandola in Italia. Questo racconto è stato bensì una trovata pubblicitaria, una storia inventata dall’industria alimentare per spingere la vendita di questo prodotto. - Il sale va aggiunto prima che l’acqua bolle – Falso
Il sale va aggiunto quando l’acqua bolle e prima che si butti la pasta - La pasta più è cotta più è digeribile – Falso
Assolutamente no, la pasta al dente preserva le sue ottime qualità ed è facilmente digeribile. - La pasta è meglio assumerla di giorno e non di sera – Falso
Un altro falso mito. Possiamo assumere pasta anche a cena, senza alcuna particolare conseguenza. Sono la quantità e l’eccesso di olio e condimento il vero problema.
Conclusioni
Concludo questo articolo dedicato al World Pasta Day, con un’importante riflessione sul futuro. Come mangeremo nel 2050? Cosa troveremo a tavola tra 30 anni?
I popoli si stanno mescolando, gli stili alimentari e le abitudini di vita cambieranno. Crediamo però che, quello che di certo sarà sempre più presente, sarà proprio la pasta, grazie ad un insieme di caratteristiche difficili da trovare in altri alimenti.
La pasta è infatti considerata un cibo rifugio: veloce da preparare, versatile, nutriente, base per piatti semplici e ricette complesse, si sposa con ogni ingrediente. E soprattutto gustosa!
La pasta inoltre è conservabile, è tra i pochi alimenti industriali a non possedere conservanti perché l’essiccazione ne garantisce una naturale conservazione.
Un prodotto semplice economico e genuino. In una sintesi perfetta tra salute e gusto la pasta rappresenta il cibo “buono” per eccellenza, in grado di soddisfare tutti i palati nelle sue infinite combinazioni di sapore.
Il Pianeta ha sempre più voglia di pasta: negli ultimi 10 anni il consumo è quasi raddoppiato, da 9 a circa 15 milioni di tonnellate annue. E l’Italia resta il punto di riferimento per produzione, export e consumi.
Non ti è venuta l’acquolina in bocca? Non ci resta quindi che preparare con noi un buon piatto di pasta.
Nel nostro magazine dedicato alla cucina ed al mangiar bene, trovi tantissime ricette per cucinare questo splendido ingrediente.
Eccone solo alcune: