Presentazione
Itinerari per scoprire le 7 opere d’arte
La provincia settentrionale del Flevoland ha la più grande concentrazione di Land Art del mondo che ti appare davanti agli occhi dove meno te lo aspetti. Per andare alla scoperta di questi 7 particolarissimi progetti artistici immersi nella natura, sono stati creati degli itinerari da percorrere in auto o in bicicletta.
Un tempo il Flevoland era solo una distesa d’acqua. Ora è il più grande polder del mondo. A sei metri sotto il livello del mare si trova un’area unica con una storia speciale, una natura nuova e meravigliosa, una sconfinata distesa d’acqua dietro le dighe. L’ingegnere Cornelis Lely è stato il creatore di tutto ciò, il cui progetto del 1891 permise la trasformazione dell’ex Zuiderzee alla realizzazione del più grande progetto di bonifica di tutti i tempi. Il vasto panorama dei polder in Flevoland era ed è tuttora il luogo ideale per i monumentali progetti su larga scala di Land Art: artisti e designer internazionali sono stati ispirati dal contesto e hanno creato opere perfettamente integrate nel paesaggio. Dall’alto, queste opere d’arte sembrano dipinti, immersi nel paesaggio e collegati da aree di vegetazione. La pista ciclabile porta a scoprire questi sette “dipinti”, che possono essere visitati in un giorno, unendo un’indimenticabile esperienza di arte e natura.
POLDERLAND GARDEN OF LOVE AND FIRE – DANIEL LIEBESKIND
La labirintica scultura in alluminio simboleggia l’esperienza della scoperta durante la vita umana. La città di Almere è stata creata meno di quarant’anni fa sul fondo dell’ex mare Zuiderzee. Con il vuoto nella sua opera, Liebeskind ritrae la storia di Almere. Con questo lavoro l’artista crea anche un luogo spirituale nel polder come simbolo per una nuova vita. Le tre linee che si intrecciano rappresentano la connessione immaginaria tra tre città: Salamanca, la città in cui Juan de la Cruz studiò; Berlino, dove Liebeskind visse e lavorò a quel tempo; e Almere, la location dell’opera.
PIER + HORIZON – PAUL DE KORT
Vivere il vento, il fruscio delle canne e l’acqua che scorre. Un tempo in questo punto nelle acque dello Zwarte Meer c’era una diga lunga sei chilometri. Una piccola parte di quest’ultima è stata restaurata da Paul de Kort ed è divenuta il cuore della sua opera d’arte. Attorno a questo nucleo centrale fluttuano al vento le canne piantate lungo strisce di terra, tutte che puntano nella stessa direzione. Il titolo dell’opera è un’ode a Piet Mondriaan e la sua serie di dipinti “Pier and Ocean” (1915)
THE GREEN CATHEDRAL 1996 – MARINUS BOOZEM
Una cattedrale “gotica” ma senza volte di pietra, senza vetrate colorate e senza navate. Nel lineare paesaggio del Flevoland, ad Almere, è nata una “cattedrale” formata da pioppi. Nel 1987 l’artista Marinus Boezem piantò 178 pioppi seguendo la mappa della cattedrale di Reims del XIII secolo. La cattedrale gotica è un punto culminante delle capacità umane, proprio come lo è la costruzione del Flevoland.
EARTH SEA – PIET SLEGERS
Cinque ettari (100×500 metri) di terreno rendono Earth Sea (Aardzee) grande tanto quanto le aree agricole circostanti e quindi una delle più grandi opere d’arte dei Paesi Bassi. Sentieri creati con conchiglie blu e grigie, in riferimento all’aria e all’acqua, attraversano le collinette come onde che si inseguono. Earth Sea si manifesta come un’oasi chiusa nel mezzo del polder aperto. Earth Sea ricorda, con le sue tranquille onde, lo Zuiderzee, che era lì mezzo secolo fa.
SEA LEVEL – RICHARD SERRA
Sea Level è la più grande opera di Serra in Europa. Due muri di cemento lunghi 200 metri l’uno che sembrano ricongiungersi col paesaggio alle estremità. Camminando lungo il muro, si ha la percezione di finire sott’acqua per poi riemergere un po’ più avanti. Sea Level dà un significato fisico al termine “livello del mare”: senza le dighe, il livello dell’acqua avrebbe raggiunto il bordo superiore dell’opera.
EXPOSURE – ANTONY GORMLEY
I tralicci dell’alta tensione nel Flevoland che ricordano gli intrecci del sistema nervoso, sono stati l’ispirazione per la realizzazione dell’opera d’arte “Exposure”. In equilibrio tra la terra e l’acqua, un uomo accovacciato alto quasi 26 metri si affaccia sul Markermeer dalla diga a Lelystad. Creato da 1800 sbarre di metallo dall’artista britannico Antony Gormley, questa figura umana nel paesaggio aperto è un punto di riferimento nel Flevopolder.
OBSERVATORIUM – RICHARD MORRIS
Questa opera d’arte fa riferimento ai siti dai quali venivano osservati il sole e gli altri pianeti nella Preistoria. “Observatorium” è composto da due cerchi nei quali sono state fatte delle aperture da cui si può osservare il paesaggio del polder. Attraverso questa apertura in acciaio, i visitatori possono ammirare il sole sorgere all’inizio della primavera e dell’autunno, quando la durata del giorno e della notte si equivalgono. Gli elementi in pietra segnano l’alba il 21 giugno e 21 dicembre.