Presentazione
Oggi vi guidiamo nel territorio di Ginosa, un vero incanto. Dopo Mottola ecco il secondo itinerario del nostro viaggio indietro nel tempo alla scoperta di alcune delle più belle città della Terra delle Gravine.
I suoi bianchi vicoli, la bella piazza e le sue architetture costruite nella gravina ricordano la più famosa e gettonata Matera senza avere niente da invidiarle. Le case nascondono ipogei ricchi di tesori, botteghe artigiane ancora in attività, mentre le strade attorno alla piazza conducono alla parte di gravina rimasta uguale dal medioevo.
Ecco cosa vedere a Ginosa:
– La Gravina di Ginosa – Il Villaggio della Rivolta.
Costeggiando il Castello Normanno dell’anno mille scendiamo nella gravina. Passeggiando è possibile ammirare gli antichi nuclei abitativi ancora ben visibili, come piccole città scavate nella parete rocciosa e avvolte dalla vegetazione. Il vero spettacolo, da restare a bocca aperta, è il Villaggio Rupestre di Rivolta. Caratterizzato da 66 case-grotta su ben cinque piani, sono anch’esse come quelle di Mottola perfettamente organizzate con tanto di botteghe, forno e neviere. Questi luoghi così particolari furono il set del film del 2017 “Chi mi ha visto?” con Pierfrancesco Favino e Beppe Fiorello e di una scena importante del film di Pasolini “Vangelo secondo Matteo”.
– La Chiesa Madre
A pochi passi dal villaggio rupestre si erge maestosa al centro della gravina la Chiesa Madre. Qui dovete avere la fortuna di incontrare Carmelo, l’unico abitante della parte vecchia del paese di Ginosa, un vero e proprio libro di storia vivente che saprà guidarvi alla scoperta dei tesori della chiesa, tra cui i dipinti delle tre vergini che ritraggono Maria durante i tre momenti più belli della sua vita come Madre di Gesù: incinta, post parto e in allattamento.
– Piazza dell’Orologio
Il nostro itinerario ci riporta nella piazza principale, piazza dell’Orologio. Qui la vita scorre vivace e i tavolini di un bar rendono ancor più bello il perimetro di quello che è un punto di ritrovo, oltre che il punto di partenza per visitare questo bellissimo borgo. Fino alla costruzione della torre con l’orologio, nel 1800, si chiamava piazza Nuova.
Scopri gli altri walking tour nel Parco delle Gravine da abbinare per un weekend lungo nella Puglia Ionica:
Info e visite guidate: www.parcogravine.com
Press Tour organizzato da Visit Parco Gravine, Comune di Mottola e Regione Puglia – Assessorato all’industria turistica e culturale
Dormire
– B&B Il Falco Grillaio e il suo frantoio ipogeo
Risalendo dalla gravina verso la parte più “moderna” di Ginosa incontriamo lungo il nostro cammino un bed and breakfast molto particolare. Affacciato a strapiombo sulla gravina e dotato di un’accogliente e curata camera dotata di cucina abitabile e bagno, questo B&B non è solo un luogo ideale e caratteristico dove dormire a Ginosa, ma anche il custode di un antico frantoio ipogeo in ristrutturazione, ma non per questo poco affascinante. Qui si dorme nella gravina, a tu per tu con la natura e la storia!
Mangiare
Imbocchiamo, quindi, un vicolo che parte dalla piazza per dirigerci in via Redipuglia. Vi basterà seguire il profumo di pane e dolci appena sfornati per trovare quello che è un vero monumento in città, un antico panificio in cui i sapori sono esattamente quelli di una volta. Al suo interno, accanto al forno d’epoca ancora perfettamente in funzione, pizze, focacce, biscotti dal profumo intenso sembrano dire “mangiami!”. Il prodotto tipico qui sono i “Dormenti”, brioche alla cannella dalla lunghissima lievitazione (da cui il nome). Profumati e soffici, uno tira l’altro! Abbiamo anche avuto la fortuna di assaggiare la Callared, un piatto storico, uno stufato di pecora cotto lentamente con verdure dell’orto e patate che sa di serate davanti al focolare, di festa e di famiglia.