Presentazione
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna copre un’area di circa 36.000 ha, equamente divisa fra l’Emilia Romagna e la Toscana, comprendente territori delle province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Si estende lungo la dorsale appenninica tosco-romagnola, scendendo ripidamente lungo le vallate parallele del versante romagnolo e in maniera più graduale nel versante toscano, che si presenta con pendii più dolci, fino all’ampio fondovalle formato dall’Arno.
Nel versante romagnolo sono compresi territori dei comuni di Bagno di Romagna, Santa Sofia, Premilcuore, Portico-San Benedetto e Tredozio. Nel versante toscano dei comuni casentinesi di Poppi, Bibbiena, Chiusi della Verna, Pratovecchio, Stia e, infine, di quelli mugellani di San Godenzo e Londa.
Terra di cervi e lupi, ma anche di antiche storie e mestieri indissolubilmente legati alla montagna. Boschi dove gli alberi sembrano toccare il cielo, dove rupi e crinali, cascate e torrenti si alternano senza soluzione di continuità, e dove trovano il loro habitat naturale una miriade di rare specie faunistiche, arboree e floreali.
Vero fiore all’occhiello e cuore dell’area protetta è la Riserva integrale di Sasso Fratino, la prima in Italia, istituita nel 1959. Senza dimenticare gli insediamenti organici alla foresta dei monaci camaldolesi, coltivatori di abete bianco da un millennio, e dei frati francescani della Verna. E le cascate dell’Acquacheta, citate da Dante Alighieri nella Divina Commedia, o il solitario magnifico altopiano di San Paolo in Alpe, ultimo baluardo di una civiltà rurale ormai in via d’estinzione.
In questo suggestivo scenario, dall’idea di tre giovani guide ambientali con diverse esperienze di lavoro nel Parco, è nata la cooperativa In Quiete, un progetto di turismo responsabile e sostenibile per i sentieri dell’Appennino, oltre che di educazione ambientale nelle scuole per il futuro delle nuove generazioni, in un indefesso spirito di tutela e valorizzazione della natura, dell’ambiente e della biodiversità.
Terra di cervi e lupi, ma anche di antiche storie e mestieri indissolubilmente legati alla montagna. Boschi dove gli alberi sembrano toccare il cielo, dove rupi e crinali, cascate e torrenti si alternano senza soluzione di continuità, e dove trovano il loro habitat naturale una miriade di rare specie faunistiche, arboree e floreali.
Vero fiore all’occhiello e cuore dell’area protetta è la Riserva integrale di Sasso Fratino, la prima in Italia, istituita nel 1959. Senza dimenticare gli insediamenti organici alla foresta dei monaci camaldolesi, coltivatori di abete bianco da un millennio, e dei frati francescani della Verna. E le cascate dell’Acquacheta, citate da Dante Alighieri nella Divina Commedia, o il solitario magnifico altopiano di San Paolo in Alpe, ultimo baluardo di una civiltà rurale ormai in via d’estinzione.
In questo suggestivo scenario, dall’idea di tre giovani guide ambientali con diverse esperienze di lavoro nel Parco, è nata la cooperativa In Quiete, un progetto di turismo responsabile e sostenibile per i sentieri dell’Appennino, oltre che di educazione ambientale nelle scuole per il futuro delle nuove generazioni, in un indefesso spirito di tutela e valorizzazione della natura, dell’ambiente e della biodiversità.
Cosa vedere nel parco:
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è un luogo perfetto per chi ama la natura e l’outdoor, offrendo numerose opportunità per escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo. All’interno del parco è possibile visitare numerosi sentieri escursionistici di diverse difficoltà, adatti sia ai principianti che ai più esperti.
- Tra le attrazioni da non perdere all’interno del parco, ci sono sicuramente i Laghi di Suviana e Brasimone, situati a pochi chilometri da Borgo San Lorenzo. I laghi, di origine glaciale, sono circondati da boschi di faggi e sono perfetti per la pesca sportiva e per le passeggiate in bicicletta.
- Un’altra attrazione da non perdere è la visita alla Certosa di Vallombrosa, un monastero benedettino situato a pochi chilometri da Firenze. La certosa, fondata nel 1038, è circondata da un bosco di querce e di faggi e ospita un museo con reperti storici e artistici.
- Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è anche un luogo ideale per gli appassionati di storia e cultura. All’interno del parco è possibile visitare il Castello di Nipozzano, una fortezza medievale situata su una collina a pochi chilometri da Firenze. Il castello ospita anche il Museo della Storia del Castello, dove è possibile scoprire la storia di questa antica costruzione.
- Inoltre, il parco ospita numerosi eventi e manifestazioni culturali, come il Festival delle Foreste, che si tiene ogni anno a settembre e che propone spettacoli di musica, teatro e danza.
- Se stai cercando cose da fare e da vedere nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, qui di seguito trovi alcune idee:
- Fai una passeggiata ai Laghi di Suviana e Brasimone, circondati da boschi di faggi e perfetti per la pesca sportiva e per le passeggiate in bicicletta.
- Visita la Certosa di Vallombrosa, un monastero benedettino situato a pochi chilometri da Firenze