Presentazione
Vi portiamo nel Parco marino Ballena, in Costa Rica. Questo straordinario parco marino è stato istituito per la salvaguardia dei coralli e delle barriere coralline che circondano diverse isole al largo della costa, ed è stato dichiarato parco nazionale nel 1989 per proteggere le creature che emigrarono per la riproduzione e l’alimentazione.
Il suo nome deriva non soltanto dalle balene megattere che vengono qui a riprodursi, ma anche dalla “Coda di Balena” di Punta Uvita, una caratteristica lingua di sabbia che si estende all’interno di una barriera di roccia che, con la bassa marea, pare la coda di una balena. Il “Parque Nacional Marino Ballena” è situato appena 16 km a sud di Dominical e 180 km a sud ovest di San Jose, è uno dei più nuovi parchi nazionali della Costa Rica e contiene la più grande barriera corallina sul lato del Pacifico dell’America Centrale e protegge più di 13 mila ettari di mare e 9 miglia di costa. Nonostante le dimensioni limitate, la riserva riveste una notevole importanza, soprattutto perché protegge le balene che vi transitano lungo le rotte migratorie, ma anche per le colonie di delfini e per le tartarughe di mare che vengono qui a nidificare, nonché per le colonie di uccelli marini e le diverse specie di rettili terresti. I biologi hanno cercato di capire il perché di questo andirivieni. Tra le tesi più accreditate quella secondo cui l’area del Parco è una delle poche zone al mondo dove questi enormi animali si accoppiano e dove le femmine gravide danno alla luce i loro piccoli. Sicuramente gli scienziati hanno capito da dove arrivano le megattere. Quelle che si vedono in questi giorni vengono dalla California, mentre quelle che si avvistano in primavera giungono direttamente dall’Antartide!
Balene e delfini non sono i soli a frequentare questo parco. Questi giorni rappresentano anche un sorta di festival per le tartarughe embricate e olivacee che da maggio a novembre, con un picco proprio tra settembre e ottobre, arrivano nella acque del parco per portare a termine uno dei più incredibili miracoli della natura. Questi rettili marini, infatti, in questi giorni si stanno affollando nelle acque di Bahia Ballena per uscire poi dall’acqua di notte, scavare con le pinne una buca nella sabbia e depositare poi decine di uova, ricoprendo poi con la sabbia in nido che hanno creato.
Il caldo della sabbia farà maturare le uova. Dopo una trentina di giorni delle minuscole creature faranno capolino dalla loro tana di sabbia per conquistare velocemente il mare. Le piccole femmine che resisteranno ai predatori e diventeranno adulte, dopo qualche anno ripercorreranno il ciclo delle loro madri. Dopo essersi accoppiate, ritorneranno proprio su queste spiagge per perpetuare la propria specie.
Un piccolo paradiso che, fortunatamente, è raramente coinvolto nei classici itinerari turistici. La maggior parte delle persone si ferma infatti al magnifico Parco Nazionale Manuela Antonio, distante qualche decina di chilometri a nord. Lo scorso anno, a fine agosto, eravamo qualche decina di persone a passeggiare o prendere il sole sulla magnifica spiaggia, una perfetta combinazione tra sabbia dorata e rocce levigate. Il parco comprende ben 13 chilometri di spiagge per cui, se la folla vi turba e la natura vi ammalia, ecco il posto adatto per voi!
Un aspetto curioso è che il nome del parco deriva non solo dalle megattere ma anche dalla caratteristica lingua di sabbia di Punta Uvita. Vista dall’alto, con la la bassa marea, sembra proprio la coda di una balena!