Presentazione
E’ considerato una delle più grandi zone umide di riserva d’Europa, dove vivono 276 specie di uccelli; ogni inverno svernano più di 100.000 uccelli. Sono questi alcuni dei numeri del Parco regionale della Camargue, una importantissima area protetta francese, diventata da tempo una attrazione turistica di prim’ordine per le sue peculiarità naturalistiche, storiche, culturali e … alimentari.
Il Parco
Il Parco è stato istituito nel 1970 e si estende complessivaente per più di 100.000 ettari; comprende le riserve integrali della Camargue (13 117 ettari), des Impériaux (2770 ettari) e di Tour del Valat (2000 ettari). Protegge quella che viene considerata la più importante zona umida europea, alle foci del Rodano e comprende tutta l’area tra il Grande e il Piccolo Rodano. La sua fama è dovuta probabilmente anche all’equilibrio raggiunto tra la protezione dell’ambiente e la natura esuberante e le tradizioni popolari.
Nel corso del 1800 vennero iniziate le opere per controllare il mare e il fiume. Nel 1859 venne costruita una diga a protezione delle maree, mentre 10 anni dopo il Rodano venne in qualche modo imbrigliato per evitare le periodiche alluvioni che sommergevano le terre coltivate. Uva e riso furono (e ancora adesso lo sono) le principali produzioni agricole che richiedevano però una sempre maggiore quantità d’acqua, a discapito della fauna selvatica. La risorsa idrica viene ora oculatamente gestita: il delta del Rodano si presenta come una area con una fitta rete di canali, stazioni di pompaggio, irrigazione e drenaggio.
Nella Camargue sono presenti tre ambienti principali. Stagni e paludi, con una profondità dell’acqua di 20-80 cm, parzialmente secchi nel corso del periodo estivo, sono l’ambiente preferito da uccelli migratori o nidificanti. Le sansouires sono acquitrini di acqua salmastra che si seccano d’estate, offrono nutrimento per i bianchi cavalli e i tori della Camargue che qui vengono allevati in modo estensivo. Infine i boschi, che complessivamente rappresentano una piccola parte della Camargue, ma rivestono grande importanza dal punto di vista ecologico.
Numerose le specie vegetali che popolano i diversi ambienti della Camargue.
Tra i gioielli botanici della Camargue sono da segnalare i boschetti di ginepro fenicio con esemplari di 6-8 m di altezza. Pioppi bianchi, frassini, salici bianchi e ontani formano i boschi idrofili. Le sansouire sono popolate da salicornia, statice e artriocnèmo; il terreno è coperto da giunco marittimo e Brachipodium phoenicoides. Sulle dune di sviluppa la macchia mediterranea.
Sono oltre 300 le specie di uccelli osservate nella zona: tra questi numerosi aironi (aironi rossi, bianchi, guardabuoi, sgarza ciuffetto, tarabusi), anatre, sterne, avocette, gabbiani, cavalieri d’Italia, pernici di mare. Tra i rapaci da segnalare i falchi di palude e le albanelle minori. La Camargue è famosa però per i fenicotteri rosa, la maggiore colonia europea con 13 000 nidi. Diversi i rettili tra cui la tartaruga palustre e i pesci (una quarantina di specie) sia di mare, come la sogliola e il branzino, sia di acqua dolce come il luccio, la carpa, l’abramide e il lucioperca.
La Visita
Il Centro visita del Parco si trova a Pont de Gau, 4 km a nord di Saintes Maries de la Mer sulla strada D 570. È aperto tutti i giorni, escluso il venerdì dalle 9 alle 18 (chiude alle 17 da ottobre a marzo). Si possono richiedere varie informazioni sul Parco e ammirare gli uccelli che stazionano nel vicino stagno, grazie ai cannocchiali messi a disposizione.
La Riserve Nationale de Camargue ha un centro visite a La Capelière sulla D 36B, aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17 (domenica è chiuso). Dal centro partono diversi sentieri con cui è possibile entrare in contatto con l’ambiente della Camargue. Il centro dispone inoltre di una mostra sulla Camargue, la sua flora e fauna.
Come raggiungere il Parco
- In auto: Da Genova la A7 in direzione Ventimiglia e dai qui sulla A10 costeggiando le città di Menton, Nizza, Cannes. Giunti nei dintorni di Aix en Provence si prende la A54 fino all’uscita di Arles-Centre/Arles-Barriol.
- In treno: la stazione SNCF di riferimento è Arles.
- In aereo: a
- Aéroport de Nîmes: dista circa 20 km dal centro, ma, attualmente, non è collegato con l’Italia.
- Aéroport Marseille Provence: dista circa 75 km da Arles e copre diverse tratte internazionali ed europee. È servito anche da compagnie low cost
Quando andare
Tutto l’anno, da evitare i mesi da maggio ad agosto per le numerose zanzare, per l’affollamento e il caldo.
Vitto & alloggio
Diversi alberghi, pensioni e bed & breakfast. Campeggi a Saintes Maries de la Mer, a Le Grau du Roi, Aigues Mortes e Arles. Ristoranti e alimentari si trovano nei centri segnalati nella parte relativa all’alloggio.
Cosa fare
- Escursionismo a piedi, in bicicletta e a cavallo.
- Escursionismo a piedi: nel Parco vi sono diversi percorsi pedonali ben segnalati. Presso i centri visita del Parco e della Riserva è possibile acquistare mappe dettagliate dell’area, adatte per l’escursionismo. Da segnalare, nei pressi del Centro viste a Pont du Gau, il Parco Ornithologique (ingresso a pagamento) al cui interno si diramano diversi chilometri di sentieri tracciati che si addentrano nelle paludi.
- Escursionismo in bicicletta: forse il miglior modo per scoprire la Camargue, area piatta anche se ventosa. Per i percorsi chiedere ai centri visita; le zone migliori per il cicloturismo sono a oriente di Saintes Marie de la Mer sia lungo il mare che all’interno. Noleggio biciclette a Saintes Maries de la Mer, Aigues Mortes e Arles.
- Escursionismo a cavallo: numerosi centri lungo la strada D 570 offrono passeggiate a cavallo. Chiedere ai centri visita.
Accessibilità
I Centri visita sono accessibili ai visitatori disabili; diversi percorsi ciclistici possono essere realizzati anche con le carrozzine.