Presentazione
È il più esteso Parco Regionale d’Europa, nonché, con il suo anno di nascita nel 1977, uno dei primi. Vastissimo territorio composto da paesaggi, flora e fauna notevoli, il Parco Naturale Regionale dei Vulcani d’Alvernia deve anche la sua forte identità a una società rurale che ha saputo preservare antichi saperi e la sua cultura, consapevole della ricchezza e della fragilità dell’ambiente circostante.
Il parco
Il parco, istituito nel 1977, è il più vasto parco regionale francese. Tutela un immenso territorio modellato in milioni di anni dall’azione dei ghiacciai e dei vulcani e ricco, tra l’altro, di laghi e di stagni torbosi. L’area comprende la catena dei Puys, il massiccio di Sancy, i monti Dore, l’altopiano di Cézalier e i monti del Cantal, di grande interesse naturalistico e storico culturale. L’area è infatti popolata sin dalla preistoria e conserva tuttora i segni della antica presenza dell’uomo. Il parco è abitato attualmente da circa 91 000 persone che risiedono in 150 paesi. Le due guerre e l’esodo rurale hanno però contribuito a spopolare la zona.
Turismo e zootecnia rappresentano le principali attività economiche. Dal punto di vista gastronomico il parco, come tutta l’Alvernia, offre eccezionali ricchezze. Buona parte del latte prodotto nella zona viene trasformata. Sono ben cinque i formaggi che si fregiano della denominazione di origine controllata: Cantal, Saint-Nectaire e Salers (prodotti quasi esclusivamente all’interno del parco), Bleu d’Auvergne e Fourme d’Ambert. I vulcani d’Alvernia rappresentano poi un immenso filtro naturale e numerose sorgenti hanno dato il nome ad acque minerali famose per le loro proprietà: La Bouboule ritenuta speciale per i canali respiratori e i dotti linfatici, Saint-Nectaire per i reni, Mont-Dore per l’asma.
La visita
Il parco mette a disposizione dei visitatori numerose punti di accoglienza, dove è possibile informarsi sulle diverse iniziative da intraprendere nell’area, acquistare cartine, avere nominativi di campeggi o di altre strutture presso cui soggiornare e avere dei preziosi riferimenti per le attività. Il Centro d’informazione e di scoperta del Parco dei Vulcani a Montlosier (è il principale), il Centro informazioni Chateau St. Etienne a Aurillac e il Punto d’informazione e sala vulcanologica sulla sommità del Puy de Dome.
Ben 8 le Case del Parco, distribuite un po’ in tutta l’area protetta, che consentono di conoscere numerosi aspetti di questa zona: la Casa dei formaggi a Egliseneuve-d’Entraigues, la Casa della pietra a Volvic, la Casa dei fiori a Orcival, la Casa dell’acqua e della pesca a Besse-en-Chandesse, la Casa delle torbiere a St-Alyre-ès-Montagne, la Casa della genziana a Riom-ès-Montagnes, la Casa della fauna a Murat e la Casa dei margari a Laveissière, a cui si aggiungono due altri piccoli centri vista in prossimità di altrettante riserve naturali: quella della valle di Chaudefour e di Sagnes de la Godivelle.
A piedi, in bicicletta, a cavallo, in parapendio o in mongolfiera: sono moltissimi i modi con cui si può vistare il parco. Non c’è una stagione migliore per vistare il parco, in quanto in ogni mese è possibile svolgere attività all’aperto.
Per gli amanti delle passeggiate ed escursioni, il parco è una destinazione decisamente interessante, in quanto i percorsi e i sentieri sono molto numerosi, ben segnalati e ben curati. Vi sono poi, per i meno allenati, itinerari ad anello della durata di qualche ora che partono dai numerosi paesi del parco. D’inverno, neve permettendo, il massiccio di Sancy e i monti di Cantal offrono complessivamente ben 650 km di tracciati agli amanti degli sci da fondo. Sono ben 16 i centri ippici nella zona. Per chi non può fare a meno dell’automobile, il parco è comunque percorso da una serie di strade in buone condizioni. I Centri visita del Parco e i numerosi uffici informazioni della zona danno preziose indicazioni sui percorsi, dove noleggiare biciclette e altre attrezzature sportive, e i centri presso cui è possibile organizzare escursioni di vario tipo.
La natura
Foreste di querce e castagni nelle vallate, di faggi e abeti bianchi sui monti e estese brughiere rappresentano i principali ambienti del parco. La flora è favorita dalla diversità dei suoli e dei climi. Nelle torbiere d’altitudine è comune la drosera a foglie tonde, una pianta carnivora, oltre ad alcune testimonianze dell’era glaciale: il salice della Lapponia, l’erioforo, l’oliguria. Nelle praterie umide è possibile ammirare l’andromeda, dai piccoli campanelli rosa, o la giunchiglia che in aprile invade i prati, per poi lasciarli ai narcisi. Dalle radici della genziana, fatte macerare, si ricava un tipico aperitivo locale.
La fauna comprende il muflone (introdotto), il capriolo, il cinghiale e la martora. Il parco è però famoso come punto di osservazioni degli uccelli, che scelgono i cieli dell’area protetta per le loro rotte migratorie. Numerosi i rapaci sia diurni che notturni tra cui il falco pellegrino, quello pecchiaiolo, l’astore, lo sparviero, il biancone, il nibbio reale, il gufo comune, quello reale e di palude.
Da non perdere
Clermont-Ferrand: cattedrale gotica Notre Dame, basilica Notre Dame du Port del XII secolo, Museo Bargoin con numerosi reperti storici.
Orcival: basilica del XII secolo con vergine nera e superbo abside.
St. Floret: classificato tra i più bei villaggi di Francia
Saint-Nectaire: chiesa con raffinati capitelli e tesoro.
Saint-Saturnin: bell’insieme architettonico, uno dei più bei villaggi di Francia.
Salers e Tournemaire: classificati tra i più bei villaggi di Francia.
Info
Massiccio centrale
Parco naturale regionale dei Volcans d’Auvergne
Francia
395 070 ettari, altitudine da 400 a 1886 m slm.
Parc Naturel Régional des Volcans d’Auvergne, Montlosier 63970, Aydat
In auto: da Vichy e Limoges.
In treno e in autobus: a seconda dei paesi prescelti diverse possibilità di collegamento con Clermont Ferrand o altri importanti centri.
Quando andare: tutto l’anno.
Nella zona vi sono numerose possibilità di alloggio: campeggi a Orcival, Puy de Sancy, Murat, gites d’hotes (il bed & breakfast francese) praticamente in tutti i paesi, ostelli e alberghi
Nell’area del parco che comprende ben 153 comuni, vi sono numerosi negozi, supermercati e ristoranti
Il parco si presta per numerose attività sportive all’aperto come escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, sci da fondo, passeggiate nella neve con racchette, parapendio e deltaplano, windsurf, canoa e kayak.
Non esistono strutture del Parco adatte ad accogliere visitatori disabili.