Presentazione
Entrando nella folta pineta, ricca di piante del sottobosco, si costeggia il canale realizzato interamente a mano nel 1833, che i grossetani chiamano semplicemente Fiumara. Scopo del canale era quello di convogliare le acque delle colmate di bonifica, dopo che queste si erano schiarite e avevano depositato le fertili argille, che oggi costituiscono la pianura maremmana.
Il canale non sfocia al mare e appare come un lago costiero salmastro ricco di piante e animali acquatici. Si può ascoltare il verso di molti uccelli: la folaga, la gallinella d’acqua e il porciglione che frequentano il canneto e le acque tranquille. Dal profondo della pineta circostante fa eco in ogni stagione il sonoro richiamo del picchio verde.
Percorrendo il sentiero, sulla destra, si arriva ad un’area dove pini secolari si alzano da un fitto e profumato sottobosco di mirto, rosmarino e lentisco, che si apre in una radura attrezzata ad Aula Verde, dedicata al pino, che può fungere anche da luogo di sosta.
Da qui, in breve si raggiunge il mare dove si può ammirare un ambiente dunale ben conservato; le piante che lo caratterizzano sono il giglio e la camomilla di mare, l’elicriso e la soldanella.
Le dune rappresentano un ambiente di grande valore naturalistico, ecco perché è stato realizzato un percorso protetto per poterle attraversare senza arrecare danni
La passeggiata sulla spiaggia percorre un piccolo arco del golfo verso Castiglione della Pescaia, mentre all’orizzonte si possono osservare il Monte Argentario e le isole dell’Arcipelago Toscano: l’Isola del Giglio, le Formiche di Grosseto, l’ isola di Montecristo, l’Isola d’Elba. Nelle giornate limpide la cornice si chiude con le catene montuose della prospiciente Corsica.
Al ritorno, si percorre la pineta nella sua parte più antica, dove i pini sono più imponenti e sul finire si raggiunge l’Area didattica dedicata alla Biosfera, i cui pannelli suggeriscono un momento di riflessione sui legami con il nostro pianeta.