Presentazione
Con un centinaio di montagne più alte di 3.000 metri ed una quarantina di ghiacciai, il Parco nazionale des Ecrins, nel Delfinato, è uno dei parchi più spettacolari e maestosi dell’arco alpino. E’ attraversato, per la gioia degli escursionisti, da ben 740 km di sentieri numerati e segnati e ospita una trentina di rifugi alpini e numerose cime la cui scalata è rimasta celebre!
Il parco
Il Parco è stato istituito ufficialmente nel 1973 ma in realtà un suo primo nucleo venne creato già nel 1913 quando, grazie alle pressioni di alpinisti, associazioni ambientaliste e Club Alpino Francese venne creato il Parco nazionale de la Bérarde, primo parco nazionale francese.
Nel 1993 venne istituita nel Parco la Riserva integrale di Lauvitel di 700 ettari, la prima del suo genere in Francia. Il Parco degli Ecrins, il più grande parco nazionale francese, protegge il gruppo degli Ecrins e Pelvoux, tra i più maestosi e spettacolari delle Alpi, estendendosi in due dipartimenti francesi, quello dell’Isère e quello delle Hautes-Alpes. Gli ambienti sono alpini e subalpini. Nel Parco si trovano oltre 10 vette superiori ai 3000 m e i ghiacciai coprono una superficie di 17 000 ettari.
Gli obiettivi del Parco sono la tutela della natura e lo sviluppo socio-economico sostenibile per l’ambiente dei 61 comuni che complessivamente (parte centrale e fascia di protezione esterna) si trovano all’interno dei confini dell’area protetta. Per raggiungere questi obiettivi il parco è stato diviso in 7 settori geografici gestiti da una équipe composta da persone dotate di una certa autonomia, che si coordina direttamente con la direzione del Parco.
L’area è abitata dall’uomo dall’età del bronzo, come testimoniano diversi reperti ritrovati; storicamente è stata l’attività agro-pastorale la principale risorsa per l’economia locale.
La natura
Nel Parco vivono 1800 specie botaniche, di cui 1092 nella zona centrale; di queste 35 sono endemiche e 40 sono considerate rare o minacciate. Una tale ricchezza è dovuta agli influssi climatici atlantici e mediterranei e alla diversa natura dei terreni, acida nel massiccio cristallino degli Ecrins e basica sui calcari. Diverse le specie rare quali la scarpetta di Venere, il giglio martagone, quello rosso e tra gli endemismi la berardia lanosa. Alcune piante, come l’astragalo coda di volpe (originaria dalle fredde steppe dell’Asia centrale) e l’elina coda di topo (che cresce al circolo polare artico) sono relitti del periodo glaciale. A nord dominano boschi di faggio e di abeti mentre a sud, dove si fa sentire l’influsso mediterraneo, i boschi sono prevalentemente composti da pini e castagni. Il pino cembro è diffuso in quota, mentre per il larice il Parco rappresenta il limite orientale del suo areale di distribuzione.
Nel Parco sono presenti 320 specie di animali vertebrati, di cui 64 mammiferi. Tra questi il camoscio, decisamente numeroso, la marmotta, la lepre alpina, la volpe e lo stambecco, reintrodotto dal 1978. Le specie di uccelli sono 210 e tra queste ben 37 coppie di aquila reale, la popolazione più vitale della Francia. Nelle foreste vivono galli cedroni, fagiani di monte, francolini di monte, picchi neri, civette nane e la nocciolaia che ha contribuito alla diffusione del pino cembro. Questo uccello infatti è particolarmente goloso dei suoi semi, che accumula in alcune zone del bosco. In alcuni casi si dimentica di questi nascondigli e i cembri hanno così la possibilità di colonizzare nuove aree. In alta montagna vivono i gracchi corallini, le pernici bianche e i fringuelli alpini. Trai rapaci,oltre all’aquila reale, il falco pecchiaiolo, il gufo reale, la civetta caporosso e l’allocco. Da qualche tempo, nella fascia di protezione esterna sono stati avvistati la lince e il gipeto.
Da non perdere
Briancon: Fort du Chateau del XVIII secolo e la Collégiale anch’essa del XVIII secolo.
Grenoble: Fort de la Bastille del XVI secolo, Musée Dauphinois dedicato ai manufatti e alla storia del Delfinato, Musée de Grenoble ospita diverse sculture e quadri di famosi autori come Rubens, Chagall, Léger, Matisse e Modigliani; Cathédrale Notre-Dame, Musée del la Resistance e de la Déportation.
Nelle vicinanze del Parco: il Parco regionale del Vercors, quello del Queyras e il Parco nazionale de la Vanoise.
Nel Parco non esistono centri di particolare interesse artistico-storico.
La visita
Le Maison du Parc forniscono tutte le informazioni utili alla scoperta del territorio circostante. Ognuno dei 7 settori in cui il Parco è diviso ospita una Maison du Parc che è aperta tutto l’anno, mentre altri 20 punti di informazione, aperti però solo d’estate, sono diffusi su tutto il territorio. Nelle Maisons du Parc è possibile reperire diversa documentazione sulle escursioni e il patrimonio ambientale e culturale dell’area, video e ‘L’Echo des Ecrins’, un giornale d’informazione del Parco. Ogni settore geografico propone un proprio programma d’animazione estivo con escursioni guidate, serate con proiezioni video e diapositive ecc. Il principale centro è quello di Bourg d’Oisans.
La rete di sentieri del Parco, utilizzati per secoli da contrabbandieri e da pastori, ha un’estensione di 740 km. Il Parco pubblica una guida con diversi itinerari nell’area. Cartine della zona sono facilmente reperibili sul posto. Il Parco è attraversato inoltre dalla Grande Randonnée 54, nota anche come Tour de l’Oisan della lunghezza di 215 km e che si estende tra i 700 e i 2500 m di quota. L’intera escursione dura 10-20 giorni con posti di rifornimento distanti tra loro anche 5 giorni di cammino.
Un’altra attività del parco è l’arrampicata (guide a Bourg d’Oisans). A Saint-Christophe nei pressi del minuscolo viaggio di Venosc nella valle di Vénéon, è possibile organizzare rafting, gite in canoa e hidrospeed e anche noleggiare mountain-bike.
A Bourg d’Oisans c’è il Musée des mineraux et de la faune des Alpes che espone minerali e animali presenti nell’area.
Informazioni varie
Dimensioni
Area centrale 91 800 ettari, zona di protezione esterna 180 000 ettari, altitudine da 800 a 4102 m slm.
Contatti
Parc National des Ecrins Domaine de Charance, 05000 Gap, tel. 0033-04-92402010, fax 0033-04-92523834, e-mail: pnecrins@wanadoo.fr , Sito web.
Come arrivare
In auto: è circondato dalle strade che portano a Briançon, Grenobles e Gap da cui partono poi strade minori che collegano i paesi della zona di protezione esterna.
In treno: linea Parigi Briançon e Marsiglia-Briancon, stazioni di Gap, Embrun e Briancon
Quando andarci
Tutto l’anno. I periodi sono da scegliere secondo gli interessi personali: inverno e primavera per lo sci alpinismo e lo sci nordico, dalla primavera all’autunno per gli altri sport.
Vitto & Alloggio
Esistono 68 gite d’etape, semplici alloggiamenti per escursionisti e una trentina di rifugi nel Parco, oltre a numerosi alberghi, campeggi (molti a Bourg d’Oisans) e gites ruraux (il corrispondente dei nostri agriturismi) nei comuni della fascia di protezione esterna. Bourg d’Oisans è il centro in prossimità del Parco che offre maggiori soluzioni.
Cosa fare
Sci alpinismo, sci nordico, escursionismo, canoa, rafting e altri sport acquatici.
Non esistono strutture del Parco dedicate a visitatori disabili.
Foto di Alexgan da Pixabay