Presentazione
Un promontorio, un’isola, oltre 20 chilometri di dune che si affacciano sul mare, quattro laghi costieri, oltre 3000 ettari di foresta, centinaia di specie animali e vegetali, i centri storici di Sabaudia e San Felice, meraviglie come la Villa di Domiziano e il Borgo di Fogliano. Qui l’uomo vive sin dall’età preistorica e ha saputo mantenere un equilibrio tra la propria presenza e l’ambiente circostante. Preparatevi a scoprire uno stupefacente mosaico di natura e storia, di ambienti e tradizioni. Preparatevi ad immergervi nel Parco Nazionale del Circeo.
Uno degli aspetti più significativi del Parco Nazionale del Circeo è rappresentato dalla grande quantità di testimonianze paleoecologiche e preistoriche. La presenza umana nel territorio del Parco è attestata a partire dal Paleolitico Medio, con grotte e ripari sotto roccia esistenti lungo tutto il perimetro del Monte Circeo.
Durante il Quaternario il territorio Pontino subì alterne vicende per la variazione della linea di costa, causata dai mutamenti climatici, e passò da un vasto golfo dai bassi fondali nei periodi caldi ad areali emersi più estesi di quelli attuali nei periodi delle ere glaciali. Le coste, il sottosuolo e i fondali marini conservano la storia di queste remote vicende alle quali 75.000 anni fa assistette l’uomo di Neanderthal e poi l’Homo Sapiens.
La grotta Guattari e l’uomo di Neanderthal
Questa importante testimonianza fu scoperta casualmente nel 1939 da alcuni operai, che misero in luce una grotta non molto profonda, articolata in antri secondari.
Il suolo della cavità era cosparso di resti fossili, ed in un antro terminale avvenne la scoperta più eclatante: al centro di un ovale formato da pietre fu trovato il cranio fossile di un uomo di Neanderthal, in ottimo stato di conservazione.
Alberto Carlo Blanc, che per primo studiò il reperto, vi trovò delle mutilazioni prodotte “ab antiquo” che attribuì, confrontandole con simili tracce prodotte dai cacciatori di teste melanesiani, a una forma di cannibalismo rituale. Resta tuttavia valida l’ipotesi che siano state opera delle iene.
La grotta, ostruita probabilmente a causa di una frana, ha conservato per oltre 50.000 anni un suggestivo e prezioso ambiente, così come ci è stato lasciato dall’uomo di Neanderthal.
La grotta delle Capre e la grotta del Fossellone
La grotta delle capre è un’importante cavità caratterizzata da un magnifico solco fossile di battigia, testimonianza di un livello marino interglaciale più alto dell’attuale. Nel 1936 Blanc, intuita l’importanza del sito, vi condusse scavi sistematici.
A circa 200 metri o ovest della Grotta delle Capre si trova la Grotta del Fossellone: anche qui le prime ricerche furono condotte da A.C. Blanc nel periodo compreso tra il 1937 e il 1940.
Il Riparo Blanc
Questo sito, oggetto di scavi a cura dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana, ha restituito tracce di manufatti ricavati dai piccoli ciottoli costieri e una grande quantità di conchiglie e molluschi, verosimilmente rifiuti di pasti. I pochi elementi utili alla cronologia riporterebbero al mesolitico.
La Grotta Barbara
Questa cavità, di dimensioni ridottissime, si apre su un tratto di costa molto scosceso, poco distante dalla Cava di Alabastro sulla quale si affaccia il riparo Blanc. Il piano interno è in leggera pendenza, costituito da pietrame calcareo a spigoli smussati, su cui si trovano tracce di industria litica.
Al di sotto del pietrame si trova un terreno rosso bruno che ingloba fauna fossile molto varia. Sono stati individuati tra gli altri: cervo, stambecco, camoscio, capriolo, lupo e cinghiale. I resti di stambecco, di norma appartenuti a individui giovani, sono i più numerosi, e denotano forse un’attività di caccia specializzata.
Cosa vedere in zona:
È caratterizzato da una varietà di paesaggi, tra cui boschi, lagune, spiagge e scogliere. Ecco alcune delle cose che puoi vedere nel Parco Nazionale del Circeo:
- Monte Circeo: Questo monte, che dà il nome al parco, è un’imponente formazione rocciosa che si erge sopra la costa. È possibile fare escursioni lungo i sentieri che conducono alla cima del monte per godere di una vista panoramica spettacolare sulla costa e sul mare.
- Spiagge: Il parco è famoso per le sue belle spiagge. Tra le più popolari ci sono Sabaudia, San Felice Circeo e Torre Paola. Queste spiagge offrono sabbia dorata, acque cristalline e un ambiente naturale intatto.
- Lago di Sabaudia: Si tratta di un lago costiero che si trova all’interno del parco. È una riserva naturale che ospita una grande varietà di uccelli migratori. È possibile fare escursioni in barca sul lago o passeggiare lungo le sue rive per ammirare la flora e la fauna locali.
- Grotta Guattari: È una grotta preistorica situata nei pressi del Monte Circeo. È stata scoperta nel 1939 e contiene importanti reperti archeologici. La grotta può essere visitata tramite visite guidate per scoprire il suo fascino storico e scientifico.
- Torre Paola: Questa antica torre di avvistamento si trova sulla costa del parco. Risalente al XVI secolo, offre una vista panoramica sul mare e sul paesaggio circostante. È un luogo suggestivo per una passeggiata e per ammirare il tramonto.
- Selva di Circe: Si tratta di una fitta foresta di macchia mediterranea che copre gran parte del Monte Circeo. È un luogo ideale per fare escursioni a piedi o in bicicletta e per immergersi nella natura incontaminata del parco.
- Villaggio di San Felice Circeo: Situato ai piedi del Monte Circeo, il villaggio di San Felice Circeo è un affascinante centro storico con stradine acciottolate, case colorate e un’atmosfera autentica. È un luogo ideale per passeggiare, fare shopping e gustare la cucina locale.
Questi sono solo alcuni dei luoghi da vedere nel Parco Nazionale del Circeo. L’area offre molte altre attrazioni naturali, siti storici e opportunità per esplorare la bellezza della costa laziale.