Presentazione
Il parco
L’idea di creare un parco che proteggesse la più alta montagna austriaca, il Glossglockner (3798 m slm.) e gli Alti Tauri nacque agli inizi del secolo scorso. Il primo mattone dell’area protetta fu posto nel 1918 da Albert With, ricco industriale di Villach che acquistò la montagna e la regalò al Club alpino austriaco, perché la gestisse come parco naturale. Il secondo mattone fu una legge del 1935 con la quale fu istituita l’area come riserva naturale. Solo dopo 36 anni, però, il Tirolo, la Carinzia e il Salisburgo, le tre regioni interessate, si accordarono per la creazione di un Parco nazionale. Si dovettero attendere dieci anni perché l’idea si trasformasse in realtà, seppur parziale, con l’istituzione di un parco che riguardava la sola zona carinziana. Due anni più tardi si aggiunse la parte salisburghese e, finalmente, nel 1991 il Land tirolese approvò la presenza del Parco nel territorio di sua competenza, malgrado una potente lobby locale volesse che l’area fosse invece sfruttata a scopi idroelettrici. Il Parco comprende, oltre al Glossglockner, i massicci montuosi del Gross Venedigger (3674 m slm.), dello Shoder e dell’Ankogel. In tutto sono 34 cime oltre i 3000 m di altitudine e ben 246 ghiacciai, tra cui il maggiore delle Alpi Orientali, il Pasterze, di 1900 ettari. L’ambiente è tipicamente alpino, con profondi valli scavate da ghiacciai, nei quali scorrono ruscelli e torrenti che formano diverse cascate come quelle di Krimml, di quasi 400 m. Le montagne nascondono minerali (oro, argento, rame, stagno ecc.), ricercati sin dall’antichità. Le miniere d’oro degli Alti Tauri arrivarono a fornire in passato sino al 10% dell’intera produzione mondiale.
La visita
Le zone attigue al Parco sono disseminate di centri visita e informazione presso i quali è possibile raccogliere informazioni sulle attività e sulla sistemazione nelle diverse aree. Alcuni di questi espongono pannelli d’approfondimento sui diversi aspetti del Parco, sale proiezioni e conferenze.
Di seguito l’elenco dei paesi, divisi per aree, in cui sono presenti Centri visita e informazione del Parco:
- Carinzia: Grosskirkchheim, Heiligenblut, Mortschach, Malnitz, Malta.
- Salisburgo: Krimml, Neukirchen am Grossvenediger, Bramberg, Hollersbach, Mittersill, Uttendorf, Kaprun, Fusch, Rauris, Huttschlag, Muhr.
- Tirolo: Pragraten am Grossvenediger, Vigen, Matrei in Osttirol, Kals am Grossglockner, St Jakob, Iselsberg-Stronach.
‘Un paradiso per gli escursionisti’, questo in sintesi il commento più diffuso per sintetizzare cosa di meglio possa offrire al visitatore il Parco degli Alti Tauri. Sono decine i Sentieri natura, che spaziano su diverse tematiche (flora alpina, ambienti glaciali, miniere d’oro ecc.). Gli uffici del Parco mettono a disposizione diversi pieghevoli anche in italiano, con l’elenco dei Sentieri natura e quasi un centinaio di proposte d’itinerario. Numerosi comodi sentieri, perfettamente segnati, ben mantenuti e serviti da numerosi, accoglienti rifugi.
Sono da segnalare l’alta via del Venediger e quella del Lasorling.
Motivo di attrazione del Parco sono le imponenti cascate di Krimml, nell’alto Pinzgau, al settimo posto tra le grandi cascate della terra: il dislivello è di 381 m e la portata d’acqua circa 7 mc al secondo. Si raggiungono facilmente dal parcheggio, risalendo un sentiero ed è possibile ammirarle da vicino grazie ad alcune terrazze.
La natura
Circa 800 le specie vegetali, esclusivamente alpine. Molte le pioniere d’alta quota come le sassifraghe, l’androsace, l’erica dei camosci. Notevoli le fioriture di genziane, primule, arniche, rododendri e stelle alpine. Vaste le foreste d’abete rosso e bianco, pino cembro e mugo nonché i boschi misti di aceri, betulle, sorbo e ontano, lungo i torrenti.
Sarebbero 10 000, per alcuni biologi, le specie animali presenti nel Parco. Tra queste 2000 coleotteri, 1000 farfalle e un centinaio di uccelli nidificanti, tra i quali la pernice bianca, il gallo cedrone, il crociere e i gracchi alpini. Tra i rapaci l’aquila reale, lo sparviere, il gheppio e la poiana. Da segnalare l’arrivo stagionale di 50/80 grifoni, svernanti probabilmente nelle isole dalmate di Cherso e Veglia, che passano l’estate nel Parco. Nel 1986 è stato reintrodotto un altro avvoltoio – il gipeto – grazie a un progetto internazionale che vede coinvolti cinque Paesi dell’arco alpino fra cui l’Italia. Tra i mammiferi cervi, caprioli, camosci e stambecchi, reintrodotti nell’area protetta e che contano ora poco più di 300 esemplari
Da non perdere
Bad Gastein: chiesa di Nikolaus del XIV-XV secolo, Gasteiner Museum (minerali, dipinti, manufatti artigianali), terme.
Linz: castello di Schloss Bruck del XIII secolo, chiesa di Sant’Andrea edificio gotico con pitture murali del XIV secolo e tribuna dell’organo del 1616.
Strada del Grossglockner, costruita fra il 1930 e il 1935 offre spettacolari panorami nei suoi 50 km di lunghezza. Un tratto è a pagamento e l’altezza della strada varia tra 800 e 2500 m.
Tutti i centri abitati sono al di fuori dei confini del Parco.
Info
Parco nazionale Hohe Tauern Rauterpatz 1, A-9971 Matrei O.
Carinzia-Salisburgo-Tirolo. 25 000 ettari, altitudine da 1000 a 3798 m slm.
In auto: A 22 Brennero, uscendo a Bressanone per Brunico e la Val Pusteria sino a Lienz. Da Tolmezzo: SS 52 bis per il passo di monte Croce Carnico, verso nord per Oberdrauburg e Lienz. Da Lienz strada per Matrei e il tunnel Felbertauern (a pedaggio), oppure la strada panoramica (a pedaggio) del Glossglockner.
In treno: linea Verona-Brennero; a Fortezza cambio per San Candido e Lienz e da qui via autobus si raggiungono i comuni del Parco.
In autobus: D’estate funzionano, nelle principali vallate del Parco, alcuni autobus navetta.
Da maggio alla metà di novembre.
Aree attrezzate per campeggi a Matrei, Lienz, Heiligenblut, Fusch, Bruck, Kaprun e Bramberg. Rifugi presenti alla fine dei numerosi sentieri che attraversano il Parco. Alberghi, pensioni e camere nei comuni del Parco.
I centri in prossimità del Parco con la migliore offerta turistica sono Zell am See, Matrei, Pagraten, St Jacob.
Numerosi negozi di alimentari e ristoranti nei comuni del Parco.
Escursionismo a piedi, in bicicletta e in canoa, fotografia naturalistica.
Alcuni dei numerosi centri visita e informazione sono accessibili a persone disabili.