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Alla scoperta del Parco nazionale dell’Engadina

Il Parco occupa 17030 ettari e si trova a una altitudine da 1400 a 3173 m slm.  Gli amanti delle escursioni hanno a disposizione una rete di 80 chilometri di sentieri! Confina a sud con quello italiano dello Stelvio e comprende alcune valli del versante orografico destro dell’Inn. Le montagne, formate prevalentemente da dolomia, hanno le vette più alte nel Piz Pisoc (3174 m) e il Piz Quattervals (3154 m). Il clima è continentale, ed è caratterizzato da alte escursioni termiche stagionali.

L’ambiente

Il clima secco e asciutto favorisce soprattutto le conifere (poco le latifoglie), che formano boschi composti per il 75% da pino montano e pino mugo e per il 18% da larici e pini cembri, con pochi pini silvestri e abeti bianchi. Salendo di altitudine si incontra  la foresta di rododendri, salici nani, ginepri e nelle praterie stelle alpine, orchidee e sassifraghe dove sono presenti le pietraie. Complessivamente sono 650 le specie vegetali del Parco: tra queste tutte le essenze tipiche della flora alpina e alcune piante dell’Europa orientale, risalite nel Parco attraverso la valle dell’Inn.
Sono oltre 5000 le specie animali: di queste il 95% è rappresentato da invertebrati quali farfalle (1400 specie) e coleotteri (600).
Le specie di vertebrati presenti sono 150. Tra gli ungulati il cervo – che a causa della mancanza di predatori è diventato invasivo tanto da richiedere l’abbattimento selettivo di diversi capi – il camoscio, lo stambecco, reintrodotto negli anni Venti dal Parco del Gran Paradiso (circa 500 esemplari) e il capriolo (poche decine di capi). La marmotta è il mammifero più presente nell’area. La lince, grazie al buon andamento delle reintroduzioni effettuate in Svizzera, sta ricomparendo saltuariamente nella zona.
Le specie d’uccelli nidificanti sono 60: tra questi l’aquila reale e il gipeto (reintrodotto grazie a un progetto internazionale del 1986 e avvistabile sotto le pendici del Margunet), il gufo reale, il gallo forcello, la coturnice, la pernice bianca e i picchi neri e muraioli. 2 le specie di rettili (vipera e lucertola vivipara) e 2 d’anfibi (rana esculenta e tritone alpino).

La visita

La Casa del Parco è aperta tutti i giorni a Zernez dal metà maggio alla fine di ottobre. Orari 8.30-18. Offre  informazioni varie sul Parco, tra cui i percorsi e le escursioni organizzate, le condizioni dei sentieri, vende libri e souvenir; è possibile inoltre visitare una  mostra permanente sul Parco e la sua flora e fauna. Tra le pubblicazioni in vendita, la  mappa del Parco in cinque lingue (italiano compreso) e guida alle escursioni, in italiano.

La sola attività sportiva ammessa nel Parco è  l’escursionismo a piedi,  che può contare su una rete di circa 80 km di sentieri ben segnati dai quali è proibito uscire. Mountain bike e sci da fondo non sono consentiti. Il Parco ha attrezzato un sentiero naturalistico con 50 pannelli didattici: parte dall’Hotel Il Fuorn per Stabelchod, Margunet e Val dal Botsch. Il parco offre iWebpark, un  guida escursionistica digitale in tedesco, inglese e francese, ricchissima di informazioni.

Come arrivare

In auto: alla parte nord del Parco si accede percorrendo la superstrada Milano-Lecco-Colico; da qui a Chiavenna, poi attraverso il passo del Maloja e Saint Moritz si raggiunge Zernez, sede del Parco. La parte sud si raggiunge invece da Livigno, via Lecco-Colico-Sondrio-Bormio. Dal Trentino Alto Adige la strada più breve è percorrere la val Venosta fino a Glorenza da cui si raggiunge Zernez attraversando Mustair e valicando l’Ofenpass.
In treno: è un percorso lungo ma suggestivo, linea Milano-Sondrio-Tirano; da Tirano ferrovia del Bernina sino a Pontresina da cui si raggiunge Zernez.

Quando visitare il parco

Il periodo migliore è da metà giungo a metà ottobre (consigliabile evitare per affollamento luglio e agosto). Chiuso d’inverno.

Ospitalità

Le uniche strutture all’interno del Parco sono l’Hotel Il Fuorn lungo la strada dell’Ofenpass (20 minuti in auto da Zernez) e il rifugio Cluozza in val Cluozza, gestito dal Parco stesso e raggiungibile con 3 ore di cammino da Zernez.
Campeggi a Zernez, Susch, Scuol, Tschiery, Mustair, Cinuoschel e Punt. Altre sistemazioni a S-charl, Sciol, Zernez, Brail, S-chanf e Tschierv.Ristoranti presso le strutture logistiche all’interno del Parco; alimentari e ristoranti nei paesi limitrofi.

Da non perdere

Zernez: castello Planta del XVII-XVIII secolo che incorpora una torre medievale e una grande chiesa del seicento.
St. Moritz: Museo Segantini e Museo dell’Engadina.
Susch: chiesa gotica del 1515 con campanile romanico, torre medioevale del XII-XIII secolo.

Cosa fare con i bambini

Il Parco offre diverse facili escursioni da fare con i bambini, con un dislivello minimo. In particolare  il Sentiero per bambini Champlönch con una guida didattica solo in francese e tedesco,  il Sentiero naturalistico Il Fuorn, dotato in particolare con 45 postazioni che stimolano la curiosità dei piccoli e il sentiero dell’esperienza degli orsi, dove grandi e piccoli imparano a conoscere l’orso bruno da vicino grazi e nove stazioni interattive. Nel Centro per visitatori a Zernez si trovano esposizioni permanenti sul Parco Nazionale e mostre cicliche di sicuro interesse per i piccoli. Sono previste inoltre diverse attività con le scuole  

Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

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