Presentazione
La Val di Mello è una valle laterale della Valmasino. Inizia dal paese di San Martino e termina contro il gruppo del monte Disgrazia. Il versante sinistro orografico della Val di Mello, che è grossolanamente orientata da ovest a est, risulta quindi esposto a nord e ombroso ed è caratterizzato da valloni brevi e molto ripidi, molto selvaggi e poco frequentati da escursionisti ed arrampicatori. Il versante opposto, in pieno sole, presenta stupende pareti rocciose, spettacolari circhi morenici e pianori alternati a salti percorsi da cascate.
Una valle con ripide pareti strapiombanti per centinaia di metri, ricca di acqua e di boschi secolari, alte cascate che precipitano dai ghiacciai delle alte quote. Forse questo non basta per descrivere la Val di Mello, è solo l’inizio: il resto si può scoprire percorrendo questo trekking veramente interessante dal punto di vista dei vasti paesaggi, delle impegnative salite e delle selvagge vette. L’itinerario è sempre ben attrezzato nei passaggi difficili e, nell’arco dei quattro giorni, permette di avere una panoramica completa di queste vette primordiali.
Consigli in Zona
C’è un posto nel cuore della Lombardia conosciuto in tutto il mondo: si chiama Sasso Remenno, la palestra d’arrampicata naturale più grande d’Europa. Si sviluppa su di un enorme e compatto blocco di ghiandone caduto dalla montagna sovrastante secoli or sono. Lo si incontra sulla sinistra lungo la strada che risale la Valmasino, poco dopo il paese di Filorera (841 metri) salendo verso San Martino, poco dopo Morbegno.
Il sasso Remenno è lo scenario del Melloblocco, il raduno dei sassisti a maggio. Le sue pareti variano da 25 a 45 metri di altezza; la sua composizione è di scarsa consistenza per fini edili ma ottima per gli scalatori, tale da renderlo una delle palestre più importanti d’Europa. La sua sommità, costituita da un pianoro ricoperto di erba e betulle, è raggiungibile attraverso diverse “vie” di scalata, scoperte, a partire dagli anni ‘20, nel corso di diversi anni.
Oggi, sul sasso Remenno e sui suoi satelliti si possono contare ben 200 itinerari di scalata con gradi di difficoltà differenti. Dal 5° grado fino al 7°, ce n’è per tutti. Le vie sono tutte attrezzate a spit o a fittoni resinati. Portare una corda da 60 metri e una decina di rinvii, basteranno per divertirvi in sicurezza.