Presentazione
Le acque dei Bagni di Bormio sono classificate come ipertermali, solfato, alcalino, terrose, con tracce di radioattività (radon). Esse sgorgano da nove diverse sorgenti situate ad altitudini diverse, tra i 1280 e i 1421 metri s.l.m., sulle pendici di dolomia del monte Reit. Le acque minerali, tra le poche naturalmente calde a sud delle Alpi, sgorgano ad una temperatura tra i 37 e i 43 °C, che varia in funzione delle stagioni. D’estate e nei periodi più piovosi le infiltrazioni di acqua piovana rendono le sorgenti più fredde, mentre d’inverno il gelo fa sì che non vi siano alterazioni di temperatura. I nomi attribiuti alle varie sorgenti non compaiono nei più antichi atti d’archivio dove vengono invece citati solo i “Bagni di Castello” o i “Bagni di San Martino”, o ancora le “aquae Hospitium Balneorum”. Questi nomi fanno la loro comparsa nell’Ottocento in seguito all’edificazione del nuovo Grand Hotel
La storia
Bormio situata a 1225 metri sul livello del mare già in antichità era conosciuta per le proprietà delle sue fonti millenarie. La forza di Bormio è il suo paesaggio: i grandi ghiacciai, il Parco nazionale dello Stelvio, le malghe e i rifugi in quota. Ma anche la sua storia, che si perde nel tempo, così legata alle sue acque termali e alla quale accennava già Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia e poi dettagliatamente raccontata anche da Leonardo da Vinci. Ed è in questo unico scenario naturale e storico che è possibile vivere l’emozione di praticare tutti gli sport, invernali ed estivi, che l’alta montagna possa offrire.
Nel Medioevo la città deve la sua importanza principalmente agli scambi commerciali che avvenivano tra il sud e il nord delle Alpi che ne determinarono anche la sua ricchezza. Le sue fonti di acqua curativa, invece erano già ben note ai tempi dei romani che ne apprezzavano in maniera particolare l’effetto miorilassante che si otteneva a seguito di una prolungata immersione.
Anche la toponomastica della città sarebbe un chiaro riferimento alla presenza di acque calde: infatti Bormio deriverebbe dalla parola tedesca “worm” che significa appunto “caldo”.
Le acque
Lungo il loro lungo percorso sotterraneo che parte dia una profondità di di 1000/1100 mt, le acque si arricchiscono di minerali e assorbono calore (fino a 40°) per effetto del gradiente geotermico. Oggi le acque termali definite “solfato-alcaline-terrose-minerali” vengono utilizzate anche nei trattamenti medici soprattutto per migliorare le infiammazioni dell’apparato respiratorio tramite inalazioni, nelle malattie di tipo reumatico, per migliorare infezioni o alterazioni cutanee, nelle affezioni della sfera genitale, come coadiuvanti nei disturbi dell’apparato digerente o valido supporto nella fase di riabilitazione post traumatica.
Destinazioni Termali
Le acque dal cuore della montagna vengono incanalate e sgorgano in nove fonti che oggi alimentano tre destinazioni termali: Bagni Vecchi, Bagni Nuovi e Bormio Terme. Le prime due appartengo al più grande gruppo termele e wellness italiano QCTerme e offrono differenti soluzioni per un’accoglienza alberghiera di classe adatta ad una clientela amante dei percorsi benessere e alla ricerca di una vacanza rilassante di qualità pensata soprattutto per coppie e per chi ricerca una pausa lontano dal clamore cittadino. Bormio Terme è invece la soluzione dedicata alle famiglie, con tanti divertimenti nelle piscine dedicate ai bambini, agli sportivi o per chi necessita di cure e trattamenti termali.
Photo Credits Terme di Bobbio