Presentazione
Serra Dolcedorme, con i suoi 2.267 metri, costituisce la cima più elevata del massiccio del Pollino oltre che dell’arco appenninico meridionale.
Il confine tra Basilicata e Calabria, seguendo la cresta della sella Dolcedorme (1.970 m) – che divide l’omonima serra dalla vetta del Pollino – prosegue sull’anticima del versante nord-occidentale (2.247 m), per poi discendere sulla cresta nord della montagna. La vetta vera e propria è spostata subito più a sud, in territorio calabrese. Molto ripido il versante meridionale, che si getta nella piana di Sibari, caratterizzato da una grandiosa parete, la più imponente dell’Italia meridionale. Il versante lucano, segnato dall’ampia curva arcuata che dai 2.247 metri dell’anticima nord-occidentale digrada bruscamente verso i 1.872 metri del passo delle Ciavole, racchiude la conca della fossa del Lupo, uno dei circhi glaciali più imponenti del massiccio, alla cui base si stende il vasto e luminoso altopiano denominato piano di Pollino. Quest’ultimo, con la più alta piana del Pollino e col più basso piano di Toscano, va a costituire i più noti piani di Pollino.