Presentazione
Il parco
Il Parco, istituito nel 1991, è il più esteso del paese. La prima proposta di creazione dell’area protetta risale al 1911, ripresa poi nell’immediato dopoguerra dal prof. Komarek. È definita nel 1960 Area di protezione del paesaggio, preludio al Parco nazionale vero e proprio. Insieme a quello confinante tedesco di Bayerisher Wald, Sumava costituisce il complesso forestale più esteso del continente. Viene soprannominato ‘il tetto verde d’Europa’, in quanto rappresenta un’oasi ricca di risorse naturalistiche in una zona densamente popolata. Nel Parco è compresa una parte del massiccio di Sumava che corre lungo il confine Ceco con la Germania per 140 km. Formata da due catene separate, l’area è una delle regioni montuose più antiche d’Europa: ospita ampie vallate e 5 laghi di origine glaciale. Malgrado l’intensa attività industriale nelle aree circostanti, il Parco, grazie alla ‘guerra fredda’, si è mantenuto integro dal punto di vista ambientale. La popolazione venne infatti obbligata a lasciare la zona nel dopoguerra, per creare una sorta di cuscinetto tra l’Est e l’Ovest europeo. Comunque, storicamente, la presenza dell’uomo nell’area è stata sempre piuttosto scarsa, fino al XVIII secolo, quando nella zona arrivarono molte persone attirate dalle industrie del legname e del vetro.
La visita
A Vimperk, presso la sede del Parco è possibile acquisire informazioni sull’area e sulle attività. Altri centri presso cui è possibile raccogliere informazioni, acquistare cartine e libri, assistere a filmati, proiezioni di diapositive e a visitare mostre si trovano a Kvilda, di fronte alla chiesa di St. Stefano (il principale centro visita all’interno del Parco), a Svinna Lada, Rokyta, Kasperske Hory (il principale centro vista al di fuori dei confini del Parco), Susice, Idina Pila, Stozec, Ceske Zleby. A parte i centri di Idina Pila e Ceské Zleby, aperti solamente in estate, gli altri centri sono aperti tutto l’anno. Circa 1500 km di sentieri segnati forniscono agli escursionisti e agli amanti della natura moltissimi spunti di visita. Non ci sono percorsi lunghi ma collegando i vari tratti di sentieri esistenti, è possibile percorrere tutto il Parco. La cima più alta è il monte Plechy che si trova vicino a Trjmezi, dove convergono il confine ceco, quello austriaco e quello tedesco. Il Parco ha tracciato 8 sentieri didattici che consentono di conoscere aree di particolare interesse naturalistico e storico: la foresta primaria, alcune formazioni rocciose singolari, la flora delle torbiere e lo Schwarzenberg Canal del XV secolo, con cui veniva trasportato il legname a Praga e a Vienna. Il fiume Vltava nasce nel massiccio di Sumava. Il suo alto corso è ben popolato di trote e richiama folle di pescatori. Lungo il corso del fiume è stata creata una diga per scopi idroelettrici che ha formato il lago Lipno. Qui è possibile navigare con barche a vela e praticare windsurf mentre, sotto la diga, il fiume scorre veloce: un appuntamento da non mancare per gli appassionati di kaiak.
La natura
Le foreste ricoprono circa il 60% del Parco. Quelle originarie erano formate da faggio, abete rosso e bianco, ma negli ultimi anni sono state tagliate e ricomposte con monoculture di abete rosso. Vi sono comunque aree a protezione integrale che tutelano i lembi originari della foresta. Le torbiere rappresentano un caratteristico ambiente del Parco, dove crescono betulle nane e pini mughi. Nei pascoli creati dal taglio dei boschi a opera dell’uomo, vivono alcune specie in pericolo quali il giaggiolo siberiano e la genziana rossigna. Il principale predatore del Parco è la lince, estinta nell’Ottocento, ma reintrodotta negli anni Ottanta del XX secolo. Tra gli altri mammiferi il cervo, che però sta creando alcuni problemi alla vegetazione, il tasso, la lontra, la volpe e il gatto selvatico. Tra i rapaci da segnalare l’aquila anatraia minore, l’albanella reale, il falco pecchiaiolo, l’astore, il gufo reale e lo sparviero. Altri volatili importanti sono la cicogna bianca e quella nera, il fagiano di monte, il gallo cedrone il francolino di monte e il re di quaglie.
Da non perdere
- Cesky Krumlov: piccola cittadina medievale, considerata una delle più belle del paese, con case barocche e rinascimentali, castello del XIII secolo; Sv Vit, chiesa di San Vito del XV secolo.
- Ceske Budejovice: Namest Jana Zizky, piazza Quadrata una delle più grandi della Boemia; Chram sv. Mikusale cattedrale di San Nicola del 1265 rifatta in stile barocco nel 1641-49.
- Hluboka nad Vltavou: castello del XIII secolo, ricostruito in epoca rinascimentale e successivamente barocca.
- Hososky Tyn: castello del XIII secolo.
- Susice: chiesa di San Venceslao del XIV secolo, Decanato tardogotico del XV secolo, sede ora del Museo della Sumava.
- Frymburk: parrocchiale gotica del XIII secolo, barocchizzata. Prachatice: case rinascimentali ornate di graffiti, resti di mura medioevali, antico municipio del 1570, chiesa decanale del XIV-XV secolo.
- Vimperk: resti di mura medioevali, parrocchiale gotica del XIV secolo, castello del XIII secolo sede del Museo di storia locale.
Info
Dalla Germania la strada principale è la E53 da Deggendorf che passa prima per il confinante Parco nazionale Bayerisher Wald. Dalla Repubblica Ceca la principale porta di accesso è Ceské Budejovice. In treno: la tratta tra Volare e Strakonice è coperta da 8 corse di treni al giorno che fermano a Lenora, Zastaska Zaton e Horni Vltavicec.
In autobus: la stessa tratta viene coperta anche da linee di autobus. Tutto l’anno, ma i mesi migliori, considerando il clima e l’affollamento, sono maggio, giugno e settembre.
Campeggi a Horni Plana, Cerna v. Posumavi, alberghi a Volare, Lenora, Horni Vltavicec, Kubova hut, Rejstejn, Cenkova Pila. Ristoranti e negozi alimentari nei centri citati precedentemente alla voce ‘dove dormire’. Escursionismo a piedi e in bicicletta. Non esistono aree attrezzate per accogliere disabili.