Presentazione
Il parco
Il primo nucleo del Parco fu istituito nel 1924, quando l’Associazione musei della Slovenia e la Società alpinistica affittarono per vent’anni 1400 ettari della valle dei Sette Laghi. In piena seconda guerra mondiale, scaduto il contratto, nessuno pensò di rinnovarlo. Nel 1961 l’area fu tutelata da un Parco Nazionale che solo nel 1981 raggiunse l’attuale dimensione. L’area del Parco tutela il massiccio del Triglav, che con i suoi 2864 m è la montagna più alta delle Alpi Giulie e diverse valli per lo più orientate in direzione nord est e sud ovest. I fenomeni carsici sono estremamente diffusi, favoriti dalla natura calcarea delle rocce, facilmente aggredibili dall’erosione dell’acqua. I paesaggi dell’area protetta risentono quindi di questi fenomeni assumendo in quota aspetti lunari e ospitando nelle valli laghi (i più belli dei quali sono nella valle dei Sette Laghi), cascate, torrenti e scenografiche forre come quella di Vingtar, nei pressi di Bled o di Mlinarica in val Trenta. La creazione dell’area protetta non è stata tuttavia sufficiente ad arginare, in un recente passato, diversi impatti ambientali negativi quali la regimazione del torrente in val Trenta o l’inquinamento del fiume Koritnica con metalli pesanti.
La visita
Sono due i centri visita del Parco: a Bled, presso la sede del Parco, si possono avere informazioni sull’area e visitare la mostra sull’ambiente, la flora e la fauna dell’area protetta.
A Trenta invece, che a differenza di Bled, si trova all’interno del Parco, c’è l’ufficio informazioni e un museo sulla fauna e la flora dell’area e le guide alpine della zona.
Diverse le escursioni possibili nel Parco, grazie alla buona rete di sentieri che ospita diversi rifugi. Dal momento che sono possibili repentini cambiamenti delle condizioni meteorologiche, è consigliabile informarsi sulla situazione del tempo prima dell’escursione e vestirsi adeguatamente con scarponi e giacche a vento. Le cartine dei sentieri sono reperibili facilmente nei paesi dell’area. Anche la zona del lago di Bohinj offre facili e poco impegnative passeggiate. Tra le mete predilette dai visitatori, oltre alla salita al Triglav, una facile escursione alle cascate Savica, di 60 m di altezza, da cui si può proseguire per arrivare ai laghi di Triglav.
Nel lago di Bohinj è possibile nuotare, andare in canoa (facilmente reperibile in loco) e pescare (bisogna però dotarsi della locale licenza, abbastanza cara).
Agenzie locali organizzano discese in rafting o in canoa sul fiume Sava Bohinjka o, nelle gole della Mostnica, discese in parapendio.
La natura
La vicinanza del mare garantisce situazioni climatiche particolari e la crescita di specie termofile accanto a quelle alpine. Più della metà del territorio del Parco è coperta da boschi: faggi nelle quote più basse, pino nero e larice nelle zone meno umide, nei versanti più caldi carpinelli, ornielli e sorbi montani. Nelle quote più alte boscaglie di pini mughi con qualche larice. Tra le specie alpine la stella alpina, il giglio rosso e la scarpetta di Venere, mentre tra gli endemismi sono da annoverare la rosa e la genziana del Triglav, l’iris di Bohinj e il bianco papavero delle Alpi Giulie.
Orsi e linci sono gli ospiti più illustri del Triglav, anche se vederli è praticamente impossibile. Tra gli ungulati stambecchi, reintrodotti dal 1964, camosci e caprioli (circa un migliaio di esemplari), qualche decina di cervi. Purtroppo nel Parco sono stati reintrodotti a scopi venatori i mufloni, mai vissuti nell’area, che possono causare problemi di competizione alimentare con gli erbivori presenti. Marmotte, ermellini, ghiri, tassi e donnole sono gli altri mammiferi più diffusi. Tra gli uccelli nidificanti l’aquila reale, la pernice bianca, il fagiano di monte, la coturnice e il picchio tridattilo. Tipici di queste zone alpine la vipera del corno e la lucertola di Horvath; diversi i coleotteri e le farfalle come l’apollon.
Da non perdere
- Bled: castello dell’XI secolo con museo sulla storia del lago e ricca collezione di armature e cappella del XVI secolo, mostra naturalistica presso gli uffici del Parco nazionale.
- Kranjska Gora: casa Liznjek, abitazione del XVIII secolo che ospita una collezione d’oggetti e arredamenti tipici di quest’area; chiesa dell’Assunzione del XVI secolo.
- Ribcev Laz: chiesa di San Giovanni Battista del 1440 circa con affreschi del XV e XVI secolo; chiesa di Santo Spirito del XVIII secolo.
- Stara Fucina: il Museo della cultura alpina ospita un’interessante collezione sulla produzione di latticini nella zona.
- Bohinjska Districa: il Museo Tomaz Godec presenta la storia della lavorazione del ferro e della concia del cuoio nella valle, raccontando la storia del partigiano Godec, proprietario della conceria in cui è ospitato questo singolare museo.
- Lungo la strada da Kranjska Gora a Bovec, aperta da maggio a ottobre, si possono vedere: la Cappella Russa, costruita sul luogo dove 400 prigionieri di guerra russi furono sepolti da una valanga e il monumento a Julius Kugy, scalatore locale.
- Trenta: l’Alpinum Juliana, giardino botanico costruito nel 1926, raccoglie tutte le specie delle Alpi della Slovenia; Museo di Trenta sull’alpinismo in Slovenia e la flora e fauna locale.
- Soca: chiesa di San Giuseppe del XVIII secolo.
Info
Parco nazionale del Triglav – Slovenia
84 805 ettari, altitudine da 660 a 2864 m slm.
Triglavski Narodni Park Kidriceva cesta 2 – Bled.
In auto: versante nord del Parco: A 23 Udine-Tarvisio uscita Tarvisio per Kranjska Gora e Bled; per il versante sud: A 4 Venezia-Trieste per Gorizia e poi risalire l’Isonzo sino a Tolmino e Caporetto.
In treno: sino a Gorizia, passato il confine a Nova Gorica una linea ferroviaria giunge a Bled, costeggiando il lato sud-est del Parco.
Tutto l’anno, preferibilmente dalla primavera all’autunno.
A Bled ostello, campeggio e diversi alberghi. Campeggi anche a Trenta, Kranjska Gora, Ribcev Laz e lungo il lago di Bohinj. Nell’area ci sono diverse possibilità di sistemazione dalle pensioni e/o alberghi agli agriturismi fino alle case private. I centri con le maggiori possibilità sono Ribcev Laz, Kranjska Gora e Bled (il più distante).
Diversi i ristoranti e alimentari nella zona del lago Bohinj e nelle immediate vicinanze: l’area è molto turistica.
Escursionismo a piedi e in bicicletta, alpinismo, fotografia naturalistica.
Non esistono aree o strutture attrezzate del Parco per accogliere visitatori disabili.
Foto di Melanie Erhard da Pixabay