Presentazione
Identikit della tartaruga gigante di Aldabra
La tartaruga gigante di Aldabra è la seconda più grande tartaruga terrestre dopo quella delle Galapagos. Le grandi dimensioni sono dovute essenzialmente alla mancanza di predatori nelle isole in cui vivono e al loro isolamento durato migliaia di anni.
Quanto è grande?
Il maschio della tartaruga può essere lungo sino a 120 centimetri e pesare circa 250 kg. La femmina invece, può arrivare a poco più di 90 centimetri di lunghezza per un peso di circa 160 chili.
Dove vive?
Come potrai intuire dal nome, la tartaruga di Aldabra vive proprio nell’isola di Aldabra, arcipelago delle Seychelles, a nord est del Madagascar, nell’Oceano Indiano. Aldabra è il secondo più grande atollo corallino al mondo dopo quello dell’isola Christmas: è lungo 34 chilometri, largo 14,5, alto 8 metri sul livello del mare e copre una superficie di 155,4 km². Per la sua importanza è stato inserito dall’UNESCO tra i Patrimoni dell’umanità.
Cosa mangia?
La tartaruga di Aldabra è principalmente erbivora e si nutre di erbe e piante legnose. Talora può nutrirsi anche di carne. In cattività, questa tartaruga giganti è alimentata con frutta (mele, banane, ad esempio) oltre a pellet di natura vegetale. Beve pochissima acqua, per altro scarsamente disponibile nell’atollo di Aldabra, ricavandola dal cibo di cui si nutre.
Quando e come si riproduce?
Tra febbraio e maggio, le femmine preparano un nido non molto profondo in una zona secca dell’isola, dove depongono da 9 a 25 uova. Generalmente meno della metà delle uova risultano fertili. Una stessa femmina può deporre più di una volta nel corso dell’anno. Dopo circa otto mesi di incubazione, le uova si schiudono e tra ottobre e dicembre è possibile ammirare i piccoli, scorrazzare già indipendenti.
Quanto vive?
Si ritiene che la tartaruga di Aldabra sia tra gli animali più longevi del pianeta e che alcuni esemplari abbiamo raggiunto e superato i 200 anni di età. Famoso è l’esemplare Adwaita, una tartaruga nata nel 1750, portata nello zoo di Calcutta nel 1875, dove mori nel 2006.
Quante sono?
Si stima che la popolazione di tartarughe è di circa 33.000 a 100.000 animali. Sono protette dalla CITES, la normativa internazionale che regola il commercio di piante e animali selvatici (appendice II). Inoltre, si ritiene che le tartarughe di Aldabra siano le uniche sopravvissute di un più ampio gruppo formato da 18 diverse specie di tartarughe che una volta vivevano nelle isole e nelle terre dell’ Oceano Indiano, estinte a causa della caccia, della predazione delle uva e dall’introduzione di specie aliene, come gatti e maiali.
Giornata mondiale delle tartarughe, 23 Maggio
Martedì, 23 maggio 2023, il mondo intero si unisce per celebrare la Giornata Mondiale delle Tartarughe (World Turtle Day). Questo giorno speciale è dedicato a queste affascinanti e simpatiche creature che abitano il nostro pianeta da milioni di anni. La giornata offre un’opportunità di riflessione sulla necessità di preservare e proteggere le tartarughe e il loro prezioso ecosistema.
In questa giornata di celebrazione infatti riflettiamo sulle sfide che le tartarughe affrontano a causa delle attività umane e su come possiamo contribuire alla loro conservazione. Cercheremo di comprendere l’importanza delle tartarughe, le minacce che mettono a rischio la loro esistenza e le azioni che possiamo intraprendere per proteggerle.
Le tartarughe sono infatti creature incantevoli che si sono adattate a una vasta gamma di habitat, dalle foreste pluviali alle pianure aride, dagli oceani ai fiumi. Esistono oltre 300 specie di tartarughe, ognuna con le sue caratteristiche uniche. Dalle tartarughe terrestri che trascorrono la maggior parte della loro vita sulla terraferma alle tartarughe d’acqua dolce e marina, ognuna di esse ha un ruolo importante nell’ecosistema in cui vive.
Le tartarughe sono in pericolo a causa di diverse minacce derivanti dalle attività umane. La distruzione dell’habitat, la deforestazione, l’inquinamento, il commercio illegale di tartarughe e delle loro uova, la caccia e la pesca eccessiva sono solo alcune delle sfide che queste creature affrontano quotidianamente. Questi fattori hanno portato molte specie di tartarughe sull’orlo dell’estinzione. Come possiamo contribuire alla conservazione delle tartarughe? La Giornata Mondiale delle Tartarughe ci offre un’opportunità per contribuire alla conservazione di queste meravigliose creature. Ecco alcune azioni che possiamo intraprendere.
- Ridurre l’uso di plastica: la plastica è una delle principali minacce per le tartarughe marine. Ridurre l’uso di plastica monouso, riciclare e scegliere alternative sostenibili può contribuire a ridurre l’inquinamento marino.
- Sostenere le organizzazioni di conservazione: xi sono numerose organizzazioni che lavorano per proteggere le tartarughe marine e il loro habitat. Considera di donare o di partecipare come volontario per sostenere i loro sforzi.
- Informarsi e diffondere consapevolezza: condividere informazioni sui social media, partecipare a eventi e promuovere la consapevolezza sulle minacce che le tartarughe marine affrontano può incoraggiare altre persone a prendere precauzioni per proteggerle.
- Supportare prodotti sostenibili: scegliere prodotti che siano stati realizzati in modo sostenibile e che non contribuiscano all’industria della caccia alle tartarughe marine o al commercio illegale.
La Giornata Mondiale delle Tartarughe ci ricorda quindi l’importanza di preservare e proteggere queste affascinanti creature. Partecipa anche tu, anche con un’azione importante, e condividi questo giorno con noi. Se questo articolo ti è piaciuto, iscriviti alla nostra newsletter, ti aggiorneremo sulle prossime giornate mondiale che potremo festeggiare insieme!