Presentazione
Il parco
Il Parco è stato istituito nel 1979, inglobando la riserva nazionale di caccia del Mercantour (del 1947) ad altre riserve di caccia, al fine di porre un freno alla continua pressione sull’ambiente da parte dell’uomo. L’orientamento delle valli da nord a sud consente la penetrazione di venti caldi del Mediterraneo, i quali contribuiscono alla formazione di una regione climatica particolare che si riflette nella straordinaria varietà della vegetazione.
Il Parco è una splendida testimonianza della collaborazione transfrontaliera tra due aree protette limitrofe. Il Mercantour, infatti, collabora da anni con il confinante Parco dell’Argentera, ora Parco delle Alpi Marittime. Assieme tutelano un’area di circa 100 000 ettari. Una collaborazione decisamente proficua che ha avuto dei riscontri molto positivi nel campo della conservazione, per esempio l’introduzione del gipeto in Italia e dello stambecco in Francia e, non ultima, la ricomparsa del lupo sulle Alpi, proprio in queste zone. Il Consiglio d’Europa ha quindi deciso nel 1993 i assegnare a queste due aree protette il Diploma europeo per l’ambiente.
Tuttavia il Parco non è famoso solo per la tutela della natura. È infatti considerato il più vasto museo europeo all’aria aperta di graffiti preistorici. L’area fu abitata dall’uomo nell’età del bronzo, e ne è rimasta testimonianza in più di 30 000 incisioni rupestri all’aria aperta, risalenti al 1800-1500 a.C., raggruppate in un’area di 12 kmq attorno al Mont Bego. La Vallée des Merveilles e il circo morenico di Fontanable sono stati designati ‘monumenti storici’.
L’area centrale del Parco, che copre un’area di 68 500 ettari, non ha popolazioni residenti, a parte qualche baita abitata nel periodo estivo. La zona di protezione esterna ospita invece 28 paesi di cui 22 nelle Alpi Marittime e 6 nelle Alpi dell’Alta Provenza. Il Parco è visitato ogni anno da più di 800 000 persone.
La visita
Nel Parco vi sono diversi centri visita (Maison du Parc) e punti d’informazione, molti dei quali offrono mostre permanenti o temporanee, giochi elettronici per scoprire i parchi nazionali francesi e un’ampia serie di pubblicazioni sul Parco: aspetti botanici, faunistici ed escursioni.
Per le altre attività realizzabili nel Parco (escursionismo a cavallo, canoa e rafting, volo libero, tiro con l’arco, sci alpino), chiedere ai centri visita. Il Parco organizza diversi momenti d’incontro e animazione coinvolgendo i visitatori, per avvicinarli maggiormente all’ambiente circostante (chiedere alle Case del Parco e ai punti informativi).
La natura
Quasi la metà delle specie botaniche francesi vivono nel Parco del Mercantour (circa 2000 su complessive 4200, di cui 40 endemiche), favorite dalle particolari condizioni climatiche. In pochi chilometri si passa dalla macchia mediterranea e dagli oliveti alla tundra alpina. Alle basse quote cresce la macchia mediterranea, mentre dai 700 ai 1500 m slm. sui versanti in ombra è il regno del faggio, dell’abete bianco e rosso, mentre su quelli più soleggiati è presente il pino silvestre. Più in alto, sino ai 2500 m slm., predominano larici, pini mughi e cembri, mentre a quote più alte vive il rododendro, la sassifraga, il genepì e altri fiori.
Nel Parco vivono circa 500 stambecchi, quasi 7000 camosci e diversi mufloni che nel periodo estivo migrano verso l’Italia, mentre gli stambecchi vi svernano per poi passare, con la bella stagione, in Francia. Le aree boschive sono abitate anche da caprioli e cinghiali. Il lupo è ritornato nel Parco dopo un’assenza di 50 anni, proveniente dall’Italia. Nell’area protetta trovano rifugio moltissime marmotte, lepri, ermellini, martore e donnole. Tra gli uccelli l’aquila reale, lo sparviero, il falco pellegrino, gufi reali, civette, galli forcelli, pernici bianche, coturnici e il gipeto, reintrodotto nel 1993.
Da non perdere
Nizza, Principato di Monaco, Parco regionale del Verdon.
Barcelonnette: il Musée de la Vallée illustra la storia della valle de l’Ubaye.
Saint Martin-Vesubie: Musée des Traditions Vésubiennes su arte, folclore e tradizioni della valle de la Vésubie.
Vallée des Merveilles: protegge una delle migliori collezioni di graffiti dell’età del bronzo (diffuse su una superficie di 30 kmq) rappresentanti figure umane, tori e altri animali. L’accesso alla valle è a numero chiuso ed è consentito camminare solo lungo i sentieri. È raccomandabile recarsi con una guida, a conoscenza della posizione dei graffiti (altrimenti difficilmente osservabili). Le guide di Saint Martin-Vésubie organizzano delle escursioni settimanali.
Tende: il Musée des Merveilles racconta la storia della valle de la Roya ed espone numerosi reperti archeologici.
Info
Sud-est della Francia, al confine con l’Italia
68 500 ettari d’area centrale, più 200 000 ettari di zona pre parco.
Parc national du Mercantour, 23 rue d’Italie, B.P. 1316 F-06006 Nice Cedex 1
In auto: la parte meridionale del Parco è raggiungibile con l’A10 Genova-Ventimiglia, risalendo la Val Roya con la statale 20 del Colle di Tenda. Da Torino e Cuneo sempre con la SS 20. Il vallone di Lauzanier (parte nord del Parco) si raggiunge tramite il Colle della Maddalena (da Cuneo SS 21) che lambisce i confini del Parco.
In treno: è raggiungibile unicamente la parte meridionale del Parco (Cuneo-Ventimiglia), presso San Dalmazzo di Tenda, dove si trova un Centro Informazioni del Parco.
Tutto l’anno, i mesi più affollati sono febbraio-marzo e luglio-agosto.
Nel Parco esistono 14 rifugi, gestiti principalmente dal Club alpino francese. Possibilità d’alloggio in tutto il Parco: i principali centri sono Barcelonnette (Val de l’Ubaye), Colmars e Beauvezer (Val du Haut Verdon), Saint Martin e Saint Dal Mas (Val de la Vésubie), Saint Dalmas-de-Tende e Breil-sur-Roya (Val de la Roya).
Vedi centri citati precedentemente per l’alloggio, dove si possono trovare alimentari e ristoranti.
Escursionismo a piedi e sci alpinismo nella parte interna; nella fascia di protezione esterna escursionismo a piedi e a cavallo, canoa, volo libero, tiro con l’arco, sci alpino.
Non esistono strutture del Parco adatte ad accogliere visitatori disabili.
Foto di Fairy-Tale-Utopia da Pixabay