Presentazione
Innanzitutto perchè è un mare unico, ricco di specie endemiche, che si possono quindi trovare solo qui, un mare dove è possibile godere, contemporaneamente, delle bellezze naturalistiche e di quelle storiche culturali e artistiche.
Un mare da cui è possibile uscire dall’acqua dopo un bagno e andarsi a ammirare un antico teatro greco o romano o visitare antichi borghi e cittadine ricche incredibilmente dal punto di vista architettonico!
Ad esempio, dopo una esplorazione dei fondali di Miramare, la prima Riserva marina d’Italia, ci attende la visita del bellissimo castello asburgico che si specchia nelle sue acque. Il Mare Nostrum è quindi uno dei pochi posti al mondo dove è possibile fare, contemporaneamente, turismo naturalistico e culturale, in un ambiente decisamente unico e stimolante, ricco di storia e di incredibili paesaggi e da un natura selvaggia in diversi posti.
Tantissime e singolari le specie in cui si può imbattere; la maggior parte delle
persone, ad esempio, non sa che nel Mediterraneo vivono le orche, avvistabili nel mare di Alboràn, tra Gibilterra e l’Atlantico o chela più alta concentrazione di delfini tursiopi del Mare Nostrum si trova attorno nell’arcipelago di Lussino, in Croazia. O che nel Mediterraneo è possibile vedere uno dei più grandi animali del Pianeta, la balenottera comune, in particolare nel santuario Pelagos, un’area del Tirreno tra la Corsica, la costa toscana, e Montecarlo. Il Mediterraneo ospita poi uno degli animali più rari del Pianeta, la foca monaca e addirittura il temibile squalo bianco, che si ritiene possa riprodursi nel Canale di Sicilia.
In Mediterraneo non ci sono formazioni coralline simili a quelle tropicali, però qualcosa di analogo c’è. Al largo di Santa Maria di Leuca e, più a nord, nell’Adriatico meridionale, ci sono le condizioni per la crescita di formazioni di coralli bianchi, i nostri “reef”. E non dimentichiamoci il corallo rosso, che vive fino a 200 metri di profondità, pescato e commercializzato da millenni per la creazione di gioielli e di opere d’arte.
Le Aree Marine Protette sono degli ambienti molto particolari, diverse le une dalle altre e presenti in ogni nazione che si affaccia sul Mediterraneo. Altri ambiti molto particolari sono le aree marine protette costiere che tutelano, ad esempio, zone lagunari ricche, in alcuni casi, di enormi quantità di fenicotteri come gli stagni sardi o di anatidi, come la laguna di Grado.
Insomma, un ambiente straordinario, ricco di vista, di storia e di cultura, da visitare nel corso delle vacanze e da tutelare durante tutto l’anno!
IL MEDITERRANEO IN 5 PILLOLE
• In una superficie pari a solo l’1% di quella di tutti gli oceani, il Mediterraneo ospita circa17.000 specie animali e vegetali, di cui 1.300 specie di alghe, 6.500 specie di invertebrati e8.500 specie marine macroscopiche, inclusi squali e mante. Il Mediterraneo è pertanto un prezioso hot spot mondiale della biodiversità, intesa come variabilità biologica di specie, habitat e ecosistemi.
• Circa un quarto delle specie sono endemiche del bacino e non si possono trovare altrove. Tra queste il corallo rosso e la posidonia, la più grande
pianta marina esistente, in grado di produrre quantità eccezionali di ossigeno e di sostanze organiche, ma che costituisce anche un ecosistema unico dove trovano ricovero miriadi di organismo diversi.
• Il Mare Nostrum è regolarmente frequentato da 9 specie diverse di cetacei tra cui alcune di grandi dimensioni come la balenottera comune e il capodoglio. Qui vive poi uno dei mammiferi più rari al mondo, la foca monaca, la cui popolazione in natura è prodotta a meno di 50 esemplari in tutto.
• Nelle zone costiere e di mare aperto si trovano le aree di riproduzione per lo squalo bianco, lo squalo grigio e la verdesca, mentre svariate spiagge mediterranee rappresentano siti di nidificazione della tartaruga comune, fortemente minacciata di estinzione.
• Attualmente nel Mediterraneo esistono 675 Aree Marine Protette che si estendono su una superficie totale di quasi 114.600 km², pari a circa il 4,6% dell’intero bacino. Il Santuario Pelagos (87.500 km²) da solo, rappresenta il 3,5% della superficie. Meno dello 0,1% della superficie totale mediterranea è costituita da zone di riserva integrale e/o zone di non prelievo da pesca.