Presentazione
L’area protetta, che misura circa 600 ettari, si estende in una zona impervia ricoperta da una fitta vegetazione e percorsa dal fiume Treja. Il Treja nasce dai monti Sabatini e solca profonde gole ricoperte da una fitta e lussureggiante vegetazione forestale fino al fiume Tevere, dove termina il suo percorso. È facilmente raggiungibile essendo compresa tra la via Cassia e la via Flaminia. L’area è di notevole suggestione naturalistica, caratterizzata dalla presenza del fiume Treja che scorre su di un letto di roccia tufacea che si interrompe in piccole e suggestive cascatelle nella zona di Monte Gelato. Tutta l’area è visitabile a piedi o a cavallo seguendo dei percorsi segnalati. Gli uffici del parco si trovano nel centro storico di Calcata, mentre la sede legale è a Mazzano. Nella zona del parco sono presenti resti di insediamenti falisci.
La funzione principale di un’area protetta è mantenere gli equilibri ambientali del territorio e soprattutto la sua biodiversità. Il Parco Regionale Valle del Treja è stato istituito per tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali, paesaggistiche e culturali della valle omonima e per contribuire al benessere sociale e allo sviluppo economico dei suoi abitanti.
La Valle del Treja, insieme con le sue pendici, le sue colline e le sue rupi, è il risultato di una lunghissima storia geologica, profondamente influenzata dall’esistenza di alcuni grandi vulcani nella zona a nord di Roma. Le varie fasi eruttive del vulcano sabatino – comprese tra 700.000 e 40.000 anni fa – hanno ricoperto le rocce ed i terreni più antichi ed è stata la forza degli agenti atmosferici insieme al lento scorrere delle acque di superficie a scavare negli strati vulcanici quelle che sono le valli di oggi.
Dove le rocce sono più compatte e meno fratturate, si sono creati una serie di gradini verticali come quelli che si possono osservare su alcuni versanti o che hanno dato vita alle cascate odierne, come quelle di Monte Gelato, a cui corrisponde uno strato di tufo molto resistente all’erosione.
Grazie a studi complessi, i geologi spiegano che in questa zona scorreva anticamente il Tevere, poi deviato verso il corso attuale, circa 600.000 anni fa, dalla ricaduta di uno spesso strato di scorie e colate di origine vulcanica. Nuove eruzioni, comprese tra 600.000 e 360.000 anni fa, hanno completamente ricoperto il precedente paesaggio fluviale e proprio su questo nuovo altopiano è iniziata lentamente l’erosione di quello che oggi è il Treja con la sua rete di affluenti.
Certo, non è facile sintetizzare in poche righe una storia così lunga e complessa. A fianco al processo generale che avrebbe portato alla Valle del Treja come la possiamo vedere oggi, una serie di altri fenomeni ha reso più complesse le forme del paesaggio. Le scarpate più ripide e verticali, come ad esempio quelle della rupe su cui sorge il vecchio borgo di Calcata, hanno questa forma perché sono più recenti, cioè sono composte da rocce vulcaniche che hanno raggiunto la zona dopo che il fiume aveva già cominciato ad erodere il tufo più antico.
Il Treja è il collettore principale che raccoglie le piogge che cadono su tutta l’area – il suo bacino idrografico si estende per circa 490 chilometri quadrati – e, come tutti i suoi affluenti, ha una notevole variazione di portata con il trascorrere delle stagioni. A voler essere esatti, si può dire che le piogge nell’arco dell’anno, raggiungono in media poco più di 1000 mm e che luglio, statisticamente il mese più secco dell’anno, è bagnato solo da 24 mm di pioggia.
Il paesaggio del Parco è quindi caratterizzato dai risultati di una complessa storia geologica: i fondovalle sono stretti, sovrastati da pareti di gole più o meno ripide e coperte dalla vegetazione. In alcuni casi, come accade a Narce, Pizzopiede e Monte Li Santi, la vegetazione è oggi meno sviluppata a causa del lavoro dell’uomo che, nel passato, ha utilizzato le superfici più pianeggianti della zona per l’agricoltura e la pastorizia.
Le forme ripide del paesaggio hanno contribuito alla salvaguardia dell’ambiente naturale: le zone dove non era possibile coltivare o costruire offrono al visitatore di oggi un colpo d’occhio molto simile a quello che potevano avere i nostri antenati.
Se seguiamo il corso del fiume all’interno del Parco, il primo – e più famoso – punto di interesse è senz’altro costituito dalle cascate di Monte Gelato, dopo le quali il fiume si inoltra in una gola selvaggia fino alla rupe su cui sorge il paese di Mazzano Romano. Oltre questo rilievo, la valle si allarga in corrispondenza di una larga ansa del fiume e, sul lato destro, una serie di piccole alture ospitano i siti archeologici di Narce, Pizzopiede e Monte Li Santi e, poco oltre, il borgo di Calcata, con la sua inconfondibile sagoma arroccata.
Oltre la rupe di Calcata, il fiume scorre in una valle che a tratti si allarga per poi, una volta uscito dai confini più settentrionali del Parco, unirsi con altri corsi d’acqua che scorrono verso la riva destra del Tevere.
Cosa vedere in zona:
È caratterizzato da una serie di gole, cascate, boschi e antiche rovine, offrendo un ambiente naturale e culturale affascinante. Ecco alcune delle cose che puoi vedere nel Parco Naturale Valle del Treja:
- Ponte Sospeso: Questo ponte sospeso è una delle attrazioni principali del parco. Attraversa la Valle del Treja e offre una vista spettacolare sul paesaggio circostante. È una meta popolare per i visitatori che desiderano ammirare la bellezza naturale del parco.
- Gole del Treja: Le gole sono una caratteristica distintiva del parco, con pareti rocciose a strapiombo e un fiume che scorre al loro interno. È possibile fare escursioni lungo i sentieri che percorrono le gole e ammirare la bellezza del paesaggio.
- Cascate del Monte Gelato: Situate all’interno del parco, queste cascate sono un luogo ideale per rinfrescarsi durante i mesi estivi. L’acqua si precipita tra le rocce formando una serie di piccole cascate. È possibile fare un pic-nic nelle vicinanze o fare una passeggiata lungo il fiume.
- Parco Archeologico di Veio: Questo parco archeologico si trova all’interno del Parco Naturale Valle del Treja e offre l’opportunità di esplorare le antiche rovine della città etrusca di Veio. È possibile ammirare i resti di templi, mura, tombe e altre strutture che testimoniano la ricca storia dell’area.
- Borgo Medievale di Mazzano Romano: Situato sulle colline sopra il parco, il borgo medievale di Mazzano Romano è un luogo affascinante da visitare. Offre stradine acciottolate, edifici storici, una vista panoramica sulla valle e una piacevole atmosfera medievale.
- Sentieri escursionistici: Il parco offre una rete di sentieri escursionistici che permettono di esplorare l’area e godere della natura circostante. È possibile fare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo lungo i sentieri, scoprendo paesaggi pittoreschi e punti di interesse lungo il percorso.
- Museo Civico Archeologico di Campagnano di Roma: Situato nelle vicinanze del parco, il museo offre una collezione di reperti archeologici che documentano la storia dell’area, compresa l’antica città di Veio. È un luogo interessante da visitare per approfondire la conoscenza della storia locale.
- Questi sono solo alcuni dei luoghi da vedere nel Parco Naturale Valle del Treja. L’area offre molte altre attrazioni naturali, culturali e storiche che possono arricchire la tua visita al parco.