Presentazione
Vi abbiamo raccontato quanto la regione di Vorarlberg ci abbia colpito. Amiamo le mete fuori dal comune e le rotte insolite e questo lato dell’Austria insolita che abbiamo avuto modo di visitare ci è piaciuto molto.
Dopo Lech Am Arlberg e il lago di Formarin ci siamo spostati verso il Parco della Biosfera Grosses Walsertal e il lago di Costanza
Parco della Biosfera Grosses Walsertal
Siamo nella regione più occidentale dell’Austria, il Voralberg. Una distesa di fertili vallate piene di mucche e capre che pascolano felici, case e strutture turistiche perfette e prati immensi coperti da erbe selvatiche e tantissimi fiori colorati.
Il Parco Grosses Walsertal riceve il sigillo da parte dell’Unesco come sito “riserva della Biosfera” e viene inserito nel programma MAB Man & Biosphere avviato nel 1970. Il motto del programma MAB è “vivere e lavorare in armonia nella natura senza danneggiarla”. Gli abitanti dei sei villaggi (Fontanella/Faschina, Blons, Sonntag, Buchboden, Raggal, Thüringerberg), lavorano insieme all’amministrazione locale ogni giorno, per concretizzare l’obbiettivo MAB: economia, cultura, ecologia e sociale si intrecciano per valorizzare ogni singola iniziativa.
Noi arriviamo all’ Alpenresort Walsertal e veniamo subito accolti sulla terrazza con un aperitivo e la vista sulle vallate piene di mucche che brucano l’erba. Il tempo di lasciare i bagagli, prendere la seggiovia e salite in quota per fare uno splendido percorso botanico con una delle ragazze dell’hotel che ci fa camminare su e giù per la montagna raccontandoci particoli e dettagli di ogni pianta. Il percorso è comunque possibile farlo anche senza guida in quanto trovate diversi cartalli che spiegano le specie botaniche. Un percordo di circa un oretta e poi entro le 16 riprendiamo la seggiovia che riscende. Ricordatevi questo orario perchè partono a quell’ora le ultime corse, poi dovrete farvela a piedi!
E poi se riuscite a rientrare in tempo potete godervi la splendida Spa! Dopo una camminata in montagna non c’e’ niente di meglio che godersi un pò di relax nella sauna, in piscina o nella spa.
Formaggio fatto come una volta
Una delle attività che potete fare a esattamente mezz’ora dall’hotel arrivando entro le ore 9 del mattino è poter vedere come viene fatto il formaggio. Con mezz’oretta di camminata siamo arrivati in questa piccola fattoria (c’erano anche dei maialini e galline) e abbiamo assistito alla “creazione” delle forme di formaggio come si faceva una volta e come qui viene ancora fatto come una volta. E’ una bellissima esperienza che vi consiglio anche per famiglie con bambini.
Fiori e tè
Un’altra delle attività che abbiamo fatto prima di partire alla volta del Lago di Costanza è stato un workshop con Elisabeth Burtscher. Una bellissima esperienza di contatto con la natura. Contatto, osservazione e tatto. Siamo andati a raccogliere erbe e fiori nei campi circostanti la strutture e poi abbiamo provato a creare delle combinazioni da mettere nel tè che abbiamo bevuto con Elisabeth mentre ci raccontava della sua storia e dei suoi progetti. Non posso dirvi di più, è un’attività da fare assolutamente!
Sup sul Lago di Costanza
E dopo aver anche portato in giro i 4 alpaca della struttura Alpenresort Walsertal, la nostra direzione per l’ultima giornata in questa regione è il Lago di Costanza. Un lag che si divide tra 3 stati; noi siamo stati nel lato austriaco a Bregenz. Qui abbiamo raggiunto Andreas Portenschlager per un fantastico giro del lago in Sup. Un bel giro del lago provando e sperimentando questo sport. Era la mia prima volta e mi è piaciuta tantissimo! Serve tanto equilibrio sopratutto se poi come è successo a noi arriva vento e brutto tempo e son finita in acqua… ma fa parte dell’attività! Si impara a risalite e si riparte!
Musei d’arte a Bregenz: Kunsthaus Bregenz
Lo chiamerei un musei molto suggestivo. Un museo studiato nei minimi particolari.
Un cubo di vetro si innalza lungo le rive del lago di Costanza. E’ il suggestivo museo d’arte della cittadina di Bregenz, Kunsthaus Bregenz. Un edificio riesce ad inserirsi con naturalezza nel panorama circostante. Commissionato nel 1993, il museo viene pensato e progettato come struttura in grado di catturare e assorbire la luce del cielo e il riverbero del lago; un’architettura, dunque, sempre nuova e in continuo mutamento.
Tutto il musei è una tecnologia all’avanguardia: un complesso gioco di rivestimenti in vetro, intercapedini e fondazioni perimetrali staccate rispetto alla pelle dell’edificio, garantisce, infatti, un’illuminazione naturale al piano interrato. E vi assicuro ho avuto modo di vedere e controllare questa cosa!
L’edificio, nonostante le notevoli dimensioni (22 x 30 m), ed il pesante corpo interno in calcestruzzo armato, viene smaterializzato e appare quasi incorporeo. Le scandole di vetro sorrette da una struttura autoportante in acciaio, si sovrappongono le une alle altre, senza mai toccarsi, rendendo la facciata vibrante, seppur regolata da una rigida modularità. Lo stesso Zumthor definisce questo doppio rivestimento in lastre di vetro smerigliato, una sorta di “pelle squamata“, un “piumaggio leggermente arruffato“.
Lo spazio esterno e quello interno sono distinte ma unite e legate da un rapporto che funziona alla perfezione. La luce è sempre l’elemento centrale e unificante. Il sistema di controsoffittatura permette, infatti, alla luce di penetrare all’interno delle sale, dando forma e corposità agli spazi grazie alle sue continue variazioni e differenti intensità. Luce naturale in un museo è una cosa superavanzata e tecnologica.
E le opere d’arte prendono vita in qualsiasi stanza e si inseriscono perfettamente rendendo il percorso unico e originale. Oggi il museo è annoverato tra i complessi espositivi più importanti d’Europa soprattutto per il suo programma di mostre ed esposizioni. Una vera calamita di un pubblico internazionale, appassionato d’arte e di architettura, grazie ad uno speciale programma di mostre consecutive e di nuove produzioni.
Dormire
Abbiamo soggiornato nello splendido Alpenresort Walsertal. Accoglienza perfetta, attenzione al cliente e in ogni particolare. Camere molto spaziose e un ristorante di altissimo livello! Ci dicevano che il cibo qui ci sarebbe piaciuto ma non immaginavo cosi tanto! Hanno camere e suite moderne e accoglienti, centro benessere, piscina esterna e anche 4 alpaca. Un’ esperienza unica nella Riserva della Biosfera Grosses Walsertal. Tantissimi prodotti come le marmellate sono fatte da loro e sono super! Tantissima scelta a colazione e a cena solo piatti tipici molto particolari ma anche molto buoni!
Mangiare
Oltre all’Alpenresort Walsertal vi consiglio a Bregenz il Pier 69. Un posto molto suggestivo dove potete anche farvi un aperitivo dopo il giro in Sup come abbiamo fatto noi…
Oppure cenare la sera insieme ai tanti marinai che si fermano qui a cenare e stare in compagnia visto che i traghetti si fermano duranta la notte.