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Ecco la migliore medicina: la Natura!
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La Natura e l’attività fisica outdoor sono meglio di qualsiasi altra medicina...
La Natura e l’attività fisica outdoor sono meglio di qualsiasi altra medicina. Tanto da suggerire alle autorità sanitarie britanniche un cambio di rotta: più verde e meno molecole chimiche.
Così, tra qualche anno, assieme o in alternativa alle classiche medicine, i sudditi su Elisabetta II potranno vedersi prescrivere “Mezz’ora di camminata in Hyde Park” o “Un giro in bicicletta lungo il Bath Railway Path”.
In questo modo, è il pensiero dei sostenitori di questa iniziativa, si possono prevenire diverse patologie, migliorando il benessere delle persone con beneficio, inoltre, per la spesa sanitaria nazionale. “Studi sulla speranza di vita mostrano che la mancanza di esercizio fisico è ormai seconda solo al fumo nel causare morti premature”, ha spiegato, a AdnKronos Salute, Tim Ballard, vice presidente del Royal College of Practicioners, che nel Regno Unito rappresenta l’organismo professionale dei medici di medicina generale. “Ci sono inoltre evidenze incontrovertibili sui benefici dell’attività all’aria aperta”, continua Ballard. “Meno tensione, stress e depressione; pressione sanguigna bassa; migliore risposta del sistema immunitario; bassi livelli di obesità, solo per citarne alcuni. E passare più tempo fuori – invece di guardare un monitor del computer – equivale a un aumento complessivo dell’attività fisica. Credo che nel 2016 i medici dovrebbero iniziare a prescrivere del movimento nel verde“.
Il risparmio potrebbe essere considerevole. Come riportato da AdnKronos Salute, Natural England, l’organismo pubblico che gestisce le aree naturali britanniche, ha rilevato che per ogni sterlina spesa per incentivare esercizio fisico e camminate, il Sistema Sanitario Nazionale britannico, potrebbe risparmiarne oltre 7 nel costo del trattamento di patologie come le malattie cardiache, l’ictus e il diabete.
E’ un dato di fatto che, quando ci troviamo immersi nella natura, ci sentiamo bene: migliora il nostro benessere mentale e il funzionamento del nostro cervello, con effetti benefici sulla nostra capacità di concentrazione e sulla nostra memoria.
Nell’arco della sua storia, il genere umano ha vissuto per migliaia di generazioni a stretto contatto con la natura, allontanandosene progressivamente fino a toccare il punto massimo di distacco negli ultimi due secoli. Non è esagerato dire che, attualmente, c’è una grande differenza tra i bambini di oggi e i loro genitori.
Basta passeggiare in un parco o in un bosco per provare benefici immediati. Stiamo meglio perché respiriamo aria pulita, non sentiamo suoni sgradevoli o violenti, facciamo movimento, scarichiamo la nostra tensione. Per non parlare dei colori: a dominare sono il verde e l’azzurro, riconosciuti dalla cromoterapia come rilassanti.
Gli abitanti delle città, sottoposti agli effetti dell’inquinamento acustico e disturbati dalle immagini urbane, hanno più difficoltà a concentrarsi e sono più inclini a stati d’animo irritabile e comportamento impulsivo.
Stephen Kaplan , uno psicologo dell’Università del Michigan, ha ipotizzato che l’immersione nella natura può avere un effetto rigenerante; ha osservato, infatti, che i bambini con disturbo da deficit di attenzione hanno meno problemi di comportamento e sono in grado di concentrarsi meglio sui compiti quando sono circondati da alberi e animali. Anche la semplice osservazione di una foto di un ambiente naturale può migliorare l’attenzione e la memoria !
Roberto Furlani
Triestino di nascita e milanese di adozione, sono titolare del portale "Il Piacere del Viaggio" , associato all'agenzia di viaggi & tour operator "Evolution Travel". Per 15 anni sono stato il Responsabile dell'Ufficio Turismo del WWF Italia coordinando, tra l'altro, il Blog di WWF NaTuRe (Natura e Turismo Responsabile) e il network "Le Fattorie del Panda".