La mostra “Album di Cortile” è un modo per raccontare un luogo e una comunità unici a Milano attraverso i suoi ricordi più concreti e intimi: quelli conservati negli album di famiglia che si sfogliano di solito in privato, tra sorrisi e malinconia. Le associazioni CityArt e Succod’arte ( nell’ambito del progetto Rivivi, parte del programma promosso dal Comune di Milano Reaction) hanno chiesto agli abitanti di questo complesso di abitazioni di scegliere alcune fotografie dai propri album.
Le istantanee sono state consegnate ad altrettanti artisti, che le hanno reinterpretate, modificate, ricontestualizzate. Qualcuno si è limitato a isolare dei soggetti, altri hanno aggiunto delle illustrazioni, altri ancora si sono immaginati delle storie.
“Album di Cortile” nasce dalla volontà di dare voce agli abitanti del complesso di case comunali di via Sant’Erlembaldo 2, realizzato nel 1935 dalla Fondazione Crespi Morbio. L’iniziativa intende valorizzare identità e storia di una comunità e favorire il dialogo di questa con il quartiere e con altri “mondi”.
La Fondazione Crespi Morbio
La Fondazione è stata costituita come Ente morale a fine anni Trenta dai fratelli Crespi, che volevano creare alloggi gratuiti per famiglie indigenti con più di quattro figli: un complesso residenziale visionario con ampi locali abitativi, servizi moderni, riscaldamento a termosifone, un asilo, una chiesa, giardini interni e ampi spazi comuni.
I Crespi chiedevano una somma irrisoria per le spese: 3 mila lire a locale. Però facevano un libretto per ogni famiglia e li mettevano sul loro conto corrente. Se le famiglie se ne andavano avevano diritto a riavere indietro i soldi per acquistare una casa. Qui si conoscevano tutti, come in un piccolo borgo. Oggi che vi abitano 180 persone provenienti da ogni Paese, organizziamo cene comuni in cui ognuno porta i suoi piatti tipici e ci scambiamo ricette.
La mostra sarà visibile fino al 30 aprile 2022.