Il futuro della sicurezza in viaggio passa per app e la radio Zello

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La radio è morta, lunga vita alla radio...

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Sono un viaggiatore attrezzato, se così si può dire, e (come raccontavo in #viaggioleggero) quando vado in montagna ho sempre con me una radio. Fortuna vuole che l’abbia dovuta usare solo in poche occasioni, recentemente, mentre tanti anni fa quando il cellulare non era così diffuso e i camionisti usavano ancora i CB, mi è capitato spessissimo di ricorrere a questo mezzo di comunicazione. Una delle volte che ricordo sorridendo è stata quando si spaccò di botto il cavo dell’acceleratore della mia “potentissima” uno. In giacca e cravatta mi perculavo da solo via radio avvisando i camionisti che c’era un pessimo meccanico della propria auto a cui si era rotto l’acceleratore fermo sulla corsia d’emergenza chiedendo di prestare attenzione.., E’ bastato che uno di loro confermasse che c’era una uno bianca con l’antenna ferma perché un trasportatore dei salumi beretta si fermasse a bloccare accelerato il minimo in modo che potessi uscire dall’autostrada da solo e, con 10.000 lire, sostituire il cavetto evitando la spesa del carro attrezzi e lunghe attese.

Oltre a questo va detto che la radio, il CB (meglio noto come il baracchino) era il social network dei nostri tempi: nei lunghi viaggi in auto anche i miei passeggeri ingannavano il tempo chiacchierando con i camionisti, gli altri automobilisti e i tanti che animavano di “brecco brecco” le chiacchierate, il termine in ,linguaggio CB per chiedere di interrompere la trasmissione perché qualcuno deve intervenire o parlare, o di verticali all’autogrill, altro termine che significava incontrarsi, magari per un caffè. Era una rete solidale, quando qualcuno dichiarava un’emergenza veniva preso molto seriamente, il passaggio poi al VHF ha permesso di andare oltre e grazie alla radio ho potuto far atterrare un elisoccorso in Paullese coordinandomi con i vigili urbani del paesino vicino all’incidente, ma era tutto molto complicato e alla portata di pochi: dovevi conoscere le frequenze, avere delle autorizzazioni per trasmettere su determinati canali, le radio costavano come uno smartphone dei nostri tempo e non era uno strumento alla portata di tutti.

La radio è morta, lunga vita alla radio

Ritengo che un sistema si possa definire innovativo se toglie del tutto i limiti imposti dalla tecnologia da cui nasce: per questo motivo ora che ho iniziato ad usarla meglio posso definire quella di Zello una tecnologia non solo innovativa ma rivoluzionaria del concetto di radio, cosa che non avevo capito nel 2016 quando ho sperimentato pe qualche settimana la app.

La vera rivoluzione di questa tecnologia è in primis il concetto di multicanale: ancora oggi una radio Uhf/Vhf permette al massimo l’ascolto su due soli canali contemporanei, il che limita la possibilità di ascolto (ad esempio durante un’emergenza) di più fonti contemporanee. Zello invece non solo consente con una app sia per smartphone che per pc di avere attivi vari canali in contemporanea ma vi tiene costantemente in ascolto dei vostri contatti senza nessun bisogno di stare su un determinato canale. Inoltre l’altro limite enorme che elimina è quello della distanza: mentre via radio oltre una certa distanza esco dalla copertura del mio interlocutore con Zello la portata diventa sostanzialmente infinita, basta che vi sia connessione e l’apparato potrà trasmettere con un interlocutore dall’altra parte del pianeta, basta averlo nei contatti.

Con chi parlo e chi mi ascolta lo decido io

Altro fattore interessante è quello dei contatti e dei canali: a differenza della radio,che può essere ascoltata da chiunque sia nelle vicinanze, zello garantisce la sicurezza delle comunicazioni tra due interlocutori senza che nessuno possa ascoltare il canale. Grazie ai gruppi sarà invece possibile creare delle reti aperte o chiuse di vario genere: è possibile renderle pubbliche, permettendo a tutti di sentire, o private, permettendo solo agli iscritti di interagire sia tutti tra tutti che tutti con i soli amministratori. In questo modo si possono avere delle reti professionali dedicate: se ho tre gruppi di viaggiatori con 10 viaggiatori a gruppo io che gestisco il tour posso parlare con tutti ma le persone, capigruppo a parte, non possono mettersi a chiacchierare tra loro sul canale perché possono parlare solo con i 10 capigruppo e il coordinatore.

Questo è un esempio di utilizzo ma il concetto vale per tante altre attività: se un tempo per interconnettere più persone era necessario avere più radio oggi con Zello basta dire a tutti di scaricare la app, collegarsi al canale e in pochi secondi (senza scambiarsi numeri di telefono e dati personali) avremo dotato di un sistema radio di comunicazione il nostro gruppo di viaggiatori potendo interagire in tempo reale con loro e non doverli più rincorrere telefonicamente uno ad uno quando si deve ripartire.

Come cambia il turismo (e la sicurezza) con Zello?

L’ultimo Limite di cui parlo riguarda la copertura di ricezione: quando viaggio mi informo sempre prima delle frequenze di servizio della zona, dal soccorso alpino al 118 zona per zona è possibile sapere in anticipo quali frequenze utilizzare, e questo ovviamente vale anche in mare. Non sempre questo è sufficiente a garantire che dall’altra parte vi sia un interlocutore pronto ad ascoltare e intervenire o far intervenire qualcuno. Mentre in autostrada il traffico sostenuto garantisce che ci sia sempre qualcuno di passaggio con un CB con Zello, grazie ai canali, sapremo sempre e prima quanti ascoltatori sono connessi. Non solo, a differenza della radio se la mia trasmissione avviene mentre la radio non è presidiata non si perde, chi si connette al canale o l’interlocutore a cui ho mandato il messaggio potrà sentirlo in differita (come siamo abituati a fare su Whatsapp) e io saprò se l’ha ricevuto ed ascoltato. Questo rende questa soluzione molto più affidabile e sicura rispetto ad un normale apparato radio.

Come trovo i canali e quali canali scegliere

Purtroppo questa tecnologia è stata recentemente oggetto di critiche e interventi governativi in USA: pare che nell’assalto a Capitol Hill sia stata utilizzata per coordinare gli attacchi e a causa di questo fatto è stata fortemente limitata la possibilità di ricerca libera dei canali. Conoscendo l’esatto nome del canale è possibile iscriversi (previa verifica delle condizioni proposte da chi gestisce il canale): esistono dei canali liberi di radioascolto che riportano alla memoria dei CB e che permettono di chiacchierare liberamente del più e del meno ed esistono dei canali delegati alla sicurezza di chi viaggia e degli escursionisti. 

Da segnalare due siti in particolare, quello della CSLI Roma, che offre un servizio di radio assistenza via Zello agli escursionisti: è sufficiente registrarsi alla pagina per ricevere la password e le credenziali di accesso. Vi basterà registrarvi con minime informazioni qui per ricevere una matricola identificativa e l’accesso al canale. In questo modo chi riceve eventuali richieste sarà in grado di identificarvi e provvedere all’intervento avendo certezza che non si tratti di uno scherzo.

Per aggiungere un canale avete due opzioni: la più semplice (se ne trovano molti altri cercando su Google) è quella di fotografare il qr code dalla app oppure, sempre dalla app nella sezione canali/aggiungi un canale, scrivere per esteso il nome del canale rispettando maiuscole e minuscole:

Come può rivoluzionare e rendere più sicuro il turismo una app?

Oltre ai canali istituzionali Zello è una app sempre più utilizzata in caso di emergenze naturali e in stati di emergenza per i quali non sempre le radio portatili sono sufficienti: oltre a questi usi professionali che vedono sempre più spesso polizie e dipartimenti di soccorso spostarsi su questo tipo di soluzione e più in generale sulla trasmissione digitale in sostituzione di quella basata sulle frequenze e sui ponti radio sono sempre più frequenti le applicazioni per l’uso giornaliero: citavo l’esempio di chi porta in giro gruppi, siano essi accompagnatori di MTB o guide alpine, che facendo prima installare la app e fornendo il canale possono dotare tutti gli ospiti di una radio, ma può diventare anche un valido sostituto della radio per chi come noi viaggia in coppia e preferisce rimanere sempre connesso: mentre i nostri telefoni sono configurati per parlare tra loro quello in macchina è connesso a un gruppo che parla con entrambi. Quando si è alla guida si può parlare così direttamente con chi è a casa e grazie al widget di Zello basterà sfiorare lo schermo per tenere aperta lo comunicazione VOX che si interromperò 5 secondi dopo che si è finito di parlare. Il che rende sicuro l’uso anche in movimento non impegnando le mani se non per aprire il canale. 

Insomma, ha molteplici modalità di utilizzo, in un clic permette di inviare la propria posizione GPS, foto e messaggi di testo ed una app, come Where Are U, che non si può non avere sul proprio telefono quando si viaggia, ovunque andiate. E se siete dei veri amanti della cara buona vecchia radio nessun problema: Zello ha pensato anche a quello con vari device dedicati che tramite wifi, bluetooth o con una SIM possono operare in totale autonomia senza scaricare la batteria del vsotro cellulare. Da provare, sarà il prossimo acquisto dopo il microfono bluetooth che consente di usare Zello dal proprio cellulare senza dover interagire con lo schermo.

Video: come funziona zello

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Una redazione diffusa di turisti e viaggiatori responsabili per condividere esperienze, itinerari e consigli di viaggio

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