Presentazione
Andare sott’acqua con le bombole non è solo una grande emozione, ma la possibilità di superare uno dei nostri limiti fisici, provando così a vivere in un ambiente che normalmente ci è negato.
Essere bravi nuotatori, avere acquaticità e molta determinazione sono le doti richieste a tutti quelli che si avventurano in questo sport.
Il mio consiglio è quello, prima di imbarcarsi in un corso, di provare a fare una immersione di prova (la maggior parte dei diving è attrezzato per organizzarle) per provare fisicamente la sensazione di scendere sott’acqua con un erogatore.
Contrariamente a ciò che molti pensano l’erogatore non è ne scomodo ne innaturale: dotato di una membrana che agevola l’uscita dell’aria man mano che si scende rende la respirazione spontanea e naturale. Una volta che avrete provato questa emozione non riuscirete più a resistere, e vorrete imparare a scendere non solo a a 18, ma anche a 50 metri.
A chi decide di frequentare un corso consiglio, compatibilmente con le distanze e le possibilità, di fare il brevetto in mare e possibilmente in Italia. Perchè molti di quelli che poi il brevetto lo fanno in mare troppo cristallini l’impatto con i nostri fondali melmosi e con visibilità limitata non è facile.
Brevetti:
Il primo brevetto, indipendentemente dalla scuola, è l’Open Water: brevetto di base, che abilita ad immersioni fino ai 18 metri, indispensabile se si vuole poter scendere con altri sub in giro per l’Italia e per il mondo. Una volta acquisite le basi ed il primo brevetto è poi possibile proseguire verso l’Advanced, che abilita ai 50 metri, e le varie specializzazioni possibili (personalmente ho fatto Visibiilità limitata, search & Rescue, Deep Diving).
Scuole:
In Italia le ditattiche più note sono Padi, SSI e CMAS.
Ambienti di immersione:
Una volta conseguiti i brevetti potrete scegliere di allargare i vostri orizzonti ed imparare a scendere in una quantità infinita di ambienti diversi (sempre sotto la supervisione di istruttori preparati, ovviamente): il mare è uno scenario stupendo, ma dal mare si possono sia visitare grotte, relitti e ambienti sottomarini canalizzati. Serve una preparazione specifica per entrare e visitare ambienti simili, spesso è necessario togliersi le bombole per passare in passaggi stretti o boccaporti, tutte manvore che non si possono improvvisare ma bisogna aver imparato ripetendo decine di volte.
Gli stessi ambienti possono essere ritrovati e visitati anche nei laghi, tenendo presente che il lago è un ambiente ancora più difficile ed impegnatvo del mare. Correnti, gorghi, alghe e visibilità molto limitata sono compagni di immersione da conoscere e gestire, come sempre alla base di una buona immersione c’è sempre una ottima preparazione dello sportivo.
Scegliete con attenzione il vostro diving, verificate che disponga di materiali ed attrezzature di ottima qualità, che erogatori e bombole siano revisionati ed in perfetta efficienza, e godetevi questa bellissima emozione in sicurezza.