Presentazione
Il parco
Le Svalbard sono una delle ultime aree selvagge in Europa. I due terzi del territorio sono ricoperti di neve e ghiacci perenni, tuttavia le isole ospitano una flora e una fauna che sono state capaci di adattarsi a condizioni di vita estreme. Le Svalbard sono governate dal Trattato di Spitsbergen, il quale afferma che la Norvegia assicurerà la conservazione e se necessario la reintegrazione della flora e della fauna, qualora questa fosse compromessa. L’ambiente è estremamente delicato, tanto che bisogna prestare molta attenzione a tutte le possibili cause di alterazione. Per questo esistono dei regolamenti ambientali e turistici da rispettare rigorosamente. L’istituzione di parchi e riserve è uno dei principali modi attraverso i quali la Norvegia cerca di preservare la natura delle isole. Nelle Svalbard ci sono tre Parchi nazionali, riserve naturali e riserve di protezione per piante e animali che complessivamente tutelano il 60% del territorio delle isole.
I Parchi nazionali sono:
- Il Parco nazionale di Spitsbergen (a nord-ovest) di 356 000 ettari;
- il Parco nazionale di Spitsbergen meridionale, di 530 000;
- il Parco nazionale Forlandet di 64 000.
Ci sono 15 riserve per uccelli che tutelano i siti di nidificazione di oche e di anatre; la Riserva naturale di Moffen (800 ettari) che tutela l’omonima isola, importante dimora per i trichechi, la Riserva naturale Svalbard (a nord-est) di 1 903 000 ettari, la più estesa area protetta delle Svalbard, designata dall’Unesco quale ‘riserva della biosfera’: tutela, tra l’altro, i siti riproduttivi degli orsi polari; la Riserva naturale Svalbard (a sud est), di 64 500 ettari, che protegge la più grande popolazione di renne delle Svalbard. Infine tre Riserve di protezione per le piante a Ossian Sarsfjellet, Isfjorde e tra Colesdalen e Adventsdalen che tutelano la ricca vegetazione, composta da specie sia endemiche che molto rare.
Negli ultimi 400 anni le Svalbard sono state visitate dall’uomo a scopo di caccia (balene e fauna terrestre), per spedizioni scientifiche e per attività estrattive di carbone, ancora adesso principale attività economica dell’arcipelago.
La visita
Non esistono centri visita dei parchi ma a Longyearbyen vi è un museo sulle Svalbard. Il governatore delle Svalbard, per preservare la delicata natura delle isole, ha istituito dei severi regolamenti ambientali e turistici. Tutte le viste sono quindi sottoposte a normative che vogliono tutelare la sicurezza del turista quanto quella dell’ecosistema. I tour operator devono informare in anticipo il governatore sui loro programmi e dimostrare di essersi adeguatamente assicurati per coprire le eventuali spese di ricerca e di recupero delle persone, per ogni necessità che dovesse sorgere. Anche i turisti individuali devono informare le autorità dei loro piani e dimostrare le coperture assicurative o le garanzie bancarie per eventuali operazioni di recupero. La cosa migliore, per affrontare l’ambiente bellissimo e suggestivo ma non facile da vivere, è affidarsi a un tour operator specializzato.
Tra l’altro bisogna considerare il rischio degli orsi polari, tra gli animali più aggressivi del pianeta, che alle Svalbard sono di casa: ai viaggiatori individuali si consiglia spesso di portare con sé un’arma da fuoco per ogni evenienza. Le possibilità di uscita sono varie. Oltre alla visita delle aree protette è possibile effettuare escursioni in barca, a piedi, in kayak, con le motoslitte, con le slitte trainate dai cani o con gli sci, da poche ore a diversi giorni, ma anche immersioni sub e vela. Itinerari sulle slitte trainate dai cani, sulle slitte a motore o lo sci sono generalmente realizzabili sino alla fine di maggio, anche se in alcune zone è possibile anche in estate.
Diversi tour operator, praticamente tutti con sede a Longyearbyen, organizzano queste attività. A Longyearbyean è possibile noleggiare bici, auto, kayak, imbarcazioni, sci, tende, equipaggiamento e armi da fuoco. Temperature: la temperatura media invernale è di –14 °C, su un record di – 46.3 °C, la temperatura media estiva è di +6 °C (record +21.3).
La natura
Solo il 6, 7% del territorio delle Svalbard è ricoperto da vegetazione. Nell’arcipelago vivono circa 165 specie di piante di cui 100 attorno all’area di Longyearbyen. Tra i grandi mammiferi terrestri presenti alle Svalbard vi sono le renne, protette dal 1925, la cui attuale popolazione conta circa 10 000 capi, la volpe polare e l’imponente orso bianco.
Da non perdere
Longyearbyen è la cittadina più grande dell’arcipelago, sede del locale governo; conta circa 1400 abitanti. L’unico modo per muoversi da questo centro è la barca o la motoslitta.
Le cose da vedere: il centro culturale della cittadina è la Galleria d’arte con mostre temporanee, collezioni di libri e centro concerti. La chiesa è anche un punto d’aggregazione dove un paio di sere la settimana è possibile incontrare gente, leggere un quotidiano o sentire un concerto. Il museo di Svalbard dà la possibilità di conoscere tutto quanto riguarda l’arcipelago dalla sua scoperta nel XVII secolo: le attività dell’uomo, la flora, la fauna, la geologia e quant’altro si voglia sapere sulle isole. Esistono musei analoghi a Barentsburg e Ny-Alesund. Infine un piccolo centro, vicino al museo, ospita la ferrovia a cremagliera che era usata per trasportare carbone nella cittadina e una mostra sulle attività estrattive nelle isole.
Info
Mare di Barents, 71°-81° N e 10°-35° E Isole Svalbard Norvegia 6 300 000 ettari, sul livello del mare Info-Svalbard Postboks 323, N-9171 Longyearbyen, Norvegia, tel. 0047-79022303, fax 0047-79021020
In aereo: da Trombo, il volo dura circa 1 ora e 35 minuti. Le linee aeree SAS e Brathens, organizzano 7-9 voli la settimana
Il periodo migliore è da giugno ad agosto, per godersi in pieno la luce del sole di mezzanotte. A Longyearbyen ci sono diverse possibilità di accoglienza, dal campeggio alla guest-house, all’albergo di lusso. Da giugno ad agosto è opportuno prenotare con anticipo, dal momento che dal punto di vista turistico è il periodo di punta. Possibilità di alloggi anche a Kapp Linné e a Sveagruva. Non ci sono strade di collegamento tra un città e l’altra, per cui è opportuno pianificare la visita per tempo. A Longyearbyen la migliore offerta di pub, café, ristoranti e alimentati, in alternativa a Kapp Linné e Sveagruva. Escursioni in slitta, gommone, barca, a piedi e con gli sci. Attualmente non esistono aree appositamente attrezzate per la visita di persone disabili.