Presentazione
Gli elementi principali che più fortemente caratterizzano il paesaggio naturale sono la dissimmetria dei vari versanti, la diversità di modellazione dei rilievi, la ricchissima vegetazione ed i numerosi ambienti umidi. L’andamento orografico, lungo circa 70 km., è caratterizzato dalla dolcezza dei rilievi, dovuta alla presenza di estesi banchi di rocce argilloso-arenacee: le cime, che raggiungono con Monte Soro la quota massima di 1847 metri s.l.m., presentano fianchi arrotondati con estese terrazze sommitali e si aprono in ampie vallate solcate da innumerevoli fiumare che sfociano nel Mar Tirreno. Laddove, però, predominano gli affioramenti calcarei, il paesaggio assume aspetti dolomitici, con profili irregolari e forme aspre e fessurate.E’ questo il caso di Monte San Fratello (716 metri s.l.m.) e, soprattutto, delle Rocche del Crasto (1315 metri s.l.m.).
Il fiume Alcantara deriva dall’arabo Al Quantarah ovvero “il ponte”.
Numerose le testimonianze storiche che di volta in volta, appellarono il fiume con nomi diversi: dai Greci che chiamarono il fiume Akesines o Assinos, a Plinio il Vecchio che lo nominò Asines, da Appiano Alessandrino fu detto Onobalas, per Federico III D’Aragona invece il fiume prese il nome di Flumen Cantaris.
Tutti i Comuni del Parco presentano pertanto numerose testimonianze storiche, meritando una visita approfondita per conoscere meglio le origini della Valle e degli ambienti naturali di notevole pregio naturalistico e paesaggistico che hanno contribuito alla istituzione del Parco.
La Storia
Le prime testimonianze di insediamenti umani nella valle risalgono alla tarda età del Rame/inizi Bronzo antico (necropoli di contrada Marca – Castiglione di Sicilia).
Dopo l’arrivo dei Greci a Naxos, avvenuto nel 735 a.C., i Siculi furono costretti ad internarsi: qualche tempo dopo l’area di Francavilla ospitò una colonia calcidese, di cui si conosce il ricco santuario di Demetra e Kore (VI sec. a.C.). Altri centri abitati sorsero inoltre in contrada Giardinelli ed in contrada Sant’Anastasia (Randazzo) lungo le rive del fiume, in età classica chiamato “Onobala”. Dopo il periodo romano, durante il quale fu centro assai fiorente Tauromenio, i Bizantini penetrarono in tutta la valle, lasciando tra l’altro preziose testimonianze chiesastiche. Gaggi e Graniti furono i primi casali, con nuclei di popolazione araba, dopo la conquista islamica.
Nell’anno 1060/1 i Normanni diedero inizio alla liberazione della Sicilia e la notte di Natale del 1130 nasce per mano di un Antipapa, Anacleto II il regno di Sicilia. La valle dell’Alcantara fu presa in grande considerazione per via della sua posizione strategica, in quanto percorsa da una importante arteria interna di collegamento tra Messina e Palermo, più tardi ricalcata dalla via Regia. Castiglione passò al Demanio e vi rimase fino al 1373; Francavilla fu un notevole presidio abitato; Randazzo, divisa in tre etnie (Greci, Gallo-italici e Latini) continuò per tutto il periodo medioevale ad essere città autodespota. Nel XVI secolo ebbe notevole risonanza, in queste contrade, il passaggio dell’Imperatore Carlo V.
La crisi politica siciliana nel XVII secolo contribuì ad impoverire l’economia a causa anche della proliferazione di investiture nobiliari (2044 baroni in tutta l’Isola, senza contare gli altri titoli). L’alba del XVIII secolo fu di grande auspicio perché a causa del terribile terremoto del 1693, che lasciò morte e distruzione in tutta la Sicilia orientale, si dava il via all’opera di ricostruzione anche del tessuto sociale ed economico. Il 19 e 20 giugno del 1719, nel tentativo di riconquistare alla Spagna l’Isola, presso Francavilla si combatté una decisiva battaglia con gli Austriaci; furono comunque i Borboni, nel secolo XIX a provvedere con nuove leggi a dare un definitivo assetto ai numerosi neo-Comuni, favorendo le condizioni sociali dei cittadini.
L’arrivo di Garibaldi nel 1860 e la soppressione delle corporazioni religiose 7 luglio 1866, lasciarono pressoché invariate le condizioni dei Siciliani. Superato il periodo della grande emigrazione (primi del ‘900) si dovrà aspettare la fine della II Guerra Mondiale prima che i nostri Comuni inizino una vera e propria ripresa culturale ed economica.
Cosa vedere in zona:
È famoso per le sue spettacolari gole formate dal fiume Alcantara e per i suoi paesaggi mozzafiato. Ecco alcune delle cose che puoi vedere e fare durante una visita al Parco Naturale dell’Alcantara:
- Gole dell’Alcantara: Le gole dell’Alcantara sono la principale attrazione del parco. Sono formate da pareti di basalto che si sono create a seguito dell’attività vulcanica. Puoi esplorare le gole a piedi lungo un percorso ben segnalato, ammirando le pareti verticali di roccia e il fiume che scorre al loro interno. Durante i mesi estivi, puoi anche fare il bagno nelle acque fresche e cristalline dell’Alcantara.
- Botteghe artigiane: Nelle vicinanze delle gole, troverai diverse botteghe artigiane che vendono prodotti locali e souvenir. Puoi acquistare oggetti fatti a mano, come ceramiche, gioielli e prodotti alimentari tipici della zona.
- Castiglione di Sicilia: Il parco si estende anche nella città di Castiglione di Sicilia, che merita una visita. Questo pittoresco borgo medievale offre splendide vedute sulle gole dell’Alcantara e sulla campagna circostante. Puoi esplorare le stradine strette, visitare la Chiesa Madre e gustare la cucina locale in uno dei ristoranti tradizionali.
- Attività all’aperto: Oltre a esplorare le gole, il parco offre diverse attività all’aperto. Puoi fare escursioni lungo i sentieri che attraversano l’area, immergendoti nella natura incontaminata. Ci sono anche opportunità per fare rafting e canyoning lungo il fiume Alcantara, per un’esperienza avventurosa e emozionante.
- Centro visite: Nel parco è presente un centro visite dove puoi ottenere informazioni dettagliate sulla geologia, la flora e la fauna dell’area. Puoi apprendere di più sulla formazione delle gole dell’Alcantara e sulla ricchezza della natura circostante.
- Percorso botanico: All’interno del parco, troverai anche un percorso botanico che ti permette di conoscere la flora locale. Lungo il percorso, troverai pannelli informativi che descrivono le varie specie di piante presenti nell’area.
Assicurati di indossare abbigliamento comodo e scarpe da trekking durante la tua visita al Parco Naturale dell’Alcantara. Porta con te anche un costume da bagno se desideri fare il bagno nelle acque del fiume. Rispetta l’ambiente circostante e segui le indicazioni del parco per preservare questo prezioso e suggestivo luogo naturale.