Centenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso e del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise

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Il Parco Nazionale del Gran Paradiso compie 100 anni nel 2022, e poco dopo, nel 2023, compie 100 anni anche il Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise. ...

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I 100 anni del Parco Nazionale del Gran Paradiso e del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise

Il Parco Nazionale Gran Paradiso è la più antica area protetta d’Italia, e quest’anno, nel 2022 compie ben cento anni. Nel 2023 sarà il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise a compiere 100 anni.

Il 3 dicembre 2021 si è aperto ufficialmente l’anno di celebrazioni che porterà al compimento dell’atteso centesimo anniversario del Parco. Una data storica, che vuole essere anche momento di riflessione per avvicinarsi con consapevolezza ai cento anni dell’istituzione del primo parco nazionale italiano.

Il 3 dicembre 1922 è il giorno in cui venne infatti, istituito il Parco Nazionale Gran Paradiso come primo Parco Nazionale italiano, “allo scopo di preservarne la fauna e la flora e le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio”.

Il parco è nato al fine di conservare, per le generazioni presenti e future, gli ecosistemi di rilievo internazionale e nazionale, delle valli attorno al massiccio del Gran Paradiso. Nel corso di questo secolo, le finalità principali della sua fondazione sono state rivolte infatti al mantenimento della biodiversità, del paesaggio, alla ricerca scientifica e allo sviluppo sostenibile del proprio territorio. Tutte le attività hanno avuto l’obiettivo di mantenere inalterati i valori naturalistici ed ambientali, migliorandone la conoscenza ed il rispetto.

Nel solco della sua storia centenaria, senza mai perdere i suoi elementi distintivi, il parco in realtà è evoluto continuamente. Accanto a una ricerca scientifica di livello internazionale e un incremento delle presenze faunistiche, come il ritorno del lupo e la prima nidificazione del gipeto sulle Alpi Occidentali dopo l’estinzione, sono nati progetti finalizzati a valorizzare i prodotti e le imprese locali come il Marchio di Qualità Gran Paradiso.

I festeggiamenti per il centenario si stanno organizzando in un’ottica di condivisione. Il Parco sta coinvolgendo per questo tutti  i 13 Comuni del territorio. Immaginando per ognuno di essi un colore diverso che lo rappresenti, tutti insieme comporranno una spirale, un’immagine che simboleggia un progredire comune, continuo e strettamente connesso. Il programma degli eventi sarà, quindi, declinato, affiancando a ciascun colore uno specifico aspetto legato alla gestione ed alla vita del Parco.

A livello nazionale, l’inizio dei festeggiamenti avverrà con un evento che avrà sede all’Auditorium Parco della Musica a Roma. Alla celebrazione si unirà anche il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che, con una differenza di poche settimane, raggiunge il medesimo traguardo, e tutto il sistema delle aree protette italiane che operano a favore della conservazione della biodiversità di cui il Parco è decano.

Pronti ad andare a scoprire come verranno celebrati questi due fantastici e centenari parchi italiani?

Gli eventi e le celebrazioni per il Primo Parco Nazionale italiano

Le celebrazioni iniziano a Cogne, dove il 15 giugno viene inaugurata una mostra nelle sale della storica Maison Daynè. L’esposizione è dedicata alle vicende e ai cambiamenti che hanno segnato i 100 anni di storia dell’area protetta.

I festeggiamenti si spostano poi, tra il 17 e il 19 giugno, a Valsavarenche. La valle è l’unica interamente compresa nel territorio protetto. Si farà portavoce dell’importante riserva d’acqua che rappresentano i grandi ghiacciai. Per evidenziare questo tema, le guide alpine e gli alpinisti si arrampicheranno sulla cima del Gran Paradiso, per piantare la bandiera ufficiale del Centenario, che resterà sulla vetta per tutta l’estate.

Si prosegue a Ronco Canavese. Qui, il 2 e 3 luglio si parlerà della magia del bosco. Il bosco inteso come luogo primordiale e ricco, habitat ideale di tanti animali, a partire dal lupo, protagonista della due-giorni.

A Noasca (dal 6 al 10 luglio) i focus saranno i vari paesaggi che queste vette custodiscono, come le immense praterie alpine. Le guide del parco accompagneranno i partecipanti alla scoperta della bellezza straordinaria di questi ambienti. Terre meravigliose abitate da robusti stambecchi, re e simboli del parco stesso.

A Locana il 16 e 17 luglio, si svolgerà una festa dedicata alla montagna, per celebrare ogni simbolo della cultura alpina, con i suoi sapori, i prodotti e i lavori dell’uomo.

A fine luglio (28 -31) in occasione del centenario si celebra anche la riapertura del castello medievale di Aymavilles, che torna ad accogliere i visitatori dopo un lungo lavoro di recupero.

Infine a Campiglia Soana (31 luglio), un evento spiegherà le tante proprietà della canapa sativa. Si tratta di un prodotto tradizionale della zona, coltivato non solo a uso alimentare, ma anche per la produzione dei filati impiegati per le calzature del posto. Sono le famose “scapin” che ancora oggi sono prodotte dalle donne di Ronco.

A proposito di coltivazioni tipiche montane, anche la segale è un ingrediente di questi territori. Un appuntamento da segnare in agenda è quello del 13 agosto a Rhemes-Saint-Georges, dove si racconteranno storie e impieghi di questo diffuso cereale.

Per concludere, non poteva mancare un capitolo dedicato al vino. Se ne parla a Villeneuve il 14 agosto, con un evento che avrà lo scopo di illustrare le estreme condizioni dei vigneti di montagna, che producono vini dalle caratteristiche inconfondibili.

Come abbiamo visto sono molti gli appuntamenti in calendario fino al 3 dicembre, data di fine dell’evento. Sarà il Castello di Sarre, il luogo dove si chiuderanno i festeggiamenti, con un evento commemorativo sulla nascita della riserva.

Oltre a essere il primo parco nazionale in Italia, il Gran Paradiso è anche il più importante sul piano scientifico e della conservazione. Simbolo del rapporto tra uomo e natura, lancia infatti un invito alla sostenibilità, sollecitando visitatori e turisti a diventare parte attiva per proteggere il verde, imparando a usare sempre e dovunque le buone abitudini adottate nell’area protetta, anche nella vita quotidianità.

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