Il 5 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale del suolo, istituita dalla FAO (Food and Agriculture Organization) nel 2014.
Durante la giornata mondiale del suolo si accendono i riflettori su un tema particolarmente importante per la salute del nostro pianeta e dell’intera umanità: la tutela e la salvaguardia del suolo e degli ecosistemi naturali.
Il suolo è indispensabile per la vita sulla Terra e va protetto e tutelato. Un suolo sano ed un suo sviluppo sostenibile sono fondamentali per l’intero pianeta.
Questa giornata mondiale nasce quindi con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo vitale giocato dal suolo nello sviluppo e mantenimento della vita sulla terra.
Il suolo è una risorsa esauribile, non rinnovabile. Comportamenti scorretti dell’uomo stanno compromettendo la fertilità dei terreni e la biodiversità. Con il risultato che il terreno continua a degradarsi, perdendo la capacità di funzionare e fornire servizi.
I fattori che contribuiscono a questo degrado ed al consumo di suolo sono:
- un’agricoltura intensiva e condotta in modo aggressivo, con conseguente perdita di produttività;
- l’abuso di fertilizzanti, pesticidi e sostanze chimiche che uccidono la ricca biodiversità del suolo (inquinamento del suolo);
- erronee pratiche di irrigazione per forzare la produttività;
- sfruttamento eccessivo del suolo con impoverimento del terreno (desertificazione)
- deforestazione;
- urbanizzazione delle terre coltivate: abbandono dei terreni ed espansione edilizia;
- alterazione dei livelli di carbonio nel suolo che causano l’indebolimento della resistenza del terreno agli eventi climatici, frane ed esondazioni di fiumi;
- impermeabilizzazione del suolo (trasformazione del suolo in superfici impermeabili ed urbanizzate, fenomeno noto anche come “soil sealing“);
- non ultimo gli incendi.
Tema della Giornata Mondiale del suolo 2021
Il tema della Giornata Mondiale del suolo del 2021 è legato al fenomeno di salinizzazione del suolo, uno degli aspetti, che maggiormente causano l’impoverimento del terreno.
La salinizzazione del suolo è un processo di progressivo accumulo di sali nei terreni. Un suolo salinizzato contiene quantità di sali tali da compromettere la crescita delle piante e quindi la produttività agricola.
Il fenomeno è dovuto soprattutto a fattori quali lo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche per l’irrigazione nel settore agricolo, l’incremento demografico, lo sviluppo industriale e urbano e l’espansione del turismo nelle regioni costiere.
Fermare questo processo, per aumentare la produttività del terreno, deve essere l’obiettivo dei prossimi anni.
La Giornata Mondiale del suolo nasce quindi per aumentare la consapevolezza sull’importanza del suolo. Deve servire per incoraggiare governi, organizzazioni internazionali, comunità ed i singoli individui di tutto il mondo, ad impegnarsi in prima persona per migliorare la salute del suolo e sconfiggere l’inquinamento.
Bisogna agire per mantenere ecosistemi sani e favorire il benessere umano. “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre” è proprio uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) definiti dalle Nazioni Unite.
Si mira a combattere la desertificazione, ripristinare i suoli deteriorati, e raggiungere uno stato di neutralità nella degradazione del suolo su scala globale.
Giornata mondiale del suolo: celebrare una risorsa essenziale
La Giornata Mondiale del suolo riconosce il terreno come una risorsa preziosa ed essenziale per la vita sulla terra.
Il suolo è un bene unico, esauribile ed una risorsa vivente costituito da componenti minerali, organici, acqua, aria e organismi viventi.
Infatti possiamo dire che sotto i nostri piedi, vive 1/4 dell’intera biodiversità terrestre. In una manciata di terra possono vivere da 10 a 100 milioni di microrganismi appartenenti a 5.000 differenti specie. Ci sono più organismi in un solo cucchiaino di suolo fertile, che esseri umani sulla terra.
Purtroppo però il suolo è una risorsa molto fragile e, soprattutto, non rinnovabile. Basti pensare che per formare 1 solo centimetro di suolo fertile sono necessari dai 100 ai 1000 anni. Mentre bastano pochi anni a renderlo arido, pochi giorni a cementificarlo e pochi minuti ad essere distrutto da alluvioni e frane.
É il principale attore per la fornitura di acqua potabile e per la resilienza alle inondazioni e alle siccità. Ma non solo: il suolo è anche il più grande serbatoio di carbonio sulla Terra, e la sua conservazione permette all’intero ecosistema di adattarsi ai sempre più frequenti cambiamenti climatici.
Infine dal suolo dipende la produzione di oltre il 95% del cibo. Una percentuale che lo rende fondamentale per la sopravvivenza stessa sul nostro pianeta.
Riassumendo, un suolo sano favorisce:
- la produzione agricola (cibo di qualità);
- la disponibilità e filtraggio dell’acqua;
- la vita sulla superficie terrestre (ricchezza di biodiversità);
- l’assorbimento di anidride carbonica, assicurando un clima stabile;
- il contrasto dei cambiamenti climatici (grazie alla sua capacità di immagazzinare carbonio).
Ad oggi purtroppo, la situazione a livello globale non è per nulla confortante: il 33% dei suoli mondiali è degradato. I suoli coltivati sul nostro pianeta hanno perso tra il 25 e il 75% di carbonio, rilasciato nell’atmosfera sotto forma di CO2.
Anche la situazione in Italia è critica. Dai dati del rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021” si attesta che il consumo di suolo sta avvenendo a velocità molto elevata. Abbiamo perso 56,7 km quadrati di suolo fertile in un anno, ovvero più di 15 ettari di terreno al giorno. Parliamo di quasi 2 metri quadrati di suolo ogni secondo.
Aree naturali ed agricole vengono infatti sostituite da edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, logistici e produttivi.
Come utilizzare il suolo in modo consapevole?
Durante la Giornata mondiale del suolo si affronta il problema dell’inquinamento del suolo e si cercano soluzioni alternative che permettano di utilizzare il terreno in maniera consapevole.
Una gestione sostenibile del suolo contribuisce ad aumentare la produzione agroalimentare, favorendo la qualità nutrizionale degli alimenti e consentendo al suolo di mitigare e adattarsi gradualmente al cambiamento climatico.
Ecco perché è importante prendersi cura del suolo e dell’ambiente, per evitare conseguenze per l’uomo e per il territorio.
Bisogna attuare attività di monitoraggio e prevenzione, e tutto ciò che possa essere utile per combattere il degrado del suolo.
Uno sviluppo sostenibile del suolo prevede l’applicazione di un’agricoltura biologica.
L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che sfrutta la naturale fertilità del suolo. Consente di conservare e migliorare le caratteristiche del suolo, garantendone la biodiversità ed il rispetto delle forme di vita. Inoltre esclude l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi (fertilizzanti, diserbanti, insetticidi).
Grazie ai concimi naturali, l’agricoltura biologica comporta il beneficio di ridurre i gas serra.
Per mantenere il carbonio e i nutrienti all’interno del suolo, bisogna inoltre ridurre la lavorazione dei terreni. Occorre coltivare secondo il principio della rotazione del raccolto, con l’impiego di colture da rinnovo durante l’inverno.
In ambito rurale invece, le attività di trasformazione urbanistico-edilizie devono interessare le aree già urbanizzate, degradate o dismesse. Non è più necessario intervenire su aree nuove e libere, ma riqualificare e rigenerare le aree esistenti.
Si deve parlare quindi di rigenerazione dei tessuti urbani e riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio edilizio già esistente. Le detrazioni fiscali, messe a punto dal governo in questi ultimi anni, nascono proprio queste finalità. Devono servire per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ragionare sempre di più in un’ottica di smart city, per uno sviluppo intelligente delle città.
Nelle città deve esistere un equilibrio tra spazio naturale e spazio urbano, nel pieno rispetto sia del territorio che delle esigenze di vita di un cittadino.
In una città devono essere presenti aree verdi ben localizzate, che servono a bilanciare le emissioni in atmosfera di anidride carbonica e garantire la tutela della biodiversità urbana. Luoghi che possono diventare punti di incontro e condivisione importante tra cittadini, nonché a migliorare l’estetica del paesaggio urbano.
In tal senso, cresce nelle città l’iniziativa degli orti urbani. Piccole comunità di cittadini gestiscono spazi verdi di proprietà comunale, coltivando ortaggi e frutta, senza l’uso di sostanze chimiche e pesticidi.
I vantaggi della presenza di un orto urbano in città sono molteplici: la produzione di alimenti nutrienti, la riscoperta del valore della terra, la collaborazione tra cittadini, e la sensibilizzazione all’idea di città più sostenibili e “green”.
Sono uno strumento concreto per combattere il degrado e consentire la riqualificare di aree cittadine.
Queste sono solo alcune delle attività. C’è però ancora molto da fare! Le iniziative e le idee per salvare il suolo sono tante e devono essere implementate. E non solo durante la Giornata mondiale del suolo. Ognuno di noi nel suo piccolo può fare la differenza.
Se correttamente gestito, il suolo può continuare a favorire la vita sulla superficie terrestre e salvaguardare la nostra sopravvivenza. Al contrario, se non proteggiamo questo bene prezioso, la situazione potrebbe rapidamente degenerare.